casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto [...] fig., letter., semplice, di una semplicità sobria e severa: La sala da pranzo degli avi più casta d’un refettorio (Gozzano). 2. estens. Puro, innocente, virtuoso: i vegliardi che ai c. pensieri Della tomba già schiudon la mente (Manzoni); parole c ...
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inteso1
intéso1 agg. [part. pass. di intendere]. – 1. a. Che intende o tende a uno scopo, che attende a qualche cosa, con la mente e l’animo rivolti principalmente o esclusivamente ad essa: E io, che [...] », Dice la turba al vil guadagno intesa (Petrarca); Meglio la vita ruvida concreta Del buon mercante inteso alla moneta (Gozzano); era tutto i. a riordinare la corrispondenza, a seguire la partita in televisione, a sistemare il lavoro fatto. b ...
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coppa1
còppa1 s. f. [lat. tardo cŭppa, variante del lat. class. cūpa «tino»]. – 1. a. Vaso per bere, di cristallo o metallo, generalmente largo e poco fondo o a forma emisferica e con piede di sostegno [...] da passeggio (più comunem. coppétta). Fig., concavità, in espressioni come fare coppa di ...: facendo al viso coppa delle mani (Gozzano). Locuzioni ant.: servire di coppa, fungere da coppiere; servire di c. e di coltello, fare da coppiere e da scalco ...
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indagatore
indagatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. indagator -oris]. – Chi, o che, indaga, per lo più in senso estens.: acuto i. dell’animo umano; domande i.; gli rivolse uno sguardo i.; Medito [...] a lungo e l’occhio indagatore Pur già discerne qualche analogia (Gozzano). ...
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rimalmezzo
rimalmèżżo (o rima al mèżżo) locuz. usata come s. f. – La rima (detta anche rima interna) tra la parola finale di un verso e una parola posta nel mezzo di un altro verso, generalmente del [...] bottega alla lucerna (Leopardi); eccezionalmente, del medesimo verso: E a me randagio parve buon presagio Accompagnarmi loro nel costume (Gozzano). La rima interna è d’obbligo nei tre versi del commiato della sestina, nel quale le sei parole con cui ...
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prosaismo
proṡaismo s. m. [der. di prosaico], non com. – Modo di dire o atteggiamento stilistico, proprio della prosa, cioè semplice, disadorno, dimesso: l’apparente p. della poesia di Guido Gozzano. ...
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trasognato
agg. [part. pass. di trasognare]. – Sbalordito, stordito: io credo che voi m’abbiate per ismemorato o per t. (Boccaccio); Margutte stava come trasognato (Pulci); l’aria calda mi fa socchiudere [...] occhi t., con aria t.; se ne stava lì tutto trasognato; Ma – poiché trasognato giocatore – Quei signori m’avevano in dispregio (Gozzano); anche, di comportamento o gesto tipico di chi è trasognato: con t. lentezza si decise a richiudere la finestra ...
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cinabro
s. m. [dal lat. cinnabări(s), adattam. del gr. κιννάβαρι(ς), voce di origine orientale]. – 1. Minerale trigonale, solfuro di mercurio, di lucentezza adamantina e colore rosso vermiglio se puro, [...] simile al carminio o vermiglio; in partic., nell’uso poet., riferito alle labbra: il c. delle labbra; labbra di c., labbra rosse; La bocca sparsa di natio c. (Ariosto); e per rossetto, belletto: L’inganno dei c. sul volto troppo bianco (Gozzano). ...
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sibilo
sìbilo s. m. [dal lat. sibĭlus, prob. di origine onomatopeica]. – 1. Rumore continuato e acuto, più o meno sottile, simile a un fischio: il s. dei serpenti; sentì vicino il s. della freccia, di [...] un proiettile, della frusta; il s. del vento, della fiamma; godevo il s. del fuoco (Gozzano). 2. In semeiotica medica, denominazione, per i suoi caratteri acustici, di un particolare tipo di rumore secco continuo, provocato dalle vibrazioni di pareti ...
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moretto
morétto agg. e s. m. [dim. di moro1]. – 1. agg. Di colore scuro. In partic.: lana m., lana di colore marrone cupo proveniente dal vello di alcune pecore che, di razza a vello bianco, presentano [...] da una statua di legno dipinto raffigurante un paggetto nero: i m. reggenti i lampadari lungo lo scalone di marmo (Gozzano). b. Ragazzo di carnagione e capelli scuri; per estens., region., ragazzo in genere, spec. come appellativo: vieni qui, bel ...
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Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per la quale non si può non provare vergogna,...