prismatoide
prismatòide s. m. [comp. di prismat(ico) e -oide]. – In geometria solida, poliedro i cui vertici appartengono all’uno o all’altro di due piani paralleli, e la cui superficie è perciò costituita [...] da due poligoni (basi del p.) giacenti sui due piani paralleli e da un certo numero di facce laterali (triangoli, trapezî, o anche parallelogrammi); differisce da un prisma perché i due poligoni di base ...
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tripunto
agg. [comp. di tri- e punto2]. – Che è costituito da tre punti o riguarda tre punti. In geometria, contatto t. tra due curve o tra una curva e una superficie, un punto in cui vengono a coincidere [...] tre punti d’intersezione, come, per es., quello tra la tangente a una curva in un suo flesso e la curva medesima ...
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strutturistica
strutturìstica s. f. [der. di struttura]. – Ramo di una scienza o di una tecnica che si occupa dello studio o della realizzazione di strutture. In partic., s. chimica, settore della chimica [...] delle sostanze, la natura e l’orientamento dei legami, e inoltre le dimensioni e le forme delle molecole, l’influenza che tale geometria esercita sul decorso delle reazioni chimiche, l’interpretazione teorica di fenomeni quali la stereoisomeria. ...
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trirettangolo
trirettàngolo agg. [comp. di tri- e rettangolo]. – 1. In geometria, genericam., che ha tre angoli retti; in partic., terna t., terna di assi cartesiani di riferimento uscenti da uno stesso [...] punto e perpendicolari a due a due. In algebra, gruppo t., lo stesso che gruppo quadrinomio (v. quadrinomio). 2. In ottica, prisma t., il prisma che si ottiene immaginando di tagliare lo spigolo di un ...
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levogiro
agg. [comp. del lat. laevus «sinistro» e del tema di girare1, coniato in contrapp. a destrogiro]. – Che va verso sinistra, nel senso contrario a quello delle lancette dell’orologio; è l’opposto [...] di destrogiro. 1. In geometria, è detto di uno dei due possibili versi di rotazione di un vettore intorno a una retta orientata, tale che un osservatore verso il quale essa è diretta veda ruotare il vettore in senso antiorario. Si dice anche di una ...
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h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione [...] h divisa per 2π); in matematica, h è simbolo di «iperbolico» (per es., nelle funzioni iperboliche: senh, cosh, ecc.), e in geometria è simbolo dell’altezza (per es., b × h = base per altezza). In metrologia ha varî usi: minuscola, e scritta per lo ...
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trisettrice
s. f. [comp. di tri- e lat. sector -oris «che taglia, che divide»; cfr. trisezione]. – In geometria: a. Denominazione di particolari curve piane che permettono di risolvere il classico problema [...] della trisezione dell’angolo; note soprattutto la t. di MacLaurin, di equazione x3 + xy2 + ay2 − 3ax2 = 0, e la t. di Longchamps, di equazione, in coordinate polari, ρ = R/cos(3θ). b. Ciascuna delle due ...
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trisezione
trisezióne s. f. [comp. di tri- e lat. sectio -onis «sezione, divisione»]. – Divisione in tre parti tra loro uguali: t. di un angolo, di un arco. Problema della t. dell’angolo: problema classico [...] particolari casi di α) con riga non graduata e compasso; sono tuttavia note soluzioni, alcune delle quali risalenti a geometri greci, qualora si supponga che sul foglio siano già disegnate particolari curve, che vengono dette appunto trisettrici (per ...
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spigolo
spìgolo s. m. [dal lat. spicŭlum, dim. di spica «spiga, punta»]. – 1. Nella geometria elementare, ciascun lato dei poligoni che costituiscono la superficie di un poliedro (s. del poliedro), ovvero [...] ciascun lato degli angoli (facce) di un angoloide (s. dell’angoloide), ovvero la retta da cui escono i due semipiani di un diedro (s. del diedro). Nella teoria dei grafi, ciascuna delle linee (dette anche ...
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birapporto
birappòrto s. m. [comp. di bi- e rapporto]. – In geometria proiettiva, il rapporto (detto anche doppio rapporto o rapporto anarmonico) tra due rapporti semplici, invariante rispetto alle operazioni [...] di proiezione e di sezione: dati quattro elementi di una forma di prima specie, è il rapporto tra il rapporto semplice del primo, secondo e terzo di essi e il rapporto semplice del primo, secondo e quarto ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque a scopi agrimensori nella zona del delta...
geometria
geometria parte della matematica che studia le figure, lo spazio in cui sono inserite e le loro proprietà, relazioni e trasformazioni.
Le origini
Secondo lo storico greco Erodoto (v secolo a.C.) l’origine della geometria (dal greco...