calende /ka'lɛnde/ (ant. calendi) s. f. pl. [lat. calendae -arum, di origine incerta, forse connesso con il lat. calare, gr. kaléō "chiamare"]. - (stor.) [nel calendario romano, il primo giorno del mese, [...] sacro a Giunone] ▲ Locuz. prep.: fig., scherz., alle calende greche ≈ mai ...
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calendimaggio /kalendi'madʒ:o/ (o calen di maggio) s. m. [grafia unita di calen di maggio], invar. - [primo giorno di maggio, in cui a Firenzesi celebrava il risveglio della natura] ≈ primo maggio. ...
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perdigiorno /perdi'dʒorno/ s. m. e f. [comp. di perde(re) e giorno], invar. - [persona oziosa, vagabonda, che non ha voglia di lavorare] ≈ (ant.) badalone, (fam., tosc.) baloccone, bighellone, ciondolone, [...] fannullone, gingillone, (scherz.) girandolone, girellone, lavativo, (non com.) lazzarone, (tosc.) michelaccio, (non com.) ninnolone, (fam.) pelandrone, perditempo, poltrone, scansafatiche, scioperato, ...
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calo s. m. [der. di calare]. - 1. a. [l'atto, il fatto di calare: il giorno È già sul c. (G. Pascoli)] ≈ abbassamento, calata, discesa. ↔ risalita, sollevamento. b. (fig.) [perdita di potere, di prestigio, [...] di favore] ≈ decadimento, declino, discesa. ↔ ascesa, ripresa. ▲ Locuz. prep.: in calo ≈ in diminuzione, in discesa, in ribasso. c. (fig.) [perdita di forza fisica per malattia o dispiaceri] ≈ decadimento ...
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trasformare [dal lat. transformare, comp. di trans- "trans-" e formare "dare forma"] (io trasfórmo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [ridurre in forma diversa dalla primitiva, dando nuovo aspetto, struttura, funzione, [...] . ■ trasformarsi v. rifl. 1. [assumere forma, struttura o funzione diversa dall'originaria: la città si trasforma ogni giorno] ≈ cambiare, (non com.) metamorfosarsi, mutare, tramutarsi (la carrozza si tramutò in una zucca), variare. 2. [assol., di ...
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trastullare [forse lat. mediev. transtollĕre "trastullarsi", con mutamento di coniug.]. - ■ v. tr. [distrarre con giochi e passatempi: t. i bambini] ≈ allietare, baloccare, dilettare, divagare, divertire, [...] .) spassarsela. ↔ annoiarsi, tediarsi. 2. (estens.) [passare il tempo nell'ozio o in futili occupazioni: t. tutto il giorno] ≈ (non com.) baloccarsi, ciondolare, gingillarsi, (fam.) girare (o girarsi) i pollici, (pop.) grattarsi (la pancia), oziare ...
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peso /'peso/ s. m. [lat. pē(n)sum "penso, quantità di lana che la schiava doveva filare in un giorno"]. - 1. (fis.) [forza che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale]. [...] 2. (estens.) a. [la forza di gravità stessa e, anche, il corpo o l'insieme di corpi che di questa forza sono sede: il p. dell'arco grava sui due pilastri; sulla barca c'è troppo p.] ≈ carico, (lett.) pondo. ...
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tratto² s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre "trarre"]. - 1. [singolo movimento di matita, di penna, ecc., e, anche, l'effetto tracciato: cancellare con un t. di penna] ≈ frego, linea, riga, segno. [...] di tanto in tanto, saltuariamente. ↑ (lett.) giammai, mai. ↔ di frequente, frequentemente, sovente, spesso. ↑ continuamente, di continuo, giorno e notte, incessantemente, ininterrottamente, sempre; d'un tratto, a un tratto, tutto a un tratto [in modo ...
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tregua /'tregwa/ o /'trɛgwa/ s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germ.]. - 1. (milit.) [sospensione temporanea delle ostilità stabilita dai belligeranti] ≈ moratoria. ‖ armistizio. 2. (estens.) [...] . prep.: senza tregua [in modo continuo, senza fermarsi mai: ha piovuto senza t. per giorni] ≈ continuamente, da mattina a sera, di continuo, giorno e notte, incessantemente, ininterrottamente, sempre, senza interruzione (o posa o riposo o requie o ...
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pienezza /pje'nets:a/ s. f. [der. di pieno]. - 1. [condizione di ciò che è pieno, completo, o giunto al suo grado massimo: nella p. del giorno; godere i propri diritti in tutta la loro p.] ≈ compiutezza, [...] completezza, (lett.) plenitudine. 2. (fig.) [punto di massima intensità] ≈ acme, apice, climax, colmo, culmine, massimo, picco. ↔ minimo ...
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Intervallo di tempo al termine del quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce un determinato punto del cielo a passare per un meridiano qualunque.
Astronomia
Poiché gli astri sono dotati di movimento sensibile sulla vòlta...
giorno
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, che ricorre in tutte le opere volgari di D., sempre al singolare. Indica per lo più lo " spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto ", spesso contrapposto a ‛ notte ': Vn III 2 era...