compiere
cómpiere v. tr. [lat. complēre, con mutamento di coniug.] (io cómpio, ecc.; pass. rem. compiéi e più com. compìi, da compire; anche le altre forme sono da compire [compivo, compirò, compissi, [...] ecc.], tranne il gerundio compièndo e il part. pass. compiuto). – 1. a. Portare a termine un’azione, un’opera, giungere al termine di un percorso, di uno spazio di tempo, ecc.; con questo sign., che è più proprio di compire, per lo più nei tempi ...
Leggi Tutto
si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] ai verbi di modo infinito (che viene troncato: nascondersi, adirarsi, pentirsi, turbarsi), participio (esercitatosi nei calcoli), gerundio (vedendosi perduto); nell’uso ant. è frequente anche la posizione enclitica con i modi finiti del verbo (con ...
Leggi Tutto
paraipotassi
s. f. [comp. di para(tassi) e ipotassi]. – Procedimento sintattico, largamente diffuso nell’italiano dei primi secoli, in cui l’ipotassi (subordinazione) è modificata da un elemento proprio [...] si costruisce premettendo una prop. secondaria (temporale, condizionale, comparativa, o anche causale), di forma esplicita o di forma implicita, al gerundio o al part. pass., e riprendendo la prop. principale con e (o anche sì, nel senso di così), o ...
Leggi Tutto
causale
cauṡale agg. e s. f. [dal lat. tardo causalis]. – 1. agg. a. Di causa, che è causa di qualcosa: rapporto c.; principio c.; collegamento c.; nesso c.; atto causale. b. In grammatica, proposizioni [...] fa caldo»; «Poiché non intesi la domanda, preferii tacere»), o implicite, con il verbo nel participio passato, nel gerundio, o nell’infinito introdotto dalle prep. per, di, a (per es.: «Riconosciuto colpevole, fu condannato»; «Sapendomi in casa ...
Leggi Tutto
mi1
mi1 pron. pers. [lat. me, accus., mi (= mihi), dativo]. – 1. Forma atona che concorre alla declinazione del pron. pers. io, sia come compl. oggetto (non mi ha visto = non ha visto me), sia come compl. [...] come enclitica a ecco (eccomi) e ai verbi di modo infinito (che viene troncato: parlarmi), participio (vistomi), gerundio (sentendomi), imperativo (raccontami); è ritenuta più corretta, invece, la posizione proclitica nell’imperativo negativo (non mi ...
Leggi Tutto
permettere
perméttere v. tr. [dal lat. permittĕre, comp. di per-1 e mittĕre «lasciar andare», rifatto su mettere] (coniug. come mettere). – 1. Dare il permesso, concedere qualche cosa facendo uso della [...] possibile: ci rimetteremo in cammino tra un’ora, se il tempo ce lo permetterà (molto com. il costrutto assoluto col gerundio: tempo permettendo); il mare mosso non ci ha permesso di prendere il largo. c. Lasciare che qualcosa accada senza fare ...
Leggi Tutto
stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] stare a poco più di tre euro il litro. 11. Con funzione di ausiliare o di verbo fraseologico: a. Seguito da un gerundio, serve a indicare un’azione in corso, nella sua attualità e continuità: cosa stai facendo?; sto cercando di convincerlo; li trovai ...
Leggi Tutto
permutando
s. m. [propr., gerundio di permutare]. – In matematica, proprietà del p. (o del permutare), proprietà per la quale scambiando tra loro i termini medî (ovvero i termini estremi) di una proporzione, [...] si ottiene una nuova proporzione ...
Leggi Tutto
ausiliare
auṡiliare agg. e s. m. e f. [dal lat. auxiliaris, der. di auxilium «aiuto»]. – 1. agg. Che è di aiuto: rifornimenti a.; milizie, reparti a.; vescovo a., lo stesso che vescovo coadiutore; verbo [...] per esprimere modalità di tempo, di diatesi o di aspetto di un altro verbo con le cui forme nominali (participio, infinito, gerundio) viene accoppiato (v. anche oltre, Grammatica); in musica, nota a., quella che s’accosta per abbellimento o per altro ...
Leggi Tutto
concessivo
agg. [dal lat. tardo concessivus]. – 1. Che esprime concessione. In partic., in grammatica, proposizione c. (o, come s. f., una c., le c.), proposizione subordinata che esprime una circostanza [...] con il verbo al congiuntivo (per es., ti perdono, benché tu non lo meriti), o forma implicita con il verbo al gerundio introdotto da pure (per es., pur essendo molto audace non se la sentì di affrontare quel rischio); congiunzioni c., locuzioni c ...
Leggi Tutto
Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano segnati dal caso nominativo e la sua costruzione...
Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il gerundio italiano deriva dal gerundio...