tacnodo
tacnòdo s. m. [comp. del lat. tac(tus), part. pass. di tangĕre «toccare», e di nodo]. – In geometria, particolare tipo di punto doppio di una curva piana: si tratta di un punto in cui si incontrano [...] due rami della curva (cioè di un nodo) e in cui tali rami ammettono la stessa retta tangente ...
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icosaedro
icoṡaèdro s. m. [dal lat. tardo icosahedrum, gr. εἰκοσάεδρον, comp. di εἴκοσι «vénti» e ἕδρα (v. -edro)]. – In geometria, nome generico di poliedro con 20 facce: i. regolare, uno dei cinque [...] poliedri regolari, costituito da 20 facce (triangoli equilateri), 30 spigoli e 12 vertici; i. tronco, poliedro archimedeo costituito da 20 esagoni e 12 pentagoni, tutti regolari, ottenuto dall’icosaedro ...
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icosi-
ìcoṡi- [dal gr. εἴκοσι «vénti»]. – Primo elemento di parole composte della geometria e di altre scienze, in cui significa «20, che ha 20, formato di 20 ...». ...
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icosidodecaedro
icoṡidodecaèdro s. m. [comp. di icosi- e dodecaedro]. – In geometria, poliedro archimedeo costituito da 12 pentagoni regolari e 20 triangoli equilateri, ottenuto dal dodecaedro regolare [...] troncando i suoi angoloidi mediante i piani passanti per i punti medî delle terne di spigoli concorrenti ...
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curvilineo
curvilìneo agg. e s. m. [comp. di curvo e linea, foggiato su rettilineo]. – 1. agg. Che ha l’andamento di un tratto di curva: profilo c.; moto curvilineo. In geometria, delimitato da uno o [...] più archi di curva: angolo c.; triangolo c., poligono c., triangolo o poligono a lati curvilinei; più in generale, relativo a una curva o a famiglie di curve: coordinate curvilinee. 2. s. m. Strumento ...
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icositetraedro
icoṡitetraèdro s. m. [comp. di icosi-, tetra- e -edro]. – In geometria, poliedro a 24 facce; in cristallografia, forma semplice del sistema monometrico costituita da un poliedro a 24 facce [...] quadrilatere oppure pentagonali (i. pentagonale) ...
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manico
mànico s. m. [lat. *manĭcum, der. di manus «mano»] (pl. -ci, meno com. -chi). – 1. Parte di un oggetto o di uno strumento che si prende con la mano, di forma diversa a seconda che serva a sollevare [...] giusto per portarla a termine; avere m. a un lavoro, avere abilità sufficiente a farlo bene. 3. In geometria, una particolare superficie aperta e orientabile, topologicamente equivalente alla superficie di un toro nella quale si sia praticato un ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] ted. di Erlangen, appunto) dal matematico F. Klein, in cui si propone un inquadramento di varie geometrie, precisando che lo studio di una geometria dipende non solo dall’ambiente (piano, spazio, ecc.), ma anche dall’insieme di trasformazioni che ...
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cuspidato
agg. [dal lat. cuspidatus, der. di cuspis -ĭdis «cuspide»]. – 1. Che termina a forma di cuspide. In partic., in botanica, di organo, spec. foglia, che termina in punta allungata e rigida. 2. [...] In geometria, parabola c., cubica dotata di cuspide. ...
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seilatero
seilàtero s. m. [comp. di sei e lat. latus -ĕris «lato», sul modello di quadrilatero], non com. – In geometria proiettiva, la figura duale dell’esagono piano, cioè la figura piana composta [...] da sei rette (date in un certo ordine e a tre a tre non appartenenti a uno stesso fascio) dette lati, e dai sei punti di incontro dei lati consecutivi, detti vertici ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque a scopi agrimensori nella zona del delta...
geometria
geometria parte della matematica che studia le figure, lo spazio in cui sono inserite e le loro proprietà, relazioni e trasformazioni.
Le origini
Secondo lo storico greco Erodoto (v secolo a.C.) l’origine della geometria (dal greco...