criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico [...] moderno): tribunale, processo, azione c.; diritto, materia c.; cause c.; giudice c.; antropologia, psicologia, sociologia c.; politica c., attività intesa al perfezionamento della legislazione criminale; manicomio c., istituto di ricovero per malati ...
Leggi Tutto
deporre
depórre (ant. dipórre e depónere) v. tr. [lat. depōnĕre, comp. di de- e pōnĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. a. Porre giù, togliersi di dosso: d. un carico, un peso; depose il sacco che [...] , a tuo favore. ◆ Part. pres. deponènte, anche come agg. e s. m. con accezioni partic. (v. deponente1). ◆ Part. pass. depósto, anche come s. m., non com., per indicare la testimonianza resa alla presenza del giudice, più comunem. detta deposizione. ...
Leggi Tutto
eurogiudice
s. m. Magistrato europeo. ◆ Oggi, invece, a denunciare il pericolo di un’Europa in mano agli euroburocrati (e agli eurogiudici di «forcolandia») sono le destre. Tutto ciò nel momento di massima [...] la prestazione. (Ivo Caizzi, Corriere della sera, 7 aprile 2008, p. 12, Cronache).
Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. m. giudice.
Già attestato nella Stampa del 12 novembre 1997, p. 21, Economia (Cesare Martinetti).
V. anche euromagistrato. ...
Leggi Tutto
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, [...] incarico ricoperti dal chierico e può arrivare alla dimissione dallo stato clericale. 4. Nel diritto processuale, dichiarazione fatta al giudice da un testimone: d. scritta, orale; d. giurata; fare la propria d.; confermare o ritrattare le precedenti ...
Leggi Tutto
querelare
v. tr. e intr. pron. [dal lat. tardo querelari, der. di querela: v. querela] (io querèlo, ecc.). – 1. Ricorrere alla giustizia proponendo querela nei riguardi di una persona: querelò il giornalista [...] nei suoi interessi (I. Calvino). Con lo stesso sign., anche l’intr. pron.: querelarsi contro qualcuno; querelarsi al giudice, in tribunale. 2. letter. Sempre nell’intr. pron., lamentarsi, dolersi di qualche cosa: calamità della quale certamente gli ...
Leggi Tutto
deprecazione
deprecazióne s. f. [dal lat. deprecatio -onis]. – 1. a. L’atto del deprecare; le parole con cui si depreca, si fa uno scongiuro, una supplica. b. Biasimo, riprovazione, giudizio di condanna [...] morale: atti che suscitano la d. generale. 2. Nella retorica classica, parte di un’orazione che tende a muovere affetti pietosi nel giudice. ...
Leggi Tutto
ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] , in posizione autonoma e indipendente da ogni altro potere (anche se in parte differenziata da quella del giudice) è il rappresentante dell’interesse pubblico davanti all’autorità giudiziaria, con attribuzioni in materia civile (cause matrimoniali ...
Leggi Tutto
Minosse
Minòsse (gr. Μίνως, lat. Minos). – Nome del mitico re di Creta, sacerdote e legislatore, posto da Dante all’entrata dell’Inferno per udire la confessione dei dannati e assegnare loro la pena. [...] Si usa talora, per antonomasia, come nome comune e con iniziale minuscola, per indicare un giudice aspro e severo: i moderni minossi. ...
Leggi Tutto
esaminare
eṡaminare v. tr. [dal lat. examinare, der. di examen «esame»] (io eṡàmino, ecc.). – Sottoporre ad esame, prendere in esame: e. una questione, uno scritto, un documento, una stoffa, l’incartamento [...] : e. sé stesso, i proprî pensieri e sentimenti; e. la propria coscienza. ◆ Part. pres. eṡaminante, anche come agg. e sost., che o chi esamina, esaminatore: i professori esaminanti, il giudice esaminante; gli esaminanti sono più degli esaminandi. ...
Leggi Tutto
magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario [...] ; m. di prima istanza, d’appello; nel linguaggio com. è talvolta sinon. di giudice, impropriam. in quanto non tutti i magistrati sono giudici: rivolgersi al m.; portare una questione davanti al m., iniziare un giudizio. Conserva il sign. tradizionale ...
Leggi Tutto
Autorità che ha la competenza di emettere giudizi su questioni particolari.
Diritto
Organo dello Stato che impersona la funzione giurisdizionale di applicazione delle norme giuridiche ai casi concreti attraverso un provvedimento singolare e...
giudice
Per dimostrare l'impossibilità di giudicare rettamente un uomo se si è presi dall'invidia, che non lascia la ragione argomentare per la cosa invidiata, D. osserva che in questo caso la potenza giudicativa è... quel giudice che ode...