scherma
schérma s. f. [der. di schermire]. – L’uso di armi bianche a scopo di difesa e di offesa secondo particolari norme e tecniche, che, in origine, sono quelle stesse del duello. Oggi il termine [...] s.; pedana di s.; campionati, tornei di s.; esercizî di s.; le parate della s.; un’abile azione di s.; giurato, giudice di s.; fare della bella s. (per estens., anche nel pugilato, per significare agilità e scioltezza nello scambio e nella parata dei ...
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tratta
s. f. [der. di trarre, part. pass. tratto]. – 1. ant. o raro. a. L’azione del trarre, del tirare, e anche la quantità, l’estensione di ciò che si è tirato, lo spazio per cui si è tirato: Dopo [...] ; fare la t., il sorteggio, l’estrazione a sorte di nominativi. b. Forte colpo inferto con un tratto di fune: il giudice ..., fattolo legare alla colla, parecchie t. delle buone gli fece dare (Boccaccio). c. Lo spazio percorso da un oggetto tirato ...
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affare
s. m. [da a fare, modellato sul fr. affaire, provenz. afar]. – 1. Cosa da farsi, faccenda, briga, cura (anche di cose di molta importanza): un a. urgente, importante, difficile, semplice; a. pubblici, [...] gli interessi pratici contano assai più che le ragioni del cuore). 3. a. Nella pratica giudiziaria, procedimento su cui il giudice deve portare il suo esame: ruolo generale degli a. contenziosi civili, degli a. civili non contenziosi, ecc. b. Sull ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] c., essere parte in c., essere implicato in una questione: io sono parte in c. e non posso parlare; nessuno è buon giudice in c. propria, in cosa che lo riguardi direttamente; parlare con cognizione di causa, con perfetta conoscenza dell’argomento. 3 ...
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haredim
s. m. pl. Gli ebrei ortodossi fondamentalisti e tradizionalisti. ◆ Nel mondo degli haredim, gli ebrei ortodossi, la famiglia è il centro della santità, i figli sono un culto. (Moni Ovadia, Corriere [...] della sera, 1° febbraio 1999, p. 13, Esteri) • Niente da fare per i no global rabbinici, a Gerusalemme. Il giudice Yitzhak Milnov ha dato ragione a McDonald’s, che aveva aperto un ristorante non kosher nella nuova stazione dei bus. La licenza kosher ...
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cautelare1
cautelare1 agg. [der. di cautela]. – 1. Prudenziale, che mira a garantire, a proteggere: misure c.; provvedimenti di carattere cautelare. In partic., nel linguaggio giur.: misure c., provvedimenti [...] del giudice civile diretti a conservare lo stato di fatto o di diritto esistente, allo scopo di non pregiudicare l’adempimento di una prestazione o in attesa di un accertamento giudiziario o di una misura esecutiva (sequestro, denuncia di nuova opera ...
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rimuovere
rimuòvere (pop. o letter. rimòvere) v. tr. [lat. removēre «allontanare», comp. di re- e movēre «muovere»] (coniug. come muovere). – 1. non com. Muovere di nuovo: il vento muoveva e rimuoveva [...] persona: nessuno riusciva a rimuoverla dal letto del figlio ammalato; per r. il cadavere è necessaria l’autorizzazione del giudice. In senso fig.: r. un ostacolo, un impedimento, un’accusa; rimossa ogni menzogna, Tutta tua visïon fa manifesta (Dante ...
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ravvisare
ravviṡare v. tr. [der. di viso2, col pref. ra-]. – 1. a. Riconoscere al viso e, per estens., alla figura, all’aspetto o a qualche indizio esteriore: era così buio, che non riuscii a ravvisarlo; [...] , uno o più elementi o aspetti caratterizzanti: un dipinto, o un artista, in cui si possono r. influssi picassiani, o componenti espressionistiche; il giudice non ha ravvisato nel suo operato gli estremi di un reato. 2. fig., ant. o letter. Pensare ...
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trattazione
trattazióne s. f. [dal lat. tractatio -onis, der. di tractare «trattare»]. – 1. Il fatto di trattare di un determinato argomento: t. della causa, discussione orale della causa giudiziaria [...] davanti al giudice istruttore, dopo lo scambio tra le parti di scritture preparatorie; discorso, scritto in cui un argomento è trattato: nell’ultimo suo volume, ha fatto un’ampia ed esauriente t. della materia; è un argomento che richiederebbe più ...
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perito
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. peritus, prop. part. pass. di *periri «fare esperienza», che si trova nel comp. experiri]. – 1. agg. Di persona che conosce per lunga pratica i segreti di un mestiere, [...] un’indagine tecnica (perizia) sia per conto di privati sia, in un processo penale, per incarico del giudice, cui riferisce mediante dichiarazione giurata. b. Seguito da ulteriore qualifica, costituisce titolo professionale solitamente rilasciato da ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...