tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] , in secco; t. la fune; t. la cinghia dei pantaloni (e assol., in senso fig., t. la cinghia sostentamento e alla sua educazione: i genitori sono morti che aveva pochi mesi, e l’hanno tirato che si fa più cara giorno per giorno, bisogna t. anche sul ...
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pasto2
pasto2 s. m. [lat. pastus -us, der. di pascĕre «pascere», part. pass. pastus]. – 1. a. L’atto del mangiare, soprattutto in quanto si compie ogni giorno e a ore determinate, per il proprio sostentamento, [...] (detti anche p. principali): fare due, tre p. al giorno, un solo p. al giorno; il popolo dai cinque p., gli Inglesi, così detti la . Con accezione più generica: dopo morti, siamo tutti destinati a divenire pasto dei vermi; La bocca sollevò dal fiero ...
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idroassorbente
p. pres. e agg. Che assorbe, raccoglie l’acqua. ◆ «Certamente dobbiamo pensare al futuro – ha osservato il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Ugo Martinat – l’obiettivo [...] dell’Unione europea è ridurre il numero deimorti per incidenti stradali entro il 2010. Una recente indagine dice che le vittime in strada, un tratto killer con centinaia di morti e incidenti all’ordine del giorno. L’asfalto viscido e non a norma ...
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dies irae
〈dìes ìre〉 locuz. lat. («il giorno dell’ira», cioè del giudizio universale), usata in ital. come s. m. – 1. Sequenza liturgica (così chiamata dalle parole iniziali), composta di 17 strofe di [...] di chiusa, che viene recitata o cantata nell’ufficio deimorti; di origine medievale (sec. 12°), descrive dapprima l Nel linguaggio com., il giorno del giudizio; fig.: verrà anche per lui il dies irae, il momento della resa dei conti o sim. Altre ...
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seconda ondata
loc. s.le In senso figurato, manifestazione di un evento, situazione, fenomeno che si presenta per la seconda volta dopo un certo lasso di tempo, con caratteristiche immutate, simili o [...] da supporre che la maggior parte dei cittadini abbia consumato assai meno combustibile (parziale) lockdown e più di 40.000 morti, possa rientrare da fuori contribuendo "a una Crisanti ad Agorà su Rai 3 il giorno dopo la polemica con il collega Rigoli. ...
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pasqua
pàsqua s. f. [lat. pascha, gr. πάσχα, adattamenti dell’ebr. pesaḥ (aramaico pisḥā), propr. «passaggio»; la forma lat. si è incrociata con pascua «pascoli»]. – 1. Presso gli Ebrei, la solennità [...] p. del Corpo di Cristo, ant., il Corpus Domini; p. deimorti, Ognissanti. In passato, con senso ancor più ampio, festa in si muti in pianto, e più genericam. guastare la festa, la giornata: la donna ... vide bene nel viso al marito che ella gli ...
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feralie
feràlie s. f. pl. [dal lat. feralia, propr. neutro pl. di feralis «ferale»]. – Solennità annuale deimorti nell’antica Roma, che si celebrava il 21 febbr., l’ultimo giorno delle feste parentali. ...
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dileguare
v. tr. e intr. [lat. delĭquare, comp. di de- e lĭquare «render liquido»] (io diléguo, ecc.). – 1. tr. Disperdere, far sparire: il sole dilegua la nebbia; le sue parole hanno dileguato ogni [...] terra deimorti, anche le belve mi dileguano tra mano come nubi (Pavese); più spesso con la particella pron.: Come le rane innanzi a la nimica Biscia per l’acqua si dileguan tutte (Dante); il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno ...
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mortemòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] all’uomo, e in partic. alla pratica dei trapianti d’organo da donatori cadaveri, si distingue temere la m.; desiderare, invocare la m.; il giorno, l’ora, il momento della m.; Non è ver che sia la morte Il peggior di tutti i mali (Metastasio); due ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] la prep. con): p. con gli spiriti, con i morti, e sim., essere con loro in comunicazione, per virtù compl. di persona: mi parla sempre dei suoi zii d’America; il preside mi chi, di che stai parlando?; di quale giorno volete p.?; ma io parlavo di tutt’ ...
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de Giovanni, Maurizio. – Scrittore italiano (n. Napoli 1958). Giallista tra i più noti del panorama nazionale contemporaneo, ha esordito nella letteratura non in giovane età, partecipando nel 2005 a un concorso letterario dedicato a esordienti...
Scrittore nederlandese (n. L'Aia 1933). L'opera di N., tradotta in più di trenta lingue, e a cui sono stati attribuiti importanti riconoscimenti, spazia dalla narrativa alla poesia, fino alla cronaca di viaggio ed è caratterizzata da una grande...