azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata [...] che si esplicano tra corpi distanti (la forza di gravitazione universale, le attrazioni elettriche, ecc.); principio di a. e avere, non avere a.; a. penale, volta ad accertare in giudizio l’esistenza di un reato (è promossa ed esercitata da un ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] , non influenzato da pregiudizî (meno com. di obiettivo): giudizio o.; considerazioni o.; un’esposizione o. degli avvenimenti. per uno o per alcuni individui, ed è quindi universale, non condizionato dalla particolarità o variabilità dei punti di ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] ha uno strano m. di fare; m. di vedere, il particolare atteggiarsi del giudizio in rapporto al punto di vista da cui si guardano le cose: ognuno ha delle premesse fosse affermativa o negativa, universale o particolare. 10. In linguistica, categoria ...
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totalizzante
totaliżżante agg. [dal fr. totalisant, part. pres. di totaliser «totalizzare»]. – Che considera o coinvolge tutto un insieme di persone o di cose, o anche una sola persona, un solo oggetto [...] ma nella sua totalità o globalità: un giudizio t., un impegno sociale t., un’adesione t., un’interpretazione t.; in partic., in logica, proposizione t., proposizione di carattere universale che fonda la propria verità su una precedente osservazione ...
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intenzione
intenzióne s. f. [dal lat. intentio -onis, der. di intendĕre «tendere, rivolgere»; il sign. 4 si riconnette con intendĕre nel sign. di «capire»]. – 1. a. Orientamento della coscienza verso [...] collettive ordinate a un determinato fine, per lo più universale; secondo l’i. (della Chiesa) è anche la metà strada. Fare il processo alle i., a proposito di chi nel giudizio non si fonda su fatti obiettivi ma sulla presunzione che l’altra persona ...
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dichiarare
v. tr. [dal lat. declarare, propr. «rendere chiaro, manifesto», rifatto secondo chiaro]. – 1. Dire in modo chiaro, rendere manifesto, far conoscere: d. le proprie generalità; d. la propria [...] fu dichiarato dalla commissione di laurea dottore in legge. b. Nominare, eleggere: lo dichiarò suo erede universale. c. Giudicare, esprimendo con parole il giudizio: d. valido un atto; quando aveva vent’anni, la commissione di leva lo dichiarò abile ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] istinto, delle passioni, degli impulsi, ecc.; può equivalere a giudizio, discernimento, logica, ma ha sign. più ampio e generico conoscere, come calcolo, come deduzione compiuta su termini universali a partire dai dati dell’intuizione, una volta che ...
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metro2
mètro2 s. m. [dal lat. metrum (solo nel sign. di «misura del verso»), gr. μέτρον «misura»; come nome di unità di misura, dal fr. mètre, proposto nel 1791 e accettato dalla Convenzione nazionale [...] fondamentale di tempo (il secondo) e al campione universale di velocità (la velocità della luce nel vuoto). simbolo: m din) del geopotenziale. d. fig. Criterio soggettivo di giudizio e di valutazione: non puoi pretendere di giudicare gli altri col ...
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provincialismo
s. m. [der. di provinciale]. – 1. spreg. Mentalità, modo di fare, atteggiamento considerati tipici di chi vive o è vissuto in provincia, quindi caratterizzati da limitatezza culturale, [...] meschinità di gusto e di giudizio e sim.: dare prova di un gretto p.; il p. consiste quasi sempre nel timore del p. p. culturale e spirituale per spaziare in un’aura più aperta di universalità (Soffici); l’accusavano di meschinità, di aridità, di p. ( ...
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indurre
(ant. indùcere) v. tr. [lat. inducĕre, comp. di in-1 e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre; part. pass. indótto, ant. indutto]. – 1. Propr., far penetrare, quindi destare, suscitare in altri [...] vie; Mi scusi l’epoca Se anch’io m’induco Al panegirico Di questo ciuco (Giusti). 5. Trarre un giudizio generale o universale partendo dall’osservazione di uno o più fatti particolari, di dati contingenti: dal fatto che tutti gli uomini sono soggetti ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Leone TONDELLI
Giuseppina SOAVE
. Al termine della storia dell'umanità, al finire dei tempi, il cristianesimo pone un universale giudizio divino. Tutti i popoli, dalla prima coppia umana all'ultima sua progenie, si...
universale
Dal lat. universalis (der. di universus «tutto intero»). Ciò che è comune a più realtà individue, per es., la (o le) proprietà che definiscono una classe particolare di individui, un genere o una specie. Corrisponde al gr. καϑόλου,...