maja
‹màkħa› s. f., spagn. [voce pop. di origine incerta]. – Popolana, donna di classe sociale modesta che affetta eleganza (è propriam. il femm. di majo «popolano elegante»); la parola è universalmente [...] nota perché compare nel titolo di due celebri dipinti del pittore spagnolo F. J. Goya (1746-1828): la Maja desnuda e la Maja vestida. ...
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apocalittico
apocalìttico agg. e s. m. [dal gr. ἀποκαλυπτικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che riguarda le apocalissi, o è da esse derivato: aspettative a.; letteratura a. (anche come s. f., l’apocalittica), [...] del destino del mondo. b. Per estens., in relazione con i castighi divini preannunciati nelle apocalissi, terribile, atroce, catastrofico: Goya dipinge i disastri della guerra con una fantasia a.; la visione a. di quell’immane incendio. c. Riferito a ...
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animatronic
s. m. e agg. inv. Sistema informatizzato che rappresenta un essere animato o, mediante effetti speciali, altera movimenti e fattezze di esseri animati reali; realizzato o funzionante con [...] è una poltiglia che sanguina con l’animatronic (animazione elettronica), anche se la summa dell’orrore rimanda anche idealmente a Goya (e al profano Bacon), a quelli che hanno sofferto sulle stesse lacerazioni. (Maurizio Porro, Corriere della sera, 7 ...
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ritratto
s. m. [part. pass. sostantivato di ritrarre]. – 1. ant., non com. Copia di uno scritto o di un’opera d’arte. 2. a. Opera d’arte o fotografia che ritrae, cioè rappresenta, la figura o la fisionomia [...] . a olio, a penna, a matita, a pastello, in miniatura, a colori, a rilievo, in bronzo, in marmo, in gesso; i r. di Goya, di Rodin; un r. iperrealistico; r. di faccia, di profilo, di tre quarti, in piedi; r. piccolo, grande, per tessera, in cornice; r ...
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GOYA (A. T., 160-161)
Città dell'Argentina, nella provincia di Corrientes, situata a 30 m. s. m. a breve distanza dalla sponda sinistra del Paraná. Fu fondata nel 1807 e conta circa 16.000 ab. (1925). È attivo centro commerciale; attraverso...
Pittore e incisore (Fuendetodos, Saragozza, 1746 - Bordeaux 1828). Dopo aver frequentato, dal 1760, lo studio di J. Luzán y Martínez a Saragozza, nel 1766 si recò a Madrid, dove studiò a fondo le opere di D. Velázquez, conobbe G. Tiepolo ed...