glicazione
ġlicazióne s. f. [der. di glico-]. – In biochimica, processo spontaneo non enzimatico di inserimento di unità glicidiche in sostanze proteiche, frequente nel plasma con eccesso di glicosio [...] dei soggetti diabetici; in tali condizioni alcune proteine «glicate» che così si formano possono essere utilizzate come indici di controllo glicemico ...
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glicemia
ġlicemìa s. f. [comp. di glic(o)- e -emia]. – In medicina, la concentrazione di glicosio nel sangue, che normalmente, nell’individuo digiuno da circa 12 ore, risulta compresa tra 80 e 115 mg/100 [...] ml, se determinata con i metodi tradizionali, tra 60 e 90 con i metodi specifici di più recente impiego; le variazioni in più o in meno dànno luogo, rispettivam., a iperglicemia e a ipoglicemia ...
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glicemico
ġlicèmico agg. [der. di glicemia] (pl. m. -ci). – Che ha rapporto con la glicemia: determinazione del tasso g.; curva g., il tracciato che si ottiene registrando, a intervalli regolari (in [...] genere ogni mezz’ora), i valori che la glicemia assume a digiuno e dopo somministrazione orale di una quantità nota di glicosio (di solito 0,75 g o 1 g per ogni kg di peso teorico del paziente). ...
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enolasi
enolaṡi s. f. [der. di enolo, col suff. -asi]. – In biochimica, enzima, appartenente alla classe delle liasi, contenuto nel lievito dove interviene nella fermentazione del glicosio in alcole [...] etilico, o nei tessuti animali dove coopera al metabolismo dei carboidrati ...
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glicide2
ġlicide2 (o glucide) s. m. [der. di glico- (o gluco-), col suff. -ide]. – In chimica organica, nome dei varî derivati aldeidici o chetonici di alcoli polivalenti (già denominati idrati di carbonio [...] un vasto ed eterogeneo gruppo di sostanze di fondamentale interesse biologico, diffuse nel mondo vegetale (glicosio, saccarosio, amido, cellulosa, ecc.) e in quello animale (glicogeno, ecc.), assumendo anche grande importanza industriale ...
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glico-
ġlico- (davanti a voc. anche ġlic-) [dal gr. γλυκύς «dolce»]. – Primo elemento di parole composte della terminologia chimica e medica, che significa «zucchero, zuccherino, dolce». In molti termini [...] si alterna con la variante meno esatta e oggi meno com. gluco- (per es., glicoside e glucoside, glicosio e glucosio, ecc.). ...
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glicoazoturico
ġlicoażotùrico (o ġlicażotùrico) agg. [comp. di glico- e azoturia] (pl. m. -ci). – In medicina, quoziente g., il rapporto tra glicosio e azoto nelle urine dei diabetici. ...
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glicofuranosio
ġlicofuranòṡio s. m. [comp. di glico- e furanosio]. – In chimica organica, una delle due strutture cicliche proposte per il glicosio, avente anello pentatomico; è meno stabile dell’altra [...] struttura ad anello esatomico (glicopiranosio), nella quale, in soluzione, tende spontaneamente a trasformarsi ...
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glicogallina
ġlicogallina s. f. [comp. di glico- e gall(ico)2, col suff. -ina dei glicosidi]. – Composto organico, glicoside contenuto nel rabarbaro cinese: si presenta come una polvere bianca che per [...] idrolisi si scinde in una molecola di acido gallico e una di glicosio. ...
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glicogenogenesi
ġlicogenogèneṡi s. f. [comp. di glicogeno e -genesi]. – In biochimica, la formazione di glicogeno dal glicosio (detta anche glicogenopoiesi e glicogenosintesi) in seno alle strutture [...] organiche e spec. nel fegato e nei muscoli sotto l’azione catalizzatrice di varî enzimi ...
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glucosio (o glicosio) Il monosaccaride più diffuso in natura. È chiamato anche destrosio; un tempo era noto anche con i nomi di zucchero d’uva o d’amido.
Il g. si trova allo stato libero nella frutta dolce, nel miele, nel nettare dei fiori...
Dermatologo (Nantes 1864 - Parigi 1938). Si occupò soprattutto delle malattie del cuoio capelluto e delle dermatomicosi. Introdusse l'uso dei raggi röntgen nella cura delle tigne. Fu inoltre scultore capace ed apprezzato. n Terreni di S.: mezzi...