salire
(ant. saglire) v. intr. e tr. [lat. salire «saltare»] (pres. salgo, sali, sale, saliamo, salite, sàlgono [ant. o pop. salisco, salisci, ecc.; ant. sàglio, sagli, sàglie, sagliamo, saglite, sàgliono]; [...] . con l’aeroplano a 5000 metri; l’aquila sale a grandi altezze; analogam., s. al cielo, sia per indicare l’ascensione di Gesù (nel Credo si recita salì al cielo, siede alla destra di Dio padre), o anche l’assunzione della Madonna, sia per significare ...
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agnusdei
agnusdèi (o àgnus Dèi) locuz. lat. («agnello di Dio»), usata come s. m. – 1. Propr., parole iniziali della formula che viene recitata, o cantata, tre volte nella liturgia latina della messa [...] evangeliche (Giovanni 1, 29) «Ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccatum mundi» pronunciate da Giovanni Battista all’indirizzo di Gesù. Come sost., indica la formula stessa, e quindi anche il momento della messa in cui è pronunciata o cantata: recitare ...
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agonia
agonìa s. f. [dal gr. ἀγωνία «lotta» (der. di ἀγών: v. agone 1), da cui anche il lat. eccles. agonia «angoscia; l’angoscia che precede la morte»]. – 1. Il periodo che precede la morte, caratterizzato [...] a., funzione religiosa che la chiesa celebra il venerdì santo con preghiere o prediche per commemorare le tre ore passate da Gesù sulla croce. 2. fig. a. letter. Momento o periodo che precede la fine di qualcosa (anche materiale), il suo venir meno ...
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nascere
nàscere v. intr. [lat. nasci, da una radice indoeur. presente anche nei temi lat. gen-, gign- e nel gr. γίγνομαι «nascere, diventare»] (io nasco, tu nasci, ecc.; pass. rem. nàcqui, nascésti, [...] nato un bambino; sono nati due cuccioli, cinque pulcini. Indicando il luogo: è nato a Roma; sono nato in Italia; n. su un’isola; Gesù è nato in una stalla; o il tempo: è nato nel 1960; Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, E vissi a Roma sotto ’l ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno [...] compie la sera del giovedì santo, nella messa «in cena Domini», dopo il canto del Vangelo (in ricordo di quel che fece Gesù nell’ultima cena con gli apostoli): il celebrante s’inginocchia davanti a dodici poveri e lava loro i piedi, mentre i fedeli ...
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sindone
sìndone s. f. [dal lat. sindon -ŏnis, gr. σινδών -όνος «tela di lino», voce di origine semitica]. – Presso gli antichi Ebrei, drappo di lino usato per avvolgervi i cadaveri prima di seppellirli. [...] , la S., la sacra S., il drappo funebre in cui, secondo il racconto dei tre vangeli sinottici, fu avvolto il corpo di Gesù Cristo per la deposizione nel sepolcro, drappo che nel sec. 7° si disse fosse conservato a Gerusalemme, poi a Costantinopoli, e ...
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agrapha
‹àġrafa› s. neutro pl., lat. [traslitt. del gr. ἄγραϕα (sottint. λόγια «detti»), comp. di ἀ- priv. e γραϕ ή, nel senso di scrittura sacra], usato in ital. al masch. pl. – Sono così designati [...] quei detti isolati, citati come parole di Gesù, che non si trovano nei libri canonici della Scrittura, bensì in scritti extracanonici, in papiri, in autori cristiani dei primi secoli. ...
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fantabiografia
(fanta-biografia), s. f. Biografia romanzata, arricchita con elementi di fantasia. ◆ Ma attenti, [«Shakespeare in love»] è fanta-biografia, con recitazione in versi e l’apparizione del [...] libretto di Francesco Tripodi, maestro elementare siculo-felsineo: una fantabiografia tutta giocata sul filo del tragicomico. (Matteo Di Gesù, Repubblica, 15 luglio 2003, Palermo, p. XII).
Composto dal confisso fanta-1 aggiunto al s. f. biografia ...
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reliquia
relìquia s. f. [dal lat. reliquiae -arum «avanzi, resti», anche di un morto (der. di relĭquus «restante», affine a relinquĕre «lasciare»)]. – 1. letter. Ciò che rimane di qualche cosa (più spesso [...] o il sangue custodito in ampolle) dei martiri della fede, gli strumenti del loro martirio e quelli della passione di Gesù, o il corpo di un santo: ricognizione delle r., esperita dall’autorità ecclesiastica per stabilirne la genuinità (autenticazione ...
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parusia
paruṡìa s. f. [dal gr. παρουσία, propr. «presenza»]. – 1. In filosofia, termine usato nel platonismo per designare la «presenza» dell’idea nella realtà sensibile. 2. a. Nel greco della koinè, [...] e presenza dell’imperatore o di un’alta personalità in un determinato luogo. b. Per estens., nel greco neotestamentario, la venuta di Gesù Cristo alla fine dei tempi, per instaurare il Regno di Dio; il termine, che si trova per la prima volta in s ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, vero Dio e vero Uomo. Nell'uso corrente,...
Gesù Cristo
Emanuela Prinzivalli
Il fondatore del cristianesimo
Gesù Cristo era considerato un nome proprio già dagli storici romani del 2°secolo, ma in realtà esso è l'insieme di un comune nome ebraico ‒ Gesù ‒ e di un soprannome di origine...