siesta
sièsta s. f. [dallo spagn. siesta, che è il lat. (hora) sexta «l’ora sesta», la prima ora del pomeriggio]. – Breve riposo, sonnellino pomeridiano, fatto subito dopo il pasto del mezzogiorno, spec. [...] estiva e nei climi caldi: fare la s.; l’ora della siesta. Con uso estens., raro, breve periodo di riposo dopo un pasto in genere, per agevolare la digestione: era una cena D’altri tempi, col gatto e la falena ..., e la s. e la partita (Gozzano). ...
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svettare
v. tr. e intr. [der. di vetta, col pref. s- (nel sign. 4 e rispettivam. 5)] (io svétto, ecc.). – 1. tr. Troncare la cima di un albero: il fulmine ha svettato il cipresso. Come operazione agricola, [...] per ingegno. ◆ Part. pres. svettante, anche come agg., nel sign. 2: Evoca un mare calmo che scintilla Tra i palmizi dai vertici svettanti (Gozzano). ◆ Part. pass. svettato, anche come agg.: albero svettato, potato, con la cima del fusto raccorciata. ...
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illune
agg. [dal lat. illunis, comp. di in-2 e luna «luna»], poet. – Senza luna: Navigando nell’alta notte i. (D’Annunzio); nelle sere illuni Fredde stellate di settembre, quando Il crepuscolo già cede [...] alla notte (Gozzano). ...
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piroforo
piròforo s. m. [lat. scient. Pyrophorus, dal gr. πυροϕόρος «che porta il fuoco» (v. piro- e -foro)]. – Genere di insetti coleotteri elateridi, proprî dell’America Centro-Merid. e dell’Australia, [...] tradizionalmente utilizzati a scopi ornamentali o, intrappolati su bastoni, come torce per l’illuminazione delle capanne. Anche, nome comune dei singoli insetti: Seduti in coro, nelle sere calme, Seguivamo i p. che ardeano Nella verzura (Gozzano). ...
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martelliano
agg. e s. m. [dal nome del poeta e commediografo P. I. Martello (1665-1727)]. – Verso m. (o assol. martelliano), verso composto di una coppia di settenarî (e perciò detto anche settenario [...] rimise in onore: usato nella più antica poesia italiana, poi caduto in disuso, fu adoperato nell’Ottocento spec. per le forme drammatiche di minor impegno (farse, atti unici, ecc.), ma adottato anche nella lirica, per es. da G. Carducci e G. Gozzano. ...
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pirografia
pirografìa s. f. [comp. di piro- e -grafia, modellato (come il calco piroincisione) sul fr. pyrogravure]. – 1. Tecnica di incisione, consistente nello scrivere o disegnare con una punta metallica [...] ), seguendo un tracciato eseguito o ricalcato in precedenza, su cuoio, pelle, velluto, legno, ecc. 2. Con valore concr., il disegno o la scrittura ottenuti con tale tecnica di incisione: la pirografia Sui divani corinzi dell’Impero (Gozzano). ...
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perplessita
perplessità s. f. [dal lat. tardo perplexĭtas -atis, der. di perplexus «intricato, confuso»]. – 1. L’esser perplesso; mancanza di risolutezza, di decisione: ebbe un attimo, un momento di [...] p.; mi rispose senza p., senza mostrare p.; le sue p. iniziali sono superate. 2. Nel linguaggio poet., atmosfera vaga, sognante, piena di suggestioni: Ma ti levasti su quasi ribelle Alla p. crepuscolare (Gozzano). ...
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postillare
v. tr. [dal lat. mediev. postillare]. – Annotare con postille: in quel frattempo non tralasciava però di leggere e p. sempre i poeti italiani (Alfieri). Per estens., letter., commentare un [...] testo, per scritto o a voce: mi rammento La scolaresca muta che si tedia Al postillare lento, sonnolento (Gozzano); più genericam., e in usi fig., accompagnare con parole di commento, con interiezioni o anche solo con atti e gesti quanto è detto o ...
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imbandire
v. tr. [comp. di in-1 e bandire, propr. «convitare per mezzo di un bando»] (io imbandisco, tu imbandisci, ecc.). – Preparare e disporre le vivande per un pasto sontuoso o per un grande banchetto: [...] i. la mensa; anche scherz., per un pasto consueto: Talora – già la mensa era imbandita – Mi trattenevi a cena (Gozzano). Fig., scherz.: aveva imbandito per gli ascoltatori una lunga e noiosa dissertazione. ◆ Part. pass. imbandito, frequente come agg ...
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cedere
cèdere v. intr. e tr. [dal lat. cedĕre] (pass. rem. io cedéi o cedètti, ant. cèssi, tu cedésti, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Ritirarsi, indietreggiare, cessare di opporre resistenza: c. all’impeto, [...] cede a la zanzara (Dante); nelle sere illuni Fredde stellate di settembre, quando Il crepuscolo già cede alla notte (Gozzano). c. Di cose inanimate, non resistere alla pressione, al peso, a uno sforzo, quindi piegarsi, curvarsi, rompersi, affondare e ...
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Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per la quale non si può non provare vergogna,...