telefonata
s. f. [der. di telefonare]. – Comunicazione, conversazione fatta per mezzo del telefono: fare, ricevere una t.; t. urbana, interurbana; in ultimo anche un incontro fugace è interminabile, [...] anche una t. lunga, anche una breve, anche un minuto, un secondo (Giuseppe Pontiggia); una t. anonima, fatta da persona che non ha voluto rivelare il suo nome. ◆ Dim. telefonatina, telefonata breve; pegg. telefonatàccia, telefonata di rimprovero, di ...
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volgarita
volgarità s. f. [dal lat. tardo vulgarĭtas -atis]. – 1. Mancanza di cultura, di educazione, di finezza e di signorilità, di elevatezza e di nobiltà spirituale: v. di modi, di gusti; v. d’animo; [...] di una v. insopportabile; sapeva che una dose discreta di mediocrità è dote preziosa, come la v. in un seduttore (Giuseppe Pontiggia). 2. Modo di comportarsi, e soprattutto di esprimersi, volgare; gesto, frase, parola volgare: queste sono v. di cui ...
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palloso
pallóso agg. [der. di palla1, negli usi pop. del sign. 2 i], fam. – Noioso, pesante: un libro, un film p.; che persona pallosa!; stava leggendo «L’uomo senza qualità», saltando tranquillamente [...] «le parti pallose» e rileggendo più volte solo quelle che le piacevano (Giuseppe Montesano). ...
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cacciatore
cacciatóre s. m. (f. -trice) [der. di cacciare]. – 1. a. Chi va a caccia di selvaggina o di uccelli, e anche chi ha esperienza e abilità nella caccia: un gruppo di cacciatori; essere un buon [...] nell’aprile 1859 il corpo dei volontarî italiani raccolti in Piemonte, che costituirono 3 reggimenti al comando di Giuseppe Garibaldi, distinguendosi, durante la campagna del 1859, in numerosi combattimenti. Il corpo venne in seguito accresciuto con ...
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volpino
agg. [dal lat. vulpinus, der. di vulpes «volpe1»]. – 1. Di volpe, simile alla volpe: occhi v., muso v.; peli, capelli v., di colore fulvo; più spesso, in espressioni fig.: astuzia v.; arti, frodi [...] volpine; parlava pochissimo, scrutandoci di continuo con il suo sguardo v. e fumando in continuazione (Giuseppe Montesano). 2. Cane v., o assol., come s. m., volpino, cane e razza di cani di lusso piccoli e vivaci, dal muso corto e appuntito, orecchi ...
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fidare
v. tr. e intr. [lat. *fīdare, der. di fīdus «fedele»]. – 1. tr. a. Affidare, dare in consegna con fiducia; con compl. di cosa: f. un oggetto prezioso a un custode di pochi scrupoli; prov., a can [...] forze, nelle capacità di qualcuno. 3. intr. pron. a. Avere fiducia: in troppi casi non possiamo che fidarci dei nemici (Giuseppe Pontiggia); m’ero fidato che fosse una persona per bene; iron., andate a fidarvi di certi galantuomini; prov., fidarsi è ...
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soleggiante
agg. [der. di sole], letter. raro. – Che splende con la chiarezza del sole: Giuseppe Mazzini più che nessuno mai ebbe sublime, splendente, s., la visione della terza Roma (Carducci). ...
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Paese-crisi
loc. s.le m. Nazione che attraversa momenti particolarmente difficili, specialmente dal punto di vista economico e finanziario. ◆ Buone notizie dall’Argentina. Il Paese-crisi per antonomasia [...] . (Dario Di Vico, Corriere della sera, 28 dicembre 2004, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. paese e dal s. f. crisi.
Già attestato nella Repubblica del 28 febbraio 1995, p. 1, Prima pagina (Giuseppe Turani), nella variante grafica paese-crisi. ...
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successore
successóre s. m. [dal lat. successor -oris, der. di succedĕre «venire dopo, sottentrare» (supino successum)]. – 1. (f. succeditrice, ma la forma è per lo più evitata) Chi succede, cioè subentra [...] di n, viene indicato con la scrittura n+1 o anche n+ ovvero n′. Nelle teorie assiomatiche per l’aritmetica, come quella elaborata dal logico ital. Giuseppe Peano (1858-1932), il concetto di successore viene in genere assunto come primitivo. ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] per lo più iron. o spreg.: S’indraca Messerin contro i pedanti (Carducci, con allusione all’editore fiorentino Giuseppe Polverini; è probabile reminiscenza d’un noto sonetto caricaturale di Rustico di Filippo: Quando Dio messer Messerin fece ...). ...
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1. Zio di Erode il Grande, reggente della Giudea durante un viaggio di questi (34 a. C.) che poi lo fece uccidere per non averne custodito la moglie Mariamme. 2. Fratello (m. 38 a. C.) di Erode il Grande. Difese Masada contro Antigono Asmoneo...
GIUSEPPE
Tommaso di Carpegna Falconieri
Nacque presumibilmente alla fine del sec. IX. Figlio del conte Gottifredo "de ducato Spoletino" (m. nel 920 circa), a sua volta figlio di Giuseppe, vassallo imperiale, G. apparteneva alla famiglia longobarda...