flautare
v. intr. e tr. [der. di flauto1] (io flàuto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), raro. Suonare il flauto. 2. tr. Nell’esecuzione musicale su strumenti ad arco, f. una nota, una sequenza di note, [...] eseguirle in modo da ottenere dei suoni «flautati»; con uso assol., è talora usato il gerundio flautando, come didascalia musicale. ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] posar una (Dante), Ma chi giammai potria Guarir tua mente illusa ...? (Parini), le polvi Che roder gli potrìen la molle cute (Parini); E come poria io mai sofferire ... (Boccaccio). Per il gerundio: non possendo el miser ciò soffrire (Poliziano). ...
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cosi
così avv. [lat. eccu(m) sic]. – 1. a. In questo modo, cioè nel modo che si vede, o che s’è detto o che si sta per dire: così va il mondo; non parlare così; tutti lo chiamano così; si espresse proprio [...] così; dovresti fare così: ...; Canti, e così trapassi Dell’anno e di tua vita il più bel fiore (Leopardi); davanti a gerundio: così dicendo, così facendo. Anche con riguardo alla forma, all’aspetto di una cosa: mi piacerebbe un vestito così; chi t’ha ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] per i trenta, per i quaranta, essere prossimo ai trenta, ai quarant’anni. 9. In funzione ausiliare, seguìto da un gerundio, esprime la continuità dell’azione: andavo pensando al modo di uscire senza danno da quell’imbroglio; in partic., andar dicendo ...
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ti2
ti2 pron. pers. [lat. tē, tĭbĭ, rispettivam. accus. e dat. del pron. tu]. – 1. Forma atona che concorre alla declinazione del pron. pers. tu, sia come compl. ogg. (ti ho visto = ho visto te), sia [...] o h: t’eri scordato, t’ho visto), posposta come enclitica a ecco (eccoti) e ai verbi di modo infinito (participio, gerundio, imperativo: parlarti, vedendoti, siediti, ecc.), si antepone o si pospone all’imperativo negativo (non ti scomodare! o non ...
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confidare
v. intr. e tr. [rifacimento del lat. confidĕre secondo fidare e sim.]. – 1. intr. (aus. avere) Avere piena fiducia: c. in Dio, nella propria stella, nelle proprie capacità, nel tempo, nella [...] ! voi, ch’Egli mi confida! (Manzoni). ◆ Part. pass. confidato, usato talvolta, nel linguaggio letter., con valore di gerundio (sul modello del lat. confisus): «Confidato nella gran bontà di vossignoria illustrissima,» rispose don Abbondio, «mi son ...
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lusingare
luṡingare v. tr. [der. di lusinga] (io luṡingo, tu luṡinghi, ecc.). – 1. a. Attirare, allettare con lusinghe, con complimenti, lodi o false promesse: l’aveva lusingata a lungo facendole credere [...] : grazie, ne sono lusingato); era lusingato che ella mostrasse di rammentarsi i particolari di quella serata (Svevo). ◆ Il gerundio luṡingando è talora adoperato come didascalia musicale, applicata ad alcuni passaggi cui si vuole dare un carattere ...
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rispondere
rispóndere (letter. ant. respóndere) v. intr. [lat. respondēre (comp. di re- e spondēre «promettere»), con mutamento di coniugazione] (io rispóndo, ecc.; pass. rem. rispósi [ant. rispuòsi], [...] , con un rifiuto, con parole aspre, con ingiurie, con un esempio, con un sì, con un no; con un gerundio: r. ribattendo, confutando, chiarendo, spiegando, accettando; o con una prop. oggettiva: gli risposi che non ero disposto ad aiutarlo ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia [...] più ampio, si chiamano modi i., o indefiniti, tutte le forme non finite del verbo (infinito, participio, gerundio, e, in latino, gerundivo e supino), con funzione intermedia tra nominale e verbale, delle quali è caratteristica pressoché generale l ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] di sindaco; i facenti parte della commissione di controllo. ◆ Part. pass. fatto, anche come agg. (v. fatto1). ◆ Il gerundio facèndo (ant. faccèndo), oltre ai normali usi verbali, è adoperato in costruzione assoluta in talune locuz. temporali: strada ...
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Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano segnati dal caso nominativo e la sua costruzione...
Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il gerundio italiano deriva dal gerundio...