noce1
nóce1 s. f. [lat. nux nŭcis, voce di origine ignota, che indicava, oltre alla noce, anche altri frutti a scorza dura, come mandorle, nocciole, castagne, ecc.]. – 1. Il frutto dell’albero del noce, [...] noci di Sorrento, tra le più pregiate; n. tardiva o di S. Giovanni (24 giugno); n. grossa o reale; n. di guscio tenero; n. i semi di due specie di piante tropicali del genere cola (v. cola); n. di galla, v. galla1, n. 1 a; n. delle Maldive, frutto ...
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mostrare
v. tr. [lat. monstrare, der. di monstrum: v. mostro2] (io móstro, ecc.). – 1. a. Far vedere, presentare ad altri perché veda, esamini, osservi: m. i documenti, il passaporto; m. la merce al [...] cui si mostri Che mi distrusse ragazzo l’educazione dei preti (Giovanni Giudici). d. Lasciar vedere, avere in sé qualche cosa che a m. la corda (per un uso fig. dell’espressione, v. corda, n. 4); la giacca aperta mostrava la camicia macchiata. ...
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sesto1
sèsto1 agg. num. ord. s. m. [lat. sĕxtus, der. di sex «sei»]. – 1. a. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sei, cioè viene dopo altri cinque [...] nuovi gradi di difficoltà; in medicina, s. malattia, v. la voce; fig., s. senso, v. senso (n. 1 b). b. Con valore annüal gioco (Dante), dove comincia il sesto di Porta San Piero, l’ultimo a cui arriva chi corre il palio nel giorno di s. Giovanni. ...
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ma1
ma1 cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso [...] valore di forte negazione, si scrive per lo più in una parola: v. macché). Talvolta, sempre nell’uso fam., serve a introdurre un’obiezione una frase che suona rimprovero, ammonimento, comando: Ma Giovanni, che dici?; Ma insomma!; Ma via!; Ma smettila ...
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numerale
agg. [dal lat. tardo numeralis, der. di numĕrus «numero»]. – Di numero, dei numeri, che ha rapporto con i numeri: sistema n., o di numerazione (v. numerazione); in musica, notazione n., eseguita [...] mezzo di numeri che corrispondono ai tasti dello strumento (v. notazione). In grammatica e linguistica, i numerali, assumendo valore di ordinale, a nomi di regnanti e spec. di papi: Luigi dodici, Giovanni ventitré, ecc. Per gli aggettivi n. ordinali ...
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interzare
v. tr. [der. di terzo] (io intèrzo, ecc.), letter. – 1. Inserire o aggiungere come terzo: quei signori, dimani, interzeranno Giovanni Prati tra Dante e l’Alfieri (Carducci); alternare un oggetto [...] gli strati, gli elementi protettivi, e sim.; in questo senso, meno com. di rinterzare, e usato solo nel part. pass. (v. interzato). 4. In agricoltura, arare il terreno per la terza volta, in modo da incrociare il lavoro precedente; più com ...
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basso2
basso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Parte bassa: tra la cima e ’l basso Si movien lumi (Dante); il b. della figura, della statua, del quadro; guardare qualcuno dall’alto in b., [...] spregevole. Fortezza da B., a Firenze, quella di san Giovanni Battista, in contrapp. a quella di Belvedere, situata in collina locuz. fig. alto e basso, alti e bassi, con varie accezioni, v. alto1 nel sign. 8. 2. A Napoli, negli edifici, vano aperto ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] elettrico; per l. cinerea e l. zodiacale, in astronomia, v. ai singoli aggettivi. c. Con riferimento al suo manifestarsi: la tenebre che la l., traduz. delle parole del Vangelo di Giovanni, 3, 19 (nella Vulgata: «et dilexerunt homines magis tenebras ...
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lumaca
s. f. [lat. *limaca, der. di limax -acis «lumaca, chiocciola»]. – 1. a. In senso proprio, nome di alcuni gasteropodi polmonati, con conchiglia rudimentale, appartenenti alle famiglie arionidi [...] quelle che si mangiano tradizionalmente nella notte di s. Giovanni a Roma. In similitudini, con allusione alla proverbiale lentezza , l. (o chiocciola) di Pascal, una concoide (v.) della circonferenza, avente il polo sulla circonferenza stessa. ◆ ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega la figlia Elena (1347), tenendolo però...
Figlio (Lisbona 1689 - ivi 1750) del re Pietro II, cui successe (1707), vanitoso e dissipatore (realizzò immense costruzioni, come quella del convento di Mafra, per attestare la magnificenza della sua corte), fu re rigidamente assolutista, che...