posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] rinsavire, mettere giudizio; mettere a condizione sociale, al grado, alla dignità, di dietro nell’autobus; p. di 1a, di 2a classe; p. diprima, di ultima fila; prenotazione dei p., in teatri, treni, piroscafi, aerei di linea, ecc.; posti di platea, di ...
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classifica
classìfica s. f. [der. di classificare]. – Il classificare, l’essere classificato. È originariamente sinon. di classificazione, sostituitosi a questo in alcune accezioni specifiche: 1. a. [...] . c. Graduatoria: la c. dei libri più venduti. 2. Nella terminologia scolastica: a. Giudizio favorevole col quale una commissione esaminatrice, o il consiglio di classe, ammette un candidato esterno, che abbia sostenuto un esame con esito negativo (e ...
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attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono [...] Dio, sia affermando di lui nel grado più alto concepibile le primo ’800. d. Nella raffigurazione artistica o letteraria, spec. di santi, di figure mitologiche e di o si nega del soggetto di un giudizio, sinon. di predicato.
Grammatica. – Secondo ...
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conoscere
conóscere (ant. cognóscere) v. tr. [lat. cognoscĕre, comp. di co- e (g)noscĕre «conoscere»] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). – Nel [...] gradi della conoscenza, dall’iniziale percezione dell’esistenza di avere per la prima volta, un rapporto sessuale; in questo sign., il verbo è di uso frequente nella Bibbia di una causa, di una controversia e sim., esaminarla e pronunciare il giudizio ...
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errore
erróre s. m. [dal lat. error -oris, der. di errare «vagare; sbagliare»]. – 1. letter. L’andar vagando, peregrinazione, vagabondaggio: gli e. di Ulisse; E lo aspettava la brumal Novara E a’ tristi [...] dal conveniente. In partic.: a. Deviazione morale: Di quei sospiri ond’io nudriva ’l core In sul mio primo giovenile e. (Petrarca). b. Fallo, colpa, quando ci si limiti a un certo gradodi approssimazione (per eccesso o per difetto, rispettivamente ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] gradi, per tentativi, ecc. Altre volte serve soltanto a indicare il verso o senso di un moto, con uso simile a quello di , in frasi del tipo: il primo altare a destra per chi entra intende limitare alla sua persona un giudizio, un impegno e sim.; e ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] . f. letter., non com. Grado, condizione sociale: un giovinetto di non maggior p. di lei (Boccaccio). 4. Con valore p. e due m., essere ingiusto, parziale nel proprio giudizio, adoperare criterî diversi a seconda dell’oggetto o delle persone ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] in determinate circostanze: ha uno strano m. di fare; m. di vedere, il particolare atteggiarsi del giudizio in rapporto al punto di vista da cui si guardano le cose: ognuno ha il suo m. di vedere; a mio m. di vedere, secondo ciò che pare a me ...
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Anche per il 2015, così come per gli anni immediatamente precedenti, le parole d’ordine nel giudizio civile di primo grado sono state quelle del processo telematico e della riforma...
Giudizio in cassazione
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Si segnala il nuovo sito della Corte. Si dà conto delle novità giurisprudenziali sul ruolo della Corte, sul significato delle riforme sopravvenute in relazione ai motivi di ricorso, al “filtro” in...