introitare
v. tr. [der. di introito] (io intròito, ecc.). – Propr., introdurre, ma usato soltanto con le due seguenti accezioni: 1. burocr. Incassare, riscuotere, soprattutto con riferimento a enti o [...] uffici pubblici: le somme introitate dall’erario, dalla segreteria comunale. 2. Nel linguaggio forense, i. una causa a sentenza (frase adoperata per lo più nella forma passiva), assumere, da parte del giudice, la causa per la decisione. ...
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ratione loci
〈razzi̯òne lòči〉 locuz. lat. (propr. «per ragione del luogo»), usata in ital. come avv. – Nel linguaggio giur., indica l’attribuzione della competenza a un determinato organo, in partic. [...] il giudice, in base al criterio del luogo nel quale si è svolto il fatto o deve essere eseguita o è sorta l’obbligazione. ...
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amminicolo
amminìcolo s. m. – Variante letter. di ammennicolo. Con accezione tecnica nel linguaggio giur., indizio lieve che, nella prassi procedurale del diritto intermedio, si prendeva in considerazione [...] dal giudice quando venisse a rafforzare altri indizî più forti. ...
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scheda
schèda s. f. [dal lat. scheda, gr. tardo σχέδη]. – 1. Rettangolo di carta o di cartoncino di dimensioni varie, in bianco o con diciture a stampa, usato per trascrivere dati e annotazioni che possano [...] (v. cartellino, n. 2 a); s. del casellario giudiziario, la scheda, contenente l’estratto della sentenza pronunciata da un giudice, che viene trasmessa al casellario per la registrazione e l’archiviazione; s. elettorale, quella per mezzo della quale l ...
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amministrazione
amministrazióne s. f. [dal lat. administratio -onis, der. di administrare «amministrare»]. – 1. a. Atto e ufficio di chi amministra; in senso generico: l’a. dello stato, di un comune; [...] in temporanea difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni; a. giudiziaria, amministrazione dei beni del debitore disposta dal giudice, nei casi di espropriazione immobiliare forzata, quando la vendita all’asta ha dato esito negativo e non si ...
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appello
appèllo s. m. [der. di appellare; in alcune accezioni, ricalca il fr. appel]. – 1. Il chiamare più persone per nome, secondo un ordine stabilito (per lo più alfabetico), per accertarsi che siano [...] successo. Fig.: fare a. alle proprie forze, alle proprie risorse interiori. 4. a. In diritto processuale, ricorso a un giudice superiore al fine di ottenere la revisione della sentenza pronunciata da un organo giudiziario di grado inferiore, da cui l ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] docente, con cui si indicano invece i compiti, gli obblighi, gli scopi proprî del suo ufficio; e così, la f. del giudice, del sacerdote, di chi esercita il potere, di chi dirige un’azienda, e sim.). Sotto l’aspetto giuridico, potere esercitato per ...
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socio
sòcio (ant. sòzio) s. m. (f. -a; ma il masch. è spesso usato anche con riferimento a donna) [lat. sŏcius «alleato, confederato; compagno»]. – 1. Chi partecipa insieme con altri a una qualsiasi [...] ’ipotesi in cui la società sia dichiarata fallita, ne segue anche il fallimento di tutti i soci occulti di cui il giudice fallimentare sia venuto a conoscenza. 2. Membro di un’associazione (o anche di un’accademia), di società e circoli scientifici ...
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sussunzione
sussunzióne s. f. [der. di sussumere, modellato su assunzione]. – 1. Nella logica formale, l’atto e il procedimento del sussumere, cioè del ricondurre un concetto nell’ambito di quello nella [...] , dunque il cane è un vertebrato»). 2. Nel linguaggio giur., s. sotto la norma adeguata, il procedimento del giudice di riportare, nella motivazione di una decisione, una determinata fattispecie nel caso generale previsto da una norma di legge. 3 ...
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ammissibile
ammissìbile agg. [dal lat. mediev. admissibilis]. – Che si può, che si deve ammettere, cioè accettare, riconoscere valido: ragioni, scuse a.; azione a., in diritto processuale, quando vi [...] sono i presupposti per una pronuncia del giudice; prova a., quando risponde alle condizioni che ne legittimano l’assunzione; nell’uso com., è più frequente come predicato con valore neutro: non è a. che tu ti comporti così. Nel linguaggio tecn. e ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...