applicabilita
applicabilità s. f. [dal lat. mediev. applicabilitas]. – 1. L’essere applicabile; possibilità di applicare, di essere applicato: discutere sull’a. di un articolo di legge; dimostrare l’a. [...] di un teorema. 2. In geometria, proprietà di una coppia di superfici l’una applicabile sull’altra. ...
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cavaliera1
cavalièra1 agg. f. [da cavaliere, come termine di fortificazione]. – In geometria, assonometria c., particolare tipo di assonometria, così detta perché inizialmente usata da ingegneri militari [...] per rappresentare lavori di fortificazione ...
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applicazione
applicazióne s. f. [dal lat. applicatio -onis]. – 1. L’operazione di applicare: l’a. di una marca da bollo, di un cerotto; a. di un unguento sulla ferita; fare due a. di pomata al giorno; [...] fini o per la risoluzione di problemi specifici: a. di una legge fisica; a. dell’algebra alla geometria, risoluzione di problemi geometrici con procedimenti algebrici; in fisioterapia, impiego di energia fisica a scopo terapeutico: fare, prescrivere ...
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fuso
s. m. [lat. fūsus] (pl. -i, ant. le fusa). – 1. a. Arnese di legno dalla caratteristica forma rigonfia al centro e con le estremità assottigliate (dette cocche), usato nella filatura per produrre [...] senza le sopracosce, che si cuoce in vario modo, anche disossato e ripieno. 3. Con accezioni partic.: a. In geometria, f. sferico, parte di superficie sferica compresa tra due semicircoli massimi aventi gli stessi estremi. Per estens., nome dato a ...
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exinscritto
‹eġ∫-› agg. [comp. di ex- e inscritto]. – In geometria, detto di cerchio tangente a uno dei lati di un triangolo e ai prolungamenti degli altri due. ...
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explementare
(o esplementare) agg. [der. del lat. explementum «riempimento»]. – In geometria, angoli e., due angoli la cui somma è un angolo giro (360°). ...
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apprensione
apprensióne s. f. [dal lat. tardo apprehensio -onis]. – 1. Atto, facoltà dell’apprendere. Con sign. più specifico, nella filosofia scolastica, l’atto col quale l’intelletto concepisce un’idea [...] le nozioni sensibili; a. a priori, o sintesi pura dell’a., che ci dà la nozione di numero e le figure della geometria. 2. Ansia, stato di inquietudine derivanti dal timore di possibili mali o pericoli: essere, stare, mettere, tenere in apprensione. ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] che assume solo valori reali; radice r. di un’equazione, ogni radice che sia un numero reale; ente r., in geometria, ente (retta, curva, superficie, varietà, ecc.) rappresentabile con un’equazione a coefficienti reali. e. In fisica, l’aggettivo è ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque a scopi agrimensori nella zona del delta...
geometria
geometria parte della matematica che studia le figure, lo spazio in cui sono inserite e le loro proprietà, relazioni e trasformazioni.
Le origini
Secondo lo storico greco Erodoto (v secolo a.C.) l’origine della geometria (dal greco...