sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] Seguito da prop. oggettiva: so che tua madre sta per arrivare; sai bene che in questa zona è vietata la pesca; il giorno dopo sapemmo che la condanna era stata pronunziata, e andato in vescovado potei vedere la pergamena, e parte ne copiai sulla mia ...
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nundine
nùndine s. f. pl. [dal lat. nundĭnae -arum, comp. di novem «nove» e dies «giorno»]. – Il giorno di mercato presso gli antichi Romani, che cadeva ogni nono giorno (e nundĭnum era detto l’intervallo [...] fra due mercati) ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] età: tutta l’età mia nova Passai contento (Petrarca). d. Di periodo di tempo, che è al suo inizio: il n. giorno, l’anno n. (ma l’anno n., meno com. il n. giorno, si può dire anche con riferimento al futuro, per indicare cioè l’inizio dell’anno, o del ...
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mai
avv. [lat. magis «più»; v. ma’2 e ma1]. – 1. Nell’uso ant., con sign. vicino a quello etimologico, e di solito in unione o in corrispondenza con un non, equivale a «più»: Pensa che questo dì mai [...] «Mai»; può anche essere rafforzato: mai più; mai e poi mai. Con valore di s. m., scherz., il giorno del mai, il giorno di san Mai, un giorno che non verrà. 3. In frasi interrogative o ipotetiche, col sign. di «qualche volta, in qualche caso», serve ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] graduale (nel luogo, nel tempo o nella condizione): di colle in colle; di mano in mano; di grado in grado; di giorno in giorno; di volta in volta (o anche semplice passaggio, in locuz. idiomatiche: andare di bene in meglio; saltare di palo in frasca ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] Mendicando sua v. a frusto a frusto, Assai lo loda, e più lo loderebbe (Dante); con sign. più ampio: la v. si fa ogni giorno più cara. 6. a. Con riferimento alla sopravvivenza dell’anima: passare ad altra v., a miglior v., morire; la seconda v., la v ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto [...] alla politica estera, trasformati poi nel 1532 in organo di giustizia amministrativa. 3. Come s. f. pl., le otto, le ore otto del giorno o della sera (cioè, in questo secondo caso, le ore 20): sono già le otto; esce di casa tutte le mattine alle otto ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] ’insieme, complessivamente: quant’è in t.?, quanto fa in t.?, qual è il totale, o quanto costa?; sono in t. 280 giornate lavorative; fa in t. cento euro; gli alunni dell’istituto sono in t. 600 circa; in tutto e per tutto, interamente, completamente ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] p. banco; i libri del p. scaffale (ordinariamente s’intende quello più basso); combattere in p. linea (v. linea, n. 3 c); il p. giorno del mese, dell’anno; la p. notte (di nozze), v. anche notte, n. 1 c; il p. esame, il p. stipendio; le p. delusioni ...
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struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante [...] b. Tormentare, far soffrire e languire in modo continuo: un cruccio infinito, incomprensibile la struggeva (Serao); come intr.: di giorno in giorno io dal dolor strugger la veggio (Alfieri); più com. con la particella pron. (che nell’esempio prec. è ...
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Intervallo di tempo al termine del quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce un determinato punto del cielo a passare per un meridiano qualunque.
Astronomia
Poiché gli astri sono dotati di movimento sensibile sulla vòlta...
giorno
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, che ricorre in tutte le opere volgari di D., sempre al singolare. Indica per lo più lo " spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto ", spesso contrapposto a ‛ notte ': Vn III 2 era...