cadi
cadì (o cadi) s. m. [dall’arabo qāḍī «giudice»]. – Magistrato musulmano che in nome e per delega del sovrano amministra la giustizia, secondo il diritto canonico musulmano. ...
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ricusare
ricuṡare (letter. recuṡare) v. tr. [dal lat. recusare, der. di causa (come accusare e excusare)]. – 1. Non accettare, non acconsentire (sinon. più elevato e raro, e in genere anche meno aspro, [...] ricusato, e mi fu preferito il suddetto giovine (Alfieri); ma specifico come termine giur. nell’espressione r. un giudice (v. ricusazione); accompagnato da compl. predicativo dell’oggetto: lo ricusò per marito; con rifiuto altero Già s’apprestava ...
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bando
(ant. banno) s. m. [dal got. bandwō «segno»; lat. mediev. bandum e bannum]. – 1. a. Annuncio pubblico, in origine gridato dal banditore, oggi notificato con avviso a stampa: b. di concorso; b. [...] dall’autorità militare durante lo stato di guerra o in situazioni ad esso equiparate; b. di vendita, ordinanza del giudice che nel procedimento di esecuzione forzata fissa la vendita delle cose pignorate. c. L’avviso stesso, il manifesto contenente ...
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alternativo
agg. [der. di alternare]. – 1. Che procede in modo alternato: moto a., che va vicendevolmente in un senso e nel senso opposto; corrente a., lo stesso che alternata (v. corrente3); macchina [...] secondo una scelta che di regola spetta al debitore stesso, ma può spettare anche al creditore, a un terzo, o al giudice. 3. In economia, beni a. (o beni concorrenti nell’offerta), in contrapposto ai beni ad offerta congiunta, quei beni l’offerta ...
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inclemente
inclemènte agg. [dal lat. inclemens -entis, comp. di in-2 e clemens «clemente»]. – Che non ha e non usa clemenza; inesorabile, spietato, o troppo rigidamente severo: giudice, tiranno i.; essere [...] i. verso (o con) i vinti; sorte, destino i.; una critica i.; l’i. Parca (Pindemonte); estens.: A un tratto l’i. arco gli cade (Foscolo). Fig., riferito a clima, stagione, condizioni atmosferiche, eccessivamente ...
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pacsarsi
v. intr. pron. Unirsi, contraendo un Pacs. ◆ Ieri è stato approvato dall’Assemblea nazionale il Pacs, patto civile di solidarietà, […] Qualsiasi coppia convivente potrà unirsi in un Pacs, fatta [...] • Aveva detto: «Sul palco di piazza Farnese, ci sarò». E ha mantenuto la promessa. Eccolo lì, Giovanni Palombarini, giudice della Corte di Cassazione, i capelli bianchi, la sciarpa rossa che accentua il pallore del viso, l’espressione lievemente tesa ...
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giornea
giornèa s. f. [dal fr. ant. jornee (poi journée) «casacca», der. del lat. diurnus, diurnum: v. giorno]. – 1. a. Nel sec. 14°, sopravveste militare che copriva il petto e il dorso. b. Nel sec. [...] , nelle locuzioni fig., scherz., mettersi (o anche allacciarsi, cingersi, affibbiarsi) la g., assumere tono autorevole, atteggiarsi a giudice, sentenziare con aria dottorale su argomenti anche non conosciuti: mettersi la g. di filosofo, di sapiente. ...
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istruzione
istruzióne (ant. instruzióne) s. f. [dal lat. instructio -onis, der. di instruĕre: v. istruire]. – 1. a. L’attività, l’opera svolta per istruire attraverso l’insegnamento (o anche, in qualche [...] l’imputato; il cod. proc. pen. dal 1930 prevedeva una i. formale, a carattere giurisdizionale, compiuta dal giudice istruttore o dal consigliere delegato della sezione istruttoria, e una i. sommaria, a carattere accusatorio, compiuta dal procuratore ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] tutti vi conosco del baron messer Santo Antonio (Boccaccio; e nel Decameron si trovano inoltre esempî di messer lo giudice, messer l’abate, messer e messere lo frate, messer lo prete, messer Domeneddio). Essendo già anticam. poco sentito il ...
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monitorio
monitòrio agg. [dal lat. monitorius, der. di monere «ammonire», part. pass. monĭtus]. – Che tende ad ammonire, che ha carattere di ammonizione. Si usa solo in determinate espressioni: lettera [...] sign. si è usato anche come s. m.: il monitorio); procedimento m., nel linguaggio giur., quello nel quale il giudice, senza ascoltare l’altra parte, pronuncia in merito a una domanda giudiziale; nel diritto vigente tale procedimento è attuato in due ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...