suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] riferendosi a cose per indicare attaccamento e consuetudine: prende ogni sera la sua tisana. In molti casi corrisponde semplicemente a un genitivo, oggettivo (l’ho fatto per amor suo, per l’amore che ho di lui) o soggettivo (è il suo libro preferito ...
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duunviro
duùnviro (o duùmviro, meno com. düòviro) s. m. [dal lat. duumvir -vĭri, più com. al plur. duumvĭri -orum, forma propriam. tratta dal genitivo duum virum dell’originario duŏvir, pl. duovĭri, [...] comp. di duo «due» e vir «uomo»]. – Nella Roma antica, ciascuno dei due magistrati o sacerdoti investiti di funzioni di solito specificate a completamento del titolo (duumviri o duoviri perduellionis, ...
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localismo
s. m. [der. di locale1]. – 1. In linguistica, teoria glottogonica secondo cui i casi della declinazione nelle lingue indoeuropee sarebbero stati in origine tutti casi di valore concreto e, [...] più specialmente, locale: così il genitivo sarebbe stato in origine un caso di provenienza, l’accusativo un lativo (indicante cioè il moto a luogo), ecc. La teoria, anticipata in riferimento al greco già da grammatici d’età bizantina, fu in voga nell ...
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locativo1
locativo1 agg. e s. m. [der. del lat. locus «luogo», sul modello di accusativo, dativo, ecc.]. – 1. In linguistica, caso l., o assol. locativo s. m., il caso che in alcune lingue indica lo [...] con la prep. in (talora anche senza preposizione), ma ne è tenuto distinto, riflettendo l’antica forma (impropriam. detta genitivo locativo), nei nomi di città e di piccole isole della prima e seconda declinazione (Romae «a Roma», Corinthi «a ...
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complemento
compleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] di specificazione, di termine, di luogo, ecc.), che nelle lingue in possesso di una declinazione sono espressi dal caso genitivo, dativo, ablativo (talora meglio determinati da una preposizione), e, dove la declinazione manca, sono di regola espressi ...
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senatoconsulto
s. m. [dal lat. senatus-consultum, comp. di senatus, genitivo, «del senato», e consultum «deliberazione, decreto»]. – Nell’antica Roma, il parere espresso dal senato su una questione sottopostagli [...] da un magistrato, a carattere consultivo in linea teorica, di fatto però vincolante per l’operato del magistrato stesso; con sign. più specifico, nella teoria delle fonti del diritto, decisione del senato ...
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senno
sénno s. m. [dal franco sinn, per il tramite del provenz. e fr. ant. sen]. – Facoltà, e capacità abituale, d’intendere, giudicare e operare con prudenza e saviezza: una ragazza di senno; un uomo [...] morale: Né s. astuto, né favor di regi All’Itaco le spoglie ardue serbava (Foscolo). Disusata la locuz. avv. a senno (con genitivo o agg. possessivo), a parere, a volontà, a piacere: a mio s., a s. altrui; Lasciali digrignar pur a lor senno (Dante ...
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specificazione
specificazióne s. f. [dal lat. mediev. specificatio -onis, der. del lat. tardo specificare «specificare»]. – 1. Lo specificare e l’essere specificato; indicazione esplicita, descrizione [...] ) o un sostantivo (per es., un viaggio di affari): nelle lingue che hanno una declinazione, è espresso generalmente con il genitivo (per es., in lat., magister puerorum), mentre nelle lingue in cui manca la flessione è espresso con una preposizione ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. [...] sintattici realizzato mediante l’accoppiamento di una preposizione e del nome (per cui si qualifica talvolta anche in italiano come «genitivo» dell’uomo, come «dativo» all’uomo, e così via). In senso più concr., il sistema chiuso per cui, dato un ...
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epesegetico
epeṡegètico agg. [der. di epesegesi] (pl. m. -ci). – Esplicativo, dichiarativo; si dice in partic., in stilistica, di una proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo [...] enunciato; per es. la seconda proposizione nel periodo «Raccontami il fatto, come s’è svolto». In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che specifica con una determinazione particolare un concetto generico; per es ...
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Secondo la tradizione grammaticale classica, il secondo caso della declinazione greca e latina. Si è dato poi il nome di g. anche a modificazioni flessionali nominali di altre lingue, che abbiano funzioni sintattiche analoghe. Le più comuni...
MIDRĀSH (costruito con un genitivo, midrash, con a breve; al plurale midrāshim, ovvero, in alcuni casi [v. appresso], midrāshōt)
Umberto Cassuto
Questo vocabolo (dal verbo ebraico dārash "investigare", "ricercare", "studiare"), designa: 1....