dermatoglifo
dermatoġlifo s. m. [comp. di dermato- e glifo]. – Nome dato, in anatomia, a quei solchi cutanei o creste papillari che, assumendo forme e rapporti reciproci diversi, disegnano sulle superfici [...] digitali, palmari e plantari, figure di vario tipo, importanti in antropologia fisica, in medicina legale, in genetica umana e in patologia. Particolarm. importanti quelli dei polpastrelli delle dita, utilizzati (impronte digitali) per l’ ...
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escherichia
escherìchia 〈eššerìkia〉 s. f. [lat. scient. Escherichia, dal nome del batteriologo ted. Th. Escherich (1857-1911)]. – Genere di batterî che comprende forme a bastoncino corto, diffuse in [...] di acidi e di gas. La specie tipica è Escherichia coli, indicata anche come Bacterium coli, ospite abituale dell’intestino umano, a volte responsabile di infezioni (colibacillosi), che viene anche utilizzata nelle tecniche di ingegneria genetica. ...
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genoteca
genotèca (o genetèca) s. f. [comp. di gene e -teca, per traduz. dell’ingl. gene bank o gene library]. – In genetica molecolare, termine comunemente usato per indicare una banca del DNA: è costituita [...] degli RNA messaggeri, in una particolare cellula differenziata o in un tessuto in un dato stadio dello sviluppo. Rappresentano un utile strumento per la localizzazione dei geni sui cromosomi (mappa dei geni) e per la diagnosi di malattie genetiche. ...
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cibo genetico
loc. s.le m. Cibo transgenico, le cui materie prime hanno subìto un’alterazione del patrimonio genetico, mediante manipolazioni di laboratorio. ◆ Questo per [Jeremy] Rifkin è monopolio [...] una, due volte al mese. Nell’ultima riunione di qualche giorno fa, alla quale ho partecipato, abbiamo parlato di cibi genetici e del “mea culpa” del Papa». (C. L., Repubblica, 1° aprile 2000, Palermo, p. III) • Il dialogo all’Organizzazione Mondiale ...
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genotipico
genotìpico agg. [der. di genotipo] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al genotipo, cioè alla costituzione genetica di una cellula o di un organismo.
◆ Avv. genotipicaménte, per ciò che concerne [...] il genotipo (v. fenotipico) ...
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meiosi
meiòṡi s. f. [dal gr. μείωσις «diminuzione», der. di μειόω «diminuire, scemare»]. – In biologia, processo di divisione cellulare che, a differenza della mitosi, conduce alla formazione di cellule, [...] di una specie, che altrimenti si raddoppierebbe a ogni evento di fecondazione, e di rimescolare gli elementi che contribuiscono alla variabilità genetica delle popolazioni per effetto sia dell’assortimento casuale dei cromosomi sia del crossing-over. ...
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azotiprite
ażotiprite (o ażotoiprite; anche ażoiprite) s. f. [comp. di azoto e iprite]. – Composto organico (triclorotrietanolamina) che si presenta come un liquido oleoso, incoloro, dall’odore di frutta, [...] dotato di forte azione vescicante, usato (come altri composti di formula analoga) in studî di genetica e, sotto forma di derivati, in terapia come antiblastico. ...
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antagonistico
antagonìstico agg. [der. di antagonismo, antagonista] (pl. m. -ci). – Di antagonismo, che è in antagonismo: posizioni a.; azione a. di due farmaci; funzione a. di due muscoli. In genetica, [...] caratteri a., i due caratteri di una coppia mendeliana, che si escludono a vicenda (sono detti anche, più esattamente, allelomorfi). Con le stesse accezioni, è usata anche la forma antagonista. ◆ Avv. ...
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sperimentazione
sperimentazióne (meno com. esperimentazióne) s. f. [der. di sperimentare]. – La pratica e l’attività di sperimentare, il fatto di venire sperimentato, come metodo di ricerca e di verifica: [...] un motore ancora in fase di s.; la s. positiva di un nuovo farmaco; s. biologica (specificando s. genetica, terapeutica, tossicologica, ecc.), attuata su animali (cani, gatti, conigli, topi, cavie, ecc.) o anche su piante che si possono tenere ...
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virologia
virologìa s. f. [comp. di vir(us) e -logia]. – Disciplina biologica che si occupa dello studio dei virus, sia dal punto di vista teorico (ha permesso di ampliare le conoscenze di genetica, [...] biologia molecolare, fisiologia cellulare, ecc.), sia dal punto di vista applicativo (i virus sono responsabili di numerose malattie delle piante, degli animali e degli uomini) ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta di cellule dello stesso organismo...
Insieme di tecnologie che permettono la manipolazione in vitro di molecole di DNA, in modo da provocare cambiamenti predeterminati nel genotipo di un organismo (➔ biotecnologie, genetica). Mediante queste manipolazioni genetiche è possibile...