tre
〈tré〉 agg. num. card. [lat. trēs], invar. (radd. sint.). – 1. a. Il numero intero che, nella successione dei numeri naturali, segue immediatamente al due, e il segno che lo rappresenta (in cifre [...] della Ss. Trinità; le tre Grazie, le tre Parche; le tre Furie; i tre moschettieri; febbre o malattia dei tre giorni, altro nome, con riferimento alla sua durata media, della febbre da pappataci (v. pappataci); in denominazioni geografiche: Passo Tre ...
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terza
tèrza s. f. [femm. sostantivato di terzo]. – 1. In relazione col valore e sign. di numerale ordinale di terzo, per ellissi di un sostantivo: a. La terza classe di una scuola: fare, frequentare [...] e dei giranti. e. L’ora terza, cioè la terza delle dodici ore in cui nell’antico uso romano era divisa la parte del giorno dall’alba al tramonto, corrispondente all’incirca alle ore 9. Nella liturgia cattolica, è la prima delle ore minori (e la terza ...
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sera
séra s. f. [lat. tardo sēra, ellissi del lat. class. sera dies «giorno tardo» (dall’agg. serus «tardo»)]. – 1. a. Parte del giorno (inteso come periodo di 24 ore), di durata di circa mezz’ora (alle [...] rosso di s., bel tempo si spera (prov.); ciascuna Ci riguardava come suol da sera Guardare uno altro sotto nuova luna (Dante); Nel giorno, che lampi, che scoppi! Che pace, la s.! (Pascoli). Con uso estens., da mattina a s. o dalla mattina alla s. (e ...
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trentuno
agg. num. card. – Numero composto di tre decine e una unità, immediatamente successivo al trenta, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 31, in numeri romani XXXI): il giorno t., o più [...] semplicem. il t., del mese; oltre gennaio, hanno trentun giorni i mesi di marzo, maggio, luglio, agosto, ottobre e dicembre; trentun giorni o, meno com., trentun giorno; trentun pagine o trentuno pagine o, meno com., trentuna pagina; abbiamo fatto ...
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ebdomee
ebdomèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) ῾Εβδομαῖα, neutro pl. dell’agg. ἑβδομαῖος «del settimo giorno», a sua volta der. di ἕβδομος «settimo»]. – Antiche feste greche che si celebravano a Sparta e in [...] altri luoghi il settimo giorno del mese, in onore di Apollo detto Ebdomèo (῾Εβδόμειος) perché si credeva nato in quel giorno. ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] datazione medievale, e fino all’età moderna, il modo, diverso nelle varie epoche e nei singoli paesi, di determinare il giorno iniziale dell’anno: stile della Circoncisione, dal 1° gennaio; s. veneto, dal 1° marzo; s. dell’Incarnazione, dal 25 marzo ...
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mattino
s. m. [lat. matutīnum (sottint. tempus), da matutinus agg.: v. mattutino]. – 1. Parte del giorno compresa tra il sorgere del sole e il mezzogiorno (per cui le ore del mattino sono dette anche [...] in alcune locuz.: sul m., sul far del m.; di buon m., per tempo; un bel m., alludendo genericam. a un giorno determinato (ma specificando: ieri mattina, domani mattina, giovedì mattina, e sim.); dare, augurare il buon m.; Si specchia nella pace delle ...
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mattutino
(ant. matutino) agg. e s. m. [dal lat. matutinus; cfr. mattino]. – 1. agg. a. Che è proprio della mattina o che avviene, si manifesta, ecc., durante le ore della mattina: la luce, la brezza [...] , in modo da consentirne la recitazione in qualsiasi ora del giorno. b. Il suono della campana che annuncia il sorgere del annunciava l’ufficio notturno). c. ant. L’inizio del giorno; il mattino: stamane, poco innanzi matutino (Boccaccio); partissi ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] e, per la formazione dell’agg., cfr. santorale). 4. ant. Ore t. (o inuguali), ciascuna delle dodici ore nelle quali era diviso sia il giorno sia la notte, la cui lunghezza varia col variare delle stagioni, essendo le ore proporzionali alla durata del ...
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salutare2
salutare2 v. tr. [lat. salūtare «augurare salute», der. di salus -utis «salute»]. – 1. a. Rivolgere a una persona, nell’incontrarla o nell’accomiatarsi da lei, gesti o parole di saluto: s. [...] mi sveglio a salutar l’aurora E ’l sol ch’è seco (Petrarca); La rondinella sovra al nido allegra Cantando salutava il nuovo giorno (Poliziano). b. Manifestare la propria gioia nel vedere per la prima volta un luogo, o nel farvi ritorno: dopo la lunga ...
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Intervallo di tempo al termine del quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce un determinato punto del cielo a passare per un meridiano qualunque.
Astronomia
Poiché gli astri sono dotati di movimento sensibile sulla vòlta...
giorno
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, che ricorre in tutte le opere volgari di D., sempre al singolare. Indica per lo più lo " spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto ", spesso contrapposto a ‛ notte ': Vn III 2 era...