gesuitageṡüita s. m. [der. del nome di Gesù] (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola e approvata dal papa Paolo III (1540), con il compito di [...] fig., spreg. Persona finta, ipocrita: essere un g., fare il g.; maniere da g., faccia da gesuita (anche al femm.: è una gesuita). Questo sign. è stato assunto dalla parola attraverso la polemica antigesuitica seguita alla Controriforma e condotta da ...
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gesuitessa
geṡuitéssa s. f. [der. di gesuita]. – Appartenente a un’associazione di donne, sorta alla fine del ’500 sotto la direzione spirituale dei gesuiti (donde il nome) nei Paesi Bassi e nella regione [...] renana per l’istruzione femminile e l’insegnamento del catechismo ...
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gesuitico
geṡüìtico agg. [der. di gesuita] (pl. m. -ci). – 1. Di gesuita, proprio dei gesuiti: scuola, educazione, morale g.; metodi, sistemi g. (v. gesuitismo). 2. In senso fig., finto, falso, ipocrita [...] (in relazione con il sign. peggiorativo che il termine gesuita ha assunto nella polemica antigesuitica): parole g.; atteggiamento gesuitico. ◆ Avv. geṡuiticaménte, con modi e sistemi gesuitici, ipocritamente. ...
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polemista
s. m. e f. [dal gr. πολεμιστής «lottatore», der. di πολεμίζω (v. polemizzare)] (pl. m. -i). – Autore di scritti polemici: i p. nella storia del cristianesimo; e in funzione appositiva: teologi [...] p., gesuiti polemisti. Più genericam., chi dà prova di combattività e aggressività nel pensiero e nello stile. ...
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carissimo
carìssimo s. m. [superl. di caro]. – Nome, usato spec. al plur., dei Fratelli delle scuole cristiane (dal vocativo carissimo fratello in uso fra i membri di quest’ordine) e dei novizî dei Gesuiti. ...
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molinismo
s. m. – In teologia, il sistema proposto dal gesuita spagnolo Luis de Molina (1536-1600) per conciliare la libertà umana con l’efficacia della grazia divina: escludendo che la grazia predetermini, [...] del suo libero arbitrio, l’uomo mette in opera effettivamente quest’azione; osteggiata dai domenicani che ne chiedevano la condanna, tale teoria fu tuttavia dichiarata ammissibile anche per il favore che aveva incontrato presso i teologi gesuiti. ...
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sedicente
sedicènte (ant. 'sé dicènte') agg. [comp. di sé e dicente (part. pres. di dire); propr. «che si dice, che dice sé stesso», calco del fr. soi-disant]. – Che dice di essere, che si spaccia per [...] di separatisti baschi. ◆ La parola sembra essersi diffusa in Italia nella 2a metà del Settecento, trovando fortuna dapprima nella libellistica antigesuitica d’influenza francese, in frasi quali la sedicente Società o Compagnia di Gesù, i sedicenti ...
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volterriano
(o volteriano; anche voltairiano ‹volter-›) agg. – 1. Relativo al filosofo, storiografo e letterato francese François-Marie Arouet, detto Voltaire ‹voltèer› (1694-1778): l’opera v.; i poemi, [...] scritti filosofici e storiografici v.; le idee v. di libertà e di tolleranza religiosa; la polemica v. contro i gesuiti; il sensismo v.; la fine ironia volterriana. 2. Simile a Voltaire, che presenta gli aspetti più caratteristici del suo pensiero ...
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riduzione
riduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] elettrico. 6. Al plur., riduzioni (spagn. reducciones, propr. reducciones de Indios), nome dei villaggi dispersi degli Indios del Paraguay riorganizzati («ridotti») dai Gesuiti a partire dal Seicento in piccoli centri urbani, come sede di missioni. ...
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ad maiorem Dei gloriam
‹... ġlòriam› (lat. «a maggior gloria di Dio»). – Motto (di solito scritto abbreviatamente A.M.D.G.) dei gesuiti, che risale allo stesso s. Ignazio e distingue gli edifici, i libri, [...] ecc. dei membri della Compagnia ...
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Religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù (Societas Iesu), ordine di chierici regolari fondato da s. Ignazio di Loyola. Gli inizi della Compagnia risalgono al 1534 quando s. Ignazio con P. Fabro, Francesco Saverio, D. Laínez, A. Salmerón,...
Atteggiamento polemico contro i gesuiti che culminò nel 18° sec. con il provvisorio scioglimento dell'ordine (1773-1814). L'a. ebbe ragioni politiche e teologiche. Sostenuto dai rigoristi (soprattutto i giansenisti) contro la casistica, il probabilismo...