via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] gerarchica, presentandoli al superiore immediato perché li trasmetta all’ufficio competente; ricorrere alle vie legali, al giudice, alla magistratura; nei rapporti internazionali, vie diplomatiche, procedura che gli stati usano seguire per trattare ...
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espulsione
espulsióne s. f. [dal lat. expulsio -onis, der. di expellĕre «espellere», part. pass. expulsus]. – 1. L’atto, il fatto di espellere o di essere espulso; allontanamento d’autorità o con la [...] , o dal prefetto nei confronti di stranieri clandestini o socialmente pericolosi; anche misura di sicurezza applicata dal giudice penale nei confronti degli stranieri socialmente pericolosi condannati per gravi delitti; negli sport a squadre, e. di ...
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conte
cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. [...] centrali dell’Impero al governo delle province; nel medioevo il comes, nominato direttamente dal re e da lui dipendente, era giudice e supremo tutore dell’ordine. Nel feudalesimo il comes, poi conte, era il signore di una contea. C. palatino, presso ...
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insufficienza
insufficiènza s. f. [dal lat. tardo insufficientia]. – 1. a. L’essere insufficiente, per quantità, numero, qualità, capacità di contenere, ecc.: i. di viveri; i. dei salarî; i. di mezzi [...] l’i. del candidato. Nel diritto processuale penale, i. di prove, formula di assoluzione che in passato era adottata dal giudice quando le prove a carico dell’imputato non erano sufficienti per un giudizio di colpevolezza (secondo il codice vigente l ...
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ematocrito
ematòcrito s. m. [comp. di emato- e del gr. κριτής «giudice»]. – In medicina, il rapporto fra il volume del plasma e quello dei globuli rossi. Anche, l’apparecchio usato per la determinazione [...] di tale rapporto ...
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dispositivo
dispoṡitivo agg. e s. m. [der. del lat. disposĭtus, part. pass. di disponĕre «disporre»; nel sign. 3, dal fr. dispositif]. – 1. agg., non com. Che vale a disporre a un dato fine: virtù, facoltà [...] il d. di una sentenza, quella parte della sentenza civile o penale nella quale è contenuta la decisione del giudice rispetto alla domanda o all’imputazione, e l’indicazione, soprattutto nel secondo caso, delle conseguenze del giudizio (determinazione ...
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acquiescenza
acquiescènza s. f. [der. di acquiescente]. – 1. a. Consenso tacito o non pienamente espresso; condiscendenza inerte, remissività: a. a una decisione, a un’imposizione; l’a. rispettosa e [...] autorità locali. b. Atteggiamento passivo, carattere remissivo: la sua naturale a. era stata interpretata come ipocrisia. 2. Nel linguaggio giur., accettazione espressa o tacita, totale o parziale, della sentenza del giudice, in processi civili. ...
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rotto
rótto agg. e s. m. [part. pass. di rompere; lat. rŭptus, part. pass. di rŭmpĕre]. – 1. agg. a. Nel sign. proprio del verbo: portava un paio di scarpe rotte, aveva le calze tutte r.; c’è un vetro [...] a. Rottura, strappo: aveva un r. nella manica; mise la mano per lo r. dell’asse e pigliò il fondo delle brache del giudice (Boccaccio); è d’uso raro, tranne nell’espressione fig. uscire, passare per il r. della cuffia, cavarsela da un impiccio, da un ...
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estensore
estensóre s. m. e agg. [der. di estendere]. – Chi o che estende. 1. In anatomia umana, e., o muscolo e., muscolo che ha per azione principale il movimento di estensione: e. radiale del carpo; [...] infuori più che sia possibile. 3. (f. estenditrice, non com.) Compilatore, redattore di uno scritto (per lo più di scritti d’ufficio o che impegnino l’autore non a titolo personale): l’e. della circolare, di un articolo; il giudice e. della sentenza. ...
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richiesta
richièsta s. f. [der. di richiesto, part. pass. di richiedere]. – 1. L’azione di richiedere, il fatto di venire richiesto, il modo con cui si effettua e ciò stesso che si richiede: fare, accettare, [...] reati dall’autorità competente (per lo più il ministro della Giustizia) al pubblico ministero perché sia trasmessa al giudice di competenza: costituisce una delle condizioni di procedibilità. b. Nel lin-guaggio amministr. e burocr., domanda scritta ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...