etnoletteratura
(etno-letteratura), s. f. Letteratura di una cultura etnica. ◆ Certo, si deplora la pulizia etnica, ma ci si prostra colmi di riverenza di fronte all’etnomusica, all’etnoarte, all’etnoletteratura, [...] di casa nostra. Eppure la Sicilia alla scrittura, alla letteratura, perfino al romanzo potrebbe chiedere qualcos’altro. (Matteo Di Gesù, Repubblica, 17 ottobre 2002, Palermo, p. I).
Composto dal confisso etno- aggiunto al s. f. letteratura. ...
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gematria
gematrìa s. f. [dall’ebr. gīmatrīyā, adattam. del gr. γεωμετρία «geometria»]. – Termine con cui è stata indicata una tecnica cabalistica cui facevano ricorso, a scopo crittografico, alcuni antichi [...] ’alfabeto) alle singole lettere componenti il nome stesso. Così, per es., nel libro I, 326-330, degli Oracoli sibillini, il nome di Gesù, in greco ᾿Ιησοῦς, è sostituito dal numero 888 (che è appunto la somma dei valori delle lettere ι = 10, η = 8, σ ...
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santissimo
santìssimo agg. [superl. di santo]. – 1. a. Propriam., ma di uso raro, che possiede santità in altissimo grado, che è sommamente sacro: Io ritornai da la s. onda Rifatto sì come piante novelle [...] religioso per esprimere grande devozione (con valore intensivo rispetto a santo): le s. piaghe del Signore; il s. nome di Gesù, della Madonna; sia fatta la s. volontà di Dio. In partic., attributo tradizionale della Trinità, della Madonna e di Cristo ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] , chi, nell’amministrazione dei sacramenti, compie il segno sacramentale, cioè quel segno sensibile che in virtù dell’istituzione di Gesù Cristo produce la grazia sacramentale (generalm. è un sacerdote, per la cresima è il vescovo, per il matrimonio ...
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magi
s. m. pl. [v. mago; cfr. anche magio]. – Sacerdoti dell’antica religione persiana, cui tarde tradizioni greche attribuivano doti di astrologi, indovini e stregoni. Re magi: secondo il Vangelo (Matteo [...] 2, 1-12) personaggi (di cui non è detto il numero) che, guidati da una stella, giunsero a Betlemme per onorarvi Gesù bambino, portandogli in dono oro, incenso e mirra; la più tarda tradizione agiografica li chiamò re fissandone il numero a tre (ma ...
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paternoster
paternòster s. m. – Grafia unita del lat. Pater noster, inizio della preghiera insegnata da Gesù ai discepoli (Matteo 6, 9-13; Luca 11, 2-4), che, con uso sostantivato, indica la preghiera [...] stessa: dire, recitare il paternoster. Per alcune locuz. che ha in comune con paternostro, v. questa voce. ◆ Nella tecnica, si dice a paternoster (dove la parola ha il sign., assai raro in altri casi, ...
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presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] Maria al Tempio di Gerusalemme, ove sarebbe rimasta fino ai 12 anni dedita al servizio di Dio; p. del Signore (o di Gesù) al tempio, festa che ricorre il 2 febbraio, nello stesso giorno in cui si celebra la Purificazione di Maria Vergine. d. Proposta ...
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quid est veritas?
〈... vèritas〉 (lat. «che cos’è la verità?»). – Domanda rivolta da Pilato a Gesù (Giovanni 18, 38), che gli aveva detto: ad hoc veni in mundum, ut testimonium perhibeam veritati; omnis [...] qui est ex veritate audit meam vocem «per questo sono venuto al mondo, per rendere testimonianza alla verità; chiunque è per la verità ascolta la mia voce». Si ripete talvolta per sottolineare la difficoltà ...
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sizio
sìzio s. m. [dalla parola lat. sitio «ho sete», pronunciata da Gesù sulla croce poco prima di rendere lo spirito (Giovanni 19, 28)], tosc. – Lavoro penoso, opera gravosa, e sim.: essere, mettersi, [...] tenere, tornare al s.; tra di noi Che siamo al s. venga e si trattenga (Giusti); fin a ora lei à fatto la vita che si vorrebbe far tutti; ma ora è venuto il momento di mettersi al s. (Cicognani); lui, ...
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patire1
patire1 v. tr. e intr. [lat. pop. *patire per il lat. class. pati «sopportare, permettere, soffrire»] (io patisco, tu patisci, ant. io pato, tu pati, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Ricevere [...] . c. Con uso assol., sostenere una sofferenza (per dolori fisici o morali, in seguito a privazioni, stenti, offese, umiliazioni, ecc.): Gesù Cristo patì sotto Ponzio Pilato; ha patito molto nella sua vita; siamo in questo mondo per p.; quanto mi ha ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, vero Dio e vero Uomo. Nell'uso corrente,...
Gesù Cristo
Emanuela Prinzivalli
Il fondatore del cristianesimo
Gesù Cristo era considerato un nome proprio già dagli storici romani del 2°secolo, ma in realtà esso è l'insieme di un comune nome ebraico ‒ Gesù ‒ e di un soprannome di origine...