salute
s. f. [lat. salus -ūtis «salvezza, incolumità, integrità, salute», affine a salvus «salvo»]. – 1. letter. Salvezza, soprattutto come stato di benessere, di tranquillità, d’integrità, individuale [...] darsi salute, salutarsi; Passa per via adorna, e sì gentile Ch’abassa orgoglio a cui dona salute (Guinizzelli); «Al signor di Giudea» dice lo scritto «Invia salute il capitan d’Egitto» (T. Tasso). Anticam. fu in uso, con questo sign., anche la forma ...
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natufiano
agg. e s. m. [der. del nome della vallata di Wādī en-Nāṭūf, in Palestina]. – In paletnologia, denominazione di un orizzonte culturale riferito al tardo mesolitico, tipico della regione palestinese [...] (con massima concentrazione sul Monte Carmelo e nella Giudea) e con la datazione più antica (circa 11.000 anni) a Gerico. È caratterizzato da un’economia basata sulla coltura dei cereali (presenza di falcetti di selce, pestelli, mortai) e sulla ...
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Nome storico, ma tuttora in uso, con il quale si designa la parte meridionale dell’altopiano della Palestina, fra il Mar Morto e il Mar di Levante. È la parte più elevata dell’altopiano. La piovosità è scarsa e si riduce via via verso la costa,...
Figlio di Erode (morto nel 4 a. C.) e di Cleopatra, venne educato a Roma. Mentre il fratello Archelao era a Roma per far convalidare il testamento del padre ed essere quindi riconosciuto suo successore, rimase in Giudea come reggente e combatté...