mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] degli affari; il m. commerciale (o del commercio); il m. letterario (o delle lettere); il m. artistico (o degli artisti), il m tono pegg. e spreg., in frasi contenenti giudizî morali sull’umanità in genere: frate, Lo m. è cieco, e tu vien ben da lui ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] c. A proposito di personaggi storici o di opere letterarie narrative o drammatiche: una f. mitica, quasi Con uso assol., in frasi enfatiche o esclamative, significa in genere brutta o cattiva figura, impressione negativa, di compatimento: che figura ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] part. pass. programmato). Con accezione partic., musica a p., genere musicale la cui struttura e i cui fini espressivi si riferiscono a un programma extra-musicale da illustrare, a una trama letteraria, a una poesia oppure a eventi concreti, e che ...
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operetta
operétta s. f. [dim. di opera]. – 1. In genere (ma poco com.), breve opera, cioè scritto letterario o componimento poetico di piccola mole: compose in un volumetto, il quale egli intitolò «Vita [...] ..., maravigliosamente belle (Boccaccio); Operette morali, titolo di una raccolta di dialoghi e prose filosofiche di G. Leopardi. 2. Genere di teatro musicale di carattere leggero e sentimentale, in cui, sulla base di una trama semplice, si alternano ...
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preludio
prelùdio s. m. [dal lat. mediev. praeludium, der. del lat. praeludĕre: v. preludere]. – 1. In genere, parte introduttiva di una composizione musicale, anche per strumenti solisti, riferibile [...] a qualsiasi genere, anche di tempi antichi. Nella storia della musica, l’uso del termine si precisa nei secoli a. Per analogia, introduzione, esordio di uno scritto, di un componimento letterario, o, più spesso, anche in frasi di tono iron. o scherz ...
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occasione
occaṡióne s. f. [dal lat. occasio -onis, der. di occasum, supino di occidĕre «cadere»; propr. «avvenimento, caso»; cfr. l’allotropo cagione]. – 1. a. Circostanza o concorso di circostanze che [...] sim.) che sono offerti in vendita a prezzo modesto e, in genere, conveniente: mobili, libri d’o.; un acquisto d’o.; comprare d’improvvisazione, spesso privi di originalità e di effettivo valore letterario: versi d’o.; un sonetto d’o.; con sign. ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, [...] ’uso mod. si può parlare di movimenti insurrezionali. c. Analogam., corrente artistica, letteraria o culturale caratterizzata in genere da un programma di rinnovamento: m. letterario, pittorico; i m. d’avanguardia del Novecento. 4. Con accezioni più ...
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musa2
muṡa2 s. f. [dal lat. Musa, gr. Μοῦσα]. – 1. Nella mitologia e nella tradizione letteraria greco-romana, ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della [...] con la minuscola): a. L’ispirazione poetica, e la poesia stessa, soprattutto in quanto possa determinarsi secondo il genereletterario, l’ambiente storico, il tono o altri caratteri: la m. epica, lirica, patriottica; la m. tragica dell’Alfieri ...
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rivitalizzare
rivitaliżżare v. tr. [comp. di ri- e vitalizzare, sul modello del fr. revitaliser]. – Rendere di nuovo vitale, dare nuova vita: r. un soggetto defedato, in medicina; r. la pelle, in cosmesi; [...] r. un genereletterario, un tipo di spettacolo. ◆ Part. pres. rivitaliżżante, anche come agg., in medicina e in cosmesi: trattamento rivitalizzante; prodotti rivitalizzanti per la pelle, per i capelli. ...
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cannibalico
agg. Relativo al genereletterario dei cosiddetti scrittori cannibali. ◆ Era già chiaro [...] quanto poco Simona Vinci avesse a che fare con voghe pulp o cannibaliche che dir si vogliano. [...] (Stefano Giovanardi, Repubblica, 5 febbraio 1999, p. 38, Cultura) • [Nicola] Lagioia si diverte con tecniche narrative continuamente differenti (tra cui riflessioni e discussioni), oltre che col calco ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
G. e sesso
Il concetto di...
Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e scienza.
Sebbene nella storia della letteratura...