custodia
custòdia s. f. [dal lat. custodia, der. di custos -odis «custode»]. – 1. L’azione, l’opera, l’attività di custodire, cioè sorvegliare un luogo, curare e assistere persone o animali, conservare [...] , c. cautelare (o preventiva), stato di limitazione della libertà di una persona che, a seguito di un provvedimento del giudice penale, è detenuta in carcere o in regime di arresti domiciliari per esigenze di particolare rilevanza (per es., pericolo ...
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pregiudicare
v. tr. [dal lat. praeiudicare, comp. di prae- «pre-» e iudicare «giudicare»] (io pregiùdico, tu pregiùdichi, ecc.). – 1. a. Con sign. etimologico, raro, giudicare anticipatamente, esprimere [...] decisione, formula, espressione che, contenendo più o meno implicitamente un giudizio di fatto, può compromettere quello del giudice competente (v. pregiudizio). c. Con sign. analogo, nel linguaggio com., ostacolare o deviare lo svolgimento regolare ...
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pista rossa
loc. s.le f. Insieme di elementi indiziari che individuano una matrice terroristica riconducibile all’estrema sinistra extraparlamentare. ◆ Dietrologia e polverone spionistico parevano alleati [...] di aver premuto il grilletto. Si indaga pure su Toni Negri. Si evoca il triangolo della morte. Si ipotizza che il giudice Emilio Alessandrini sia stato eliminato da un commando di Prima Linea, composto da ex militanti di Lotta continua, perché aveva ...
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incompetente
incompetènte agg. [comp. di in-2 e competente]. – 1. Che manca di competenza in senso giuridico, soprattutto con riguardo al diritto processuale e amministrativo: giudice, tribunale, organo [...] emanare il provvedimento richiesto. 2. Con sign. più generico, di persona che non è in grado di parlare o giudicare autorevolmente su un argomento o una disciplina, per non averne sufficiente cognizione o esperienza: essere, dichiararsi i. in materia ...
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incompetenza
incompetènza s. f. [der. di incompetente]. – 1. Nel linguaggio giur., mancanza di competenza, cioè del potere necessario, da parte di un organo, a svolgere una determinata funzione. In partic.: [...] sollevare, respingere un’eccezione di competenza. Nell’uso forense, con accezione impropria, anche la carenza di giurisdizione del giudice adito. b. Nel diritto amministrativo, difetto di potestà amministrativa nell’organo che ha emanato un atto, ciò ...
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proibizione
proibizióne s. f. [dal lat. prohibitio -onis]. – 1. L’atto di proibire; ordine di persona privata o, più spesso, disposizione di un’autorità (o comunque di un superiore) che proibisce qualche [...] . Non ha in genere gli usi specifici di divieto, di cui è sinonimo. 2. Nel diritto inglese, l’atto (prohibition) con cui l’alta corte di giustizia intima al giudice, per ragioni giurisdizionali ma su istanza di parte, la cessazione di un processo. ...
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iudicare
v. tr. [dal lat. iudicare] (io iùdico, tu iùdichi, ecc.). – Forma letter. ant. per giudicare. ◆ Analogam. iudicato, iùdice, iudìcio, ecc., per giudicato, giudice, giudizio e gli altri derivati. ...
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linciare
v. tr. [dall’ingl. (to) lynch, attrav. il fr. lyncher, propriam. «applicare la Lynch’s law», cioè la legge del giudice di pace Ch. Lynch, che adoperò tali metodi extralegali per sopprimere l’attività [...] dei Tories durante la Rivoluzione americana] (io lìncio, ecc.). – Compiere un linciaggio, uccidere a furor di popolo: l’intervento dello sceriffo riuscì a impedire che il bandito venisse linciato. Frequente ...
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intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: [...] , in senso morale, leale, onesto, retto: e ’l giusto Mardoceo, Che fu al dire e al far così intero (Dante); un uomo, un giudice i., o d’animo i., di coscienza intera. Con questo sign. è raro nell’uso com., dove uomo i. significa più spesso (con senso ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente [...] alla comunione ereditaria; può essere effettuata d’accordo tra le parti (d. amichevole), o essere realizzata sotto la direzione del giudice istruttore della causa o di un notaio da esso delegato, quando manchi l’accordo tra i coeredi o si vogliano ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...