godezia
godèzia s. f. [lat. scient. Godetia, dal nome del botanico svizz. C.-H. Godet († 1879)]. – Genere di piante enoteracee con una ventina di specie americane: sono erbe per lo più annue, con fiori [...] vistosi, rosei, purpurei o bianchi, in racemi o spiche, talvolta coltivate per decorare aiuole. Attualmente le specie del genere Godetia sono incluse nel genere Clarkia della famiglia onagracee. ...
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mensa
mènsa s. f. [dal lat. mensa]. – 1. a. La tavola a cui si mangia, e s’intende in genere la tavola apparecchiata: mettersi, sedere, essere a m., a tavola per mangiare; levarsi da mensa. Con questo [...] eretto sulla tomba di un martire, sia la tomba stessa. 4. Reddito, beni destinati al vitto e in genere al mantenimento, nell’espressione di diritto ecclesiastico m. vescovile, complesso dei redditi un tempo destinati al mantenimento degli ordinarî ...
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invitare1
invitare1 v. tr. [dal lat. invitare, di etimo ignoto]. – 1. a. Chiamare gentilmente una persona in casa nostra, offrendole ospitalità, ecc., o proporle di venire in altro luogo, per partecipare [...] i. la lepre a correre, stimolare una persona a fare cosa che le è molto gradita o facile o abituale, e in genere a cosa per cui non ha bisogno di alcuno stimolo. b. Più genericam., trattandosi di riunioni pubbliche o collettive, pregar d’intervenire ...
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-ine
– Nella botanica sistematica, suffisso (lat. scient. -inae) che, secondo le norme del codice internazionale di nomenclatura, si aggiunge al nome di un genere per denominare una sottotribù: per es., [...] potentilline (Potentillinae), dal genere Potentilla. In passato il suffisso è stato adoperato anche per formare nomi di classi: per es., cicadine (Cycadinae), dal genere Cycas. ...
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concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che [...] il c. di Dio, di o dell’essere, di universo; il c. di materia, di forma, di sostanza, di accidente; i c. di genere e specie; il c. di numero, di quantità, di grandezza fisica; c. logici, universali, c. puri (o categorie), c. empirici, c. oggettivi e ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] . affine, c. solare, colonia per cure elioterapiche. d. Nell’uso poet. il termine è stato talvolta adoperato con sign. di spazio libero in genere, in frasi come i c. del cielo, i c. dell’oceano e simili: la luna, in un canto, pallida e senza raggio ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] di colonna, la parte anteriore di una colonna di soldati o di automezzi. 6. Nome pugliese di varie specie di pesci del genere Trigla e soprattutto della specie Trigla lineata; nella Venezia Giulia gli stessi pesci sono chiamati t. grossa e t. dura. 7 ...
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cipresso
ciprèsso s. m. [lat. cupressus e più tardi cypressus (per incrocio con cyparissus dal gr. κυπάρισσος), prob. voce di origine mediterranea]. – 1. a. Genere di piante arboree della famiglia cupressacee [...] le quali il c. maschio, con rami eretti, e il c. femmina, a rami orizzontali), cultivar e forme: ha in genere portamento eretto, fogliame scuro, ed è molto frequente in Toscana e Umbria, dove costituisce elemento caratteristico del paesaggio, mentre ...
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zucca
s. f. [lat. tardo cucutia: v. cocuzza]. – 1. a. Nome di varie specie di piante appartenenti al genere cucurbita, tra cui Cucurbita pepo, C. maxima, C. moschata, tutte erbacee, annue, a fusto rampicante [...] la z. da notare? (Sacchetti). f. estens., non com. Cocomero o popone insipido: è una z.; di altri frutti o cibi in genere: questa pesca è una z.; nel gergo dei liutai, violino o altro strumento di nessun pregio. Come esclam., non com., per esprimere ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; [...] 3. a. In grammatica, genere m. (anche s. m., il m.), classe della categoria del genere grammaticale, presente in molte lingue maschilmente; vestire, pettinarsi maschilmente. Ant., nel genere grammaticale maschile: c’è chi preferisce dire maschilmente ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
G. e sesso
Il concetto di...
Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. Il s. è un attributo di molti organismi...