morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] come si muore), per indicare l’incertezza circa il tempo e il luogo della morte (o circa la condizione in cui ci può trovare il giorno della morte); morto un papa, se ne fa un altro (v. papa1). b. Determinando l’età o la condizione in cui si è colti ...
Leggi Tutto
martedi
martedì s. m. [lat. Martis dies «giorno di Marte»]. – Secondo giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Marte, che si pensava influisse [...] ora (nelle credenze popolari è talvolta considerato, come il venerdì, giorno di cattivo augurio): arriverò m. prossimo; il museo è aperto solo il m., di m.; la lezione si tiene ogni m., tutti i m.; in partic., m. grasso, ultimo giorno di carnevale. ...
Leggi Tutto
riposo
ripòso s. m. [der. di riposare]. – 1. a. Tregua, cessazione temporanea di un lavoro o di un’attività qualsiasi, che ha lo scopo di dare sollievo e ristoro al corpo e allo spirito (si usa raram. [...] r., di un po’ di r.); stare, rimanere in r. tutto il giorno; osservare il r. prescritto dal medico; casa di r., ospizio per persone lo sciroppo, dopo filtrato, deve stare in r. per un giorno; per la camera di r., come locale per la sedimentazione ...
Leggi Tutto
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] l’u. figlio, l’ultimogenito; l’u. quarto della Luna, la fase corrispondente alla seconda quadratura; l’u. opera di uno scrittore; l’u. giorno di proiezione di un film; le u. note di una canzone; su una retta non c’è né un primo né un ultimo punto. In ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] che la l. entri nelle vostre case; i bambini, le piante, hanno bisogno di l., ecc. È quindi, come sole, simbolo del giorno, e nell’uso poet. anche sinonimo: il sorgere della l.; tre luci e tre notti Durar gli afflitti amici e i dolorosi Parenti a ...
Leggi Tutto
settimana
s. f. [dal lat. tardo septimana, femm. sostantivato dell’agg. septimanus «in numero di sette», der. di septĭmus «settimo», calco del gr. ἑβδομάς (der. di ἕβδομος «settimo»)]. – 1. a. Periodo [...] la partenza di s. in s., o da una s. all’altra. 3. Con partic. specificazioni, periodo di sei o sette giorni (talora anche meno o più, e con inizio variabile) in cui si svolgono determinate attività, operazioni o manifestazioni: s. musicale; la ...
Leggi Tutto
brezza
bréżża s. f. [etimo incerto]. – Vento locale e regionale di durata breve, non oltre le 12 ore, che si ripete con regolarità, nelle stesse ore del giorno, lungo le coste marine e dei grandi laghi, [...] dopo il tramonto dalle quote alte verso quelle basse, b. di valle, quella che, in senso inverso, spira di giorno dalle quote basse verso quelle alte. ◆ Dim. breżżétta, breżżettina, e più com. breżżolina: tirava una brezzolina sorda, uguale, sottile ...
Leggi Tutto
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] durata si accompagna l’idea dell’estensione nello spazio); avanzare a grandi, a grandissime giornate, facendo maggior cammino di quanto si è soliti fare in un giorno. c. Rispetto alla quantità: un gran numero di spettatori; gran parte dei presenti; c ...
Leggi Tutto
a jour
à jour ‹a ˇ∫ùur› (o ajour) locuz. avv. e s. m., fr. – Espressione equivalente all’ital. a giorno, frequente soprattutto per indicare l’orlo a giorno (v. giorno, n. 5) cioè il tipo di ricamo eseguito [...] con il punto a giorno (un merletto lavorato à jour; fare l’à jour a un lenzuolo), o, riferita a pietre preziose, per indicare una montatura fatta in modo che siano visibili perfettamente taglio e dimensione della pietra (un brillante montato à jour; ...
Leggi Tutto
v. tr. e intr. [lat. calare, chalare, dal gr. χαλάω «allentare»]. – 1. tr. a. Far discendere, mandare giù lentamente, a poco a poco: c. una corda dalla finestra; c. in mare una scialuppa; lo calarono con [...] sopra di loro, il sole si era spento, il valloncello aveva preso colore di piombo (Buzzati); per estens., sul calar del giorno, quando il giorno volge al termine. b. Declinare, essere in pendio: se c’è più d’un varco, Quel ne ’nsegnate che men erto ...
Leggi Tutto
Intervallo di tempo al termine del quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce un determinato punto del cielo a passare per un meridiano qualunque.
Astronomia
Poiché gli astri sono dotati di movimento sensibile sulla vòlta...
giorno
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, che ricorre in tutte le opere volgari di D., sempre al singolare. Indica per lo più lo " spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto ", spesso contrapposto a ‛ notte ': Vn III 2 era...