inscindibile
inscindìbile agg. [der. di scindere, col prefisso in-2], letter. – Che non si può scindere, cioè rompere, annullare, opp. separare, dividere: legame, patto i.; elementi i. uno dall’altro; [...] non sia stata chiamata in giudizio, deve essere invitata a intervenirvi obbligatoriamente entro un limite stabilito dal giudice (integrazione del contraddittorio). ◆ Avv. inscindibilménte, in modo inscindibile: due problemi inscindibilmente connessi. ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] , fare compagnia; talvolta nel senso di amministrare: tener ragione, ant., amministrare la giustizia (tre giovani traggono le brache a un giudice ... mentre che egli ... teneva ragione, Boccaccio); o in quello di gestire: t. il banco, in un gioco; t ...
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prevenzione
prevenzióne s. f. [dal lat. tardo praeventio -onis; nel sign. 2, dal fr. prévention]. – 1. Adozione di una serie di provvedimenti per cautelarsi da un male futuro, e quindi l’azione o il [...] in base al quale, se nel caso di una litispendenza la stessa lite sia portata avanti a due giudici diversi, è competente a giudicare il giudice adito per primo. Analogam., principio della p., il principio per il quale, in caso di conflitto di diritti ...
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prevosto
prevòsto s. m. [dal fr. ant. prevost, mod. prévôt, che è il lat. praeposĭtus (v. preposito e preposto)]. – 1. Titolo che in alcuni monasteri si dà al primo dignitario dopo l’abate, e in alcuni [...] maréchaux), prima della Rivoluzione, il capo della polizia militare; gran p. di Francia (fr. prévôt de l’hôtel o grand prévôt de France), ufficiale con funzioni di giudice delle cause civili e penali riguardanti le persone addette alla corte reale. ...
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fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura [...] dal pubblico ministero o dalla polizia giudiziaria; in partic., f. giudiziario, provvedimento, soggetto a convalida da parte del giudice, emesso, anche fuori dei casi di flagranza, nei confronti di persona gravemente indiziata di un delitto per il ...
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protutore
protutóre s. m. (f. -trice) [comp. di pro-1 e tutore]. – Persona, nominata dal giudice tutelare, che ha il compito di rappresentare il minore quando venga a mancare il tutore, o in caso di [...] conflitto tra gli interessi del minore e quelli del tutore ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] o scritture private); p. legale, nel processo civile, prova la cui attendibilità non è rimessa alla valutazione del giudice, ma è direttamente determinata dalla legge; p. testimoniale, quella fornita in giudizio da terzi; p. contraria, quella che ...
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inseverire
v. tr. e intr. [der. di severo] (io inseverisco, tu inseverisci, ecc.), non com. – 1. tr. Rendere severo o più severo: i. le proprie maniere; i. i costumi; i. lo stile. 2. intr. (aus. essere) [...] o intr. pron. Farsi severo o più severo: un professore, un giudice inseveritosi con gli anni. ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] buon maestro, buon operaio; buon lavoratore, tenace, instancabile; buon bevitore, che regge bene il vino; essere buon giudice in qualche materia, intendersene, avere sicura competenza; prov., a buon intenditor poche parole; anche di animali: un buon ...
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savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio [...] al giureconsulto sul modo di decidere la causa, prima di pronunciare la sentenza. Nella denominazione di organi collegiali (consultivi o giudicanti o esecutivi) in varie città: i dieci s.; i dodici s.; i quindici s.; i venti s.; consiglio dei s ...
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Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...