sbaciucchiare
v. tr. [der. di bacio, con il pref. s- (nel sign. 5); può essere indipendente da baciucchiare, che ha però attestazioni anteriori] (io sbaciùcchio, ecc.). – Baciare insistentemente e ripetutamente: [...] non bisogna s. troppo i bambini; non sopporta di essere sbaciucchiata. Anche nella forma rifl., con valore reciproco: ridevano come pazze, abbracciandosi e sbaciucchiandosi (Giuseppe Montesano). ...
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insofferente
insofferènte agg. [comp. di in-2 e sofferente, part. pres. di soffrire, nel senso di «sopportare, tollerare»]. – Incapace di sopportare, di adattarsi a qualche cosa: essere i. di (o a) ogni [...] modo la contraria o le riesce sgradito: è un uomo i.; essere d’indole i.; avere un carattere insofferente; essere i. per natura, per carattere; era un uomo impaziente e i., e soprattutto non tollerava che lo si facesse aspettare (Giuseppe Dessì). ...
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oleandro
s. m. [lat. mediev. lorandrum, attestato da Isidoro di Siviglia come alteraz. volg. di rhododendron (v. rododendro)]. – Arbusto o alberello sempreverde della famiglia apocinacee (Nerium oleander), [...] detto anche leandro, lauro rosa, mazza di s. Giuseppe, spontaneo nelle regioni mediterranee e molto coltivato nei giardini: ha foglie lanceolate opposte o in verticilli e fiori grandi, odorosi, variamente colorati, bianchi, rosei, rosso carminio, ecc ...
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esplosione
esploṡióne s. f. [dal lat. explosio -onis, der. di explodĕre «esplodere»]. – 1. a. In senso generale, rapida e localizzata liberazione di energia, consistente per lo più nella decomposizione [...] arrivavano fino a noi, e in direzione del mare si levava una nuvola di fumo che copriva i fuochi d’artificio (Giuseppe Montesano). c. Per analogia, e. vulcanica, fenomeno appariscente (detto anche fase d’e. o fase pliniana) con cui si inizia in ...
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overdose
‹óuvëdous› s. ingl. [comp. di over «eccessivo» e dose «dose»] (pl. overdoses ‹óuvëdousi∫›), usato in ital. al femm. (anche con pron. ital. ‹overdò∫e〉). – Dose di un farmaco che risulta eccessiva [...] . o fig., per lo più scherz.: un’o. di alcol, di cibo, di lavoro; tornando a casa abbrutito dal traffico, dalla frustrazione, dallo stress, avrei picchiato a sangue i miei figli per sedermi in poltrona e spararmi un’o. di calcio (Giuseppe Culicchia). ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni [...] a Pasqua; prov., la santa Epifania tutte le f. si porta via, perché chiude il ciclo delle feste natalizie; f. di san Giuseppe, di sant’Anna, ecc., il giorno (festivo o no ad altri effetti) in cui la Chiesa commemora quel santo. In senso antropologico ...
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chiavistello
chiavistèllo s. m. [lat. *claustellum, dim. di claustrum «serratura», incrociato con clavis «chiave»]. – 1. Sbarra di ferro che scorre entro gli anelli o le asole di una piastra fissata [...] con il ch. incastrato e suoniamo e suoniamo e suoniamo e nessuno risponde e allora sfondo la porta (Giuseppe Genna). 2. Nelle costruzioni meccaniche, denominazione talora usata per indicare organi destinati a bloccare certi meccanismi quando si ...
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chiazza
s. f. [der. di chiazzare]. – Zona più o meno estesa e più o meno nettamente circoscritta, di forma tondeggiante o a contorni irregolari, che risalta per diversità di colore o d’aspetto o per [...] aggirarsi nel reticolo di vie del circondario dopo cena significa vagare nel buio seguendo le ch. gialle dei lampioni (Giuseppe Culicchia); come locuz. avv., a chiazze, a macchie: dipingere, stendere il colore a chiazze. Anche di gruppi di elementi ...
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essenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo essentialis, der. di essentia «essenza»]. – 1. agg. a. Che costituisce o contiene l’essenza di una cosa; sostanziale, indispensabile (contrapp. a accidentale, [...] (Manzoni); se la letteratura ha un senso, lo ha solo se si confronta con le cose e. che ci riguardano (Giuseppe Pontiggia). In letteratura, poesia e., ridotta alla sua essenza lirica, poesia «pura» o ermetica. In diritto, elementi e., quelli la ...
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zona rossa
loc. s.le f. Zona di allerta e di esclusione; con particolare riferimento alla zona appositamente perimetrata nella città di Genova, durante lo svolgimento del vertice del G8 nel luglio 2001, [...] staccarsi per raggiungere il tribunale. Difficilmente ci riusciranno: «Non ci saranno zone rosse», ha annunciato il prefetto Giuseppe Romano. «Ma nemmeno zone franche». (Michele Concina, Messaggero, 2 marzo 2004, p. 13, Cronache italiane) • La città ...
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1. Zio di Erode il Grande, reggente della Giudea durante un viaggio di questi (34 a. C.) che poi lo fece uccidere per non averne custodito la moglie Mariamme. 2. Fratello (m. 38 a. C.) di Erode il Grande. Difese Masada contro Antigono Asmoneo...
GIUSEPPE
Tommaso di Carpegna Falconieri
Nacque presumibilmente alla fine del sec. IX. Figlio del conte Gottifredo "de ducato Spoletino" (m. nel 920 circa), a sua volta figlio di Giuseppe, vassallo imperiale, G. apparteneva alla famiglia longobarda...