domenicale1
domenicale1 agg. [dal lat. tardo dominicalis, der. di domĭnĭca: v. domenica]. – Della domenica: il riposo d., la messa d.; poco com., oggi, abito d., l’abito festivo, per la domenica, e giornale [...] le altre fino a toccare la prima domenica; dalla lettera che indica questa (lettera d.) è possibile sapere in che giorno di gennaio essa cade e, servendosene come punto di partenza, calcolare poi tutte le domeniche successive. Scuola d., istituzione ...
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calendario
calendàrio s. m. [dal lat. calendarium, der. di calendae (v. calende); in origine «libro di credito, di scadenze», perché gli interessi maturavano il primo del mese]. – 1. Sistema convenzionale [...] che, pubblicato in ogni distretto di corte d’appello, elenca i magistrati degli uffici giudiziarî del distretto e i giorni di udienza; c. liturgico, comprendente tutte le feste della Chiesa nel corso di un anno liturgico; c. sportivo, programma ...
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onomastico
onomàstico agg. e s. m. [dal gr. ὀνομαστικός «atto a denominare, relativo al nome», der. di ὀνομάζω «denominare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che riguarda il nome o i nomi, spec. i nomi proprî, [...] indagini, ricerche onomastiche. 2. s. m. Con esclusivo riferimento ai nomi proprî di persona (per ellissi di giorno della locuz. giorno o.), il giorno in cui ogni anno, alla data fissata dal calendario liturgico, la Chiesa celebra il santo o la santa ...
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liturgico
litùrgico agg. [dal gr. λειτουργικός] (pl. m. -ci). – Che appartiene o si riferisce alla liturgia (nel
sign. odierno della parola): cerimonie l., riti l.; atti l. (la messa, i sacramenti, l’ufficio [...] liturgiche, principalmente dalla liturgia eucaristica e dall’ufficio divino o liturgia delle ore; sono quindi liturgici tutti i giorni del calendario ecclesiastico, ad eccezione del venerdì e sabato santo (e, nel rito ambrosiano, tutti i venerdì di ...
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dimane
avv. e s. f. [v. domani], ant. – 1. Domani; la d., l’indomani, il giorno seguente. 2. L’indomani mattina, il principio del giorno seguente: Quando fui desto innanzi la d. (Dante); anche mattina [...] in genere, di un giorno indeterminato: Non sapea s’era vespero o d. (Ariosto). ...
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indomani
avv. [comp. della prep. in e domani]. – Il giorno dopo, il domani rispetto al giorno di cui s’è parlato; si usa sempre preceduto dall’art.: promise di tornare l’i.; l’i. mattina; con prep.: [...] se ne accorse appena all’i., il giorno seguente; rimandare all’i.; si sarebbe messo all’opera già dall’indomani. Non com. come s. m., il domani. ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] . dire (o s. ricordare, s. contare) gli insulti e le percosse ricevute; la spesa per l’albergo è di 150 euro al giorno, s. contare (o s. calcolare, s. includere nel conto) le mance. Anticam. senza il verbo reggente (sottint. quindi dire, contare, ecc ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] tonnellata di merce; ne ho bevuto solo un m. bicchiere; si prevede un m. migliaio di spettatori; ho atteso per delle m. giornate; nella locuz. un buon m., seguita da un sost., indica qualcosa di più della metà, una metà abbondante. In altri casi, un ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] forma starsi, v. più avanti al n. 12. Con sign. affine, seguito da senza e un infinito: non può s. senza combinarne qualcuna ogni giorno; non può s. senza dir male di qualcuno, non può farne a meno; ma in altri casi, spec. quando senza è seguito da ...
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appresso
apprèsso prep. e avv. [lat. tardo ad prĕssum: v. presso]. – 1. a. Vicino, accanto; per lo più come prep., unita a un pronome dativo, oppure a un sostantivo, direttamente o con la prep. a, più [...] (Dante). Come avv., in seguito, più tardi: la cosa si seppe a. (anche meno com., in a.); come si dirà appresso. E con funzione aggettivale: la mattina a., il giorno a., la mattina, il giorno seguente; Perciò non lagrimai né rispuos’io Tutto quel ...
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Intervallo di tempo al termine del quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce un determinato punto del cielo a passare per un meridiano qualunque.
Astronomia
Poiché gli astri sono dotati di movimento sensibile sulla vòlta...
giorno
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, che ricorre in tutte le opere volgari di D., sempre al singolare. Indica per lo più lo " spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto ", spesso contrapposto a ‛ notte ': Vn III 2 era...