giudiziale
(raro giudiciale) agg. [dal lat. iudicialis]. – 1. Relativo a giudizio, che concerne il giudice: potestà, competenza g.; atti g.; sentenza, provvedimento g.; ricorrere alle vie g. (più com. [...] legali); attuato o imposto mediante un giudizio: separazione g., sequestro g.; spese g., quelle inerenti a un giudizio, a un processo; casellario g., v. casellario. 2. Genere g., uno dei tre generi dell’eloquenza, ...
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frode
fròde (ant. fròda) s. f. [lat. fraus fraudis]. – 1. Atto o comportamento diretto a ledere con l’inganno un diritto altrui: carpire, ottenere, sottrarre con la f.; commettere f. in danno di qualcuno [...] o delle cose o delle persone nel corso di un procedimento civile, amministrativo o penale, al fine di trarre in inganno il giudice in un atto d’ispezione o esperimento giudiziale ovvero il perito nell’esecuzione di una consulenza. 2. a. Più genericam ...
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temibile
temìbile agg. [der. di temere]. – Che è da temere, che si può o si deve temere: un avversario t.; un nemico poco t.; un’ira t., una t. vendetta; per ora, non è t. un peggioramento della situazione; [...] hanno provato al loro giudice più esigente - se stessi - di non essere quello che genitori e insegnanti, in t. solidarietà, pronosticavano (Giuseppe Pontiggia). ◆ Avv. temibilménte, non com., in modo temibile: un nemico temibilmente astuto e deciso. ...
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adire
v. tr. [dal lat. adire, comp. di ad- e ire «andare»] (io adisco, tu adisci, ecc.). – Propr., andare verso un luogo, ma solo in senso fig., nelle frasi del linguaggio giur.: a. le vie legali, l’autorità [...] a norma di legge. ◆ Part. pass. adìto (con pronuncia piana, diversamente dal lat. adĭtum, supino di adire), usato con valore verbale in espressioni giuridiche come, in partic., giudice adito, al quale si è fatto ricorso, eredità adita, accettata. ...
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incorrotto
incorrótto agg. [dal lat. incorruptus, comp. di in-2 e corruptus, part. pass. di corrumpĕre «corrompere»]. – Non corrotto, intatto, in senso fisico: aperta la tomba, il suo corpo fu trovato [...] , nell’esercizio della sua professione, non si è mai lasciata corrompere, quindi retto, intemerato: magistrato, giudice incorrotto. ◆ Avv. incorrottaménte, non com., in modo incorrotto, soprattutto in senso morale: vivere incorrottamente, esercitare ...
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incorruttibile
incorruttìbile agg. [dal lat. tardo incorruptibĭlis]. – Non corruttibile; non soggetto a corruzione fisica: l’anima è immortale e i.; notturne e ... matutine Bellezze i. e divine (T. Tasso), [...] , che non si lascia corrompere, cioè indurre con promesse o donativi a far cosa contraria al proprio dovere: un giudice, un funzionario i.; per antonomasia, come sost., l’Incorruttibile (fr. l’Incorruptible), appellativo dell’uomo politico francese M ...
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incorruttibilita
incorruttibilità s. f. [dal lat. tardo incorruptibilĭtas -atis]. – L’essere incorruttibile, in senso fisico: l’i. delle sfere celesti, secondo la dottrina aristotelico-scolastica; o [...] in senso morale: l’i. di un giudice, di un funzionario. ...
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convocare
v. tr. [dal lat. convŏcare, comp. di con- e vocare «chiamare»] (io cònvoco, tu cònvochi, ecc.). – Invitare a una riunione una o più persone per discutere, deliberare e sim.: c. i soci o l’assemblea [...] Nazionale sono convocati per giovedì prossimo (per un allenamento o altro); o invitare a un colloquio per comunicazioni o per trattare argomenti di una certa importanza: essere convocato dal giudice, dal presidente della commissione d’inchiesta. ...
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pronuncia
pronùncia (o pronùnzia) s. f. [der. di pronunciare (o pronunziare)] (pl. -ce, e rispettivam. -zie). – 1. a. Il fatto e il modo di realizzare i suoni o di leggere le lettere di una lingua, o [...] p. (spesso riferito a chi parla una lingua straniera); avere dei difetti di pronuncia. 2. Nel linguaggio giur., decisione del giudice: p. secondo diritto, secondo equità; in partic., la decisione contenuta in una sentenza: una p. della Cassazione; p ...
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pronunciamento
pronunciaménto s. m. [der. di pronunciare; nel sign. 2, dallo spagn. pronunciamiento, der. di pronunciarse «ribellarsi»]. – 1. a. Forma rara per pronuncia, come modo di pronunciare. b. [...] ant. Pronuncia del giudice. c. non com. Manifestazione di volontà politica, soprattutto attraverso il voto: p. elettorale. 2. Insurrezione militare contro l’ordine costituito al fine di rovesciare il governo in carica e assumere il potere; colpo di ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...