postgiovanneo
postgiovannèo agg. [comp. di post- e del nome di papa Giovanni XXIII (v. giovanneo)]. – Che è posteriore al pontificato di Giovanni XXIII (1958-1963), e allo spirito che lo ha informato. ...
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zucca
s. f. [lat. tardo cucutia: v. cocuzza]. – 1. a. Nome di varie specie di piante appartenenti al genere cucurbita, tra cui Cucurbita pepo, C. maxima, C. moschata, tutte erbacee, annue, a fusto rampicante [...] affogare, qual vorresti innanzi avere addosso, o ’l vangelo di Santo Giovanni, o la z. da notare? (Sacchetti). f. estens., non comune di un’altra specie di cucurbitacee del genere lagenaria (v.) e delle sue varietà. ◆ Dim. zucchétta e zucchettina, ...
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erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, [...] , qualsiasi erba inutile o nociva al seminato (anche in senso fig.: v. malerba); un filo d’e., lo stelo, spec. in frasi con ligule gialle, che cresce nei prati aridi; e. di S. Giovanni, altro nome sia dell’iperico, sia dell’erba fava; e. di ...
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b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante [...] dopo consonante (es. lembo, lat. limbus), invadendo talvolta il campo della v (es. serbare, lat. servare), ma in altre posizioni una b scempia . di beato (per es., il b. Giovanni Colombini; la B. V. Maria); nella forma maiuscola puntata, è abbrev ...
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male2
male2 s. m. [lat. malum «male fisico o morale», rifatto secondo male avv.]. – In senso ampio, il contrario del bene, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico [...] perdona, il m. del secolo, con riferimento soprattutto al cancro (v. anche malattia, n. 1 a). Seguito da opportune determinazioni può mal caduco (o malcaduco, mal comiziale, male di s. Giovanni, male del benedetto), l’epilessia (grande m., l’attacco ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] caligine che annosa Siede a gli occhi a le misere genti (Parini). V. anche gli esempî citati qui nella forma del part. sedente. b. letter da messer Beltrando cardinale del Poggetto ..., sedente Giovanni papa XXII, Boccaccio); l’uomo saggio bada ...
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coperta
copèrta (ant. e settentr. covèrta) s. f. [der. di coprire, part. pass. coperto]. – 1. a. Qualunque panno o drappo che serve per coprire o riparare dal freddo: c. da viaggio, da mettere sulle [...] a rivolgere e rinovare la c. del marmo del Duomo San Giovanni (G. Villani). f. Tipo di vetrina a base borica e o di merci leggere e ingombranti. ◆ Dim. copertina (v.) e copertino m. (v.), copertétta (v.); spreg. copertùccia; accr. copertóne m ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] o cosa: Giovanni è tornato al suo paese d’origine; la tigre difendeva i suoi piccoli; ogni medaglia ha il suo rovescio collocazione valgono per suo le stesse osservazioni fatte a proposito di mio (v.): è suo amico da molti anni; non lo trattare male: ...
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lancia1
lància1 s. f. [lat. lancĕa] (pl. -ce). – 1. a. Arma da urto e più raram. da getto, usata fin dai tempi più antichi, e poi nel medioevo e nell’età moderna, da combattenti a piedi o a cavallo, [...] la l.; mettere la l. in resta, correre con la l. in resta (v. resta3); fig.: Sanz’arme n’esce e solo con la lancia Con la qual indicato anche altre specie di milizie: le l. spezzate di Giovanni dalle bande nere, del duca Valentino; fig., non com., ...
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sigillo
s. m. [dal lat. sigillum, dim. di signum «segno»]. – 1. a. Impronta ottenuta su un supporto malleabile mediante l’apposizione di una matrice recante i segni distintivi di un’autorità, di una [...] al fine di non impedirne l’apertura. Nell’Apocalisse di s. Giovanni (cap. 5 e segg.), è definito libro scritto di dentro e ., in due passi di Dante nel canto XI del Paradiso (v. 93 e v. 107), con riferimento alla regola di s. Francesco: regalmente sua ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega la figlia Elena (1347), tenendolo però...
Figlio (Lisbona 1689 - ivi 1750) del re Pietro II, cui successe (1707), vanitoso e dissipatore (realizzò immense costruzioni, come quella del convento di Mafra, per attestare la magnificenza della sua corte), fu re rigidamente assolutista, che...