plagio
plàgio s. m. [dal lat. tardo, giur., plagium, der. del gr. πλάγιον «sotterfugio», neutro sostantivato dell’agg. πλάγιος «obliquo»; in latino il termine aveva il sign. 1, e da esso deriva il sign. [...] fatto di chi pubblica o dà per propria l’opera letteraria o scientifica o artistica di altri; anche con riferimento che venga inserita nella propria senza indicazione della fonte: un p. letterario. Per estens., lo scritto o l’opera in cui il plagio ...
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settimanale
agg. e s. m. [der. di settimana]. – 1. agg. Di una settimana (come unità cronologica), che si riferisce a una settimana, che si estende per una settimana: ciclo s., la successione ordinata [...] e dei mezzi d’opera impiegati durante una settimana, compilato in genere dall’assistente ai lavori. In partic., numero s., il numero è frequente l’uso come s. m.: un s. politico, letterario; i s. illustrati (cfr. giornale e mensile). Analogam.: un ...
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edizione
edizióne s. f. [dal lat. editio -onis, der. di edĕre «dar fuori, pubblicare»; v. edito]. – 1. a. Pubblicazione di un’opera a stampa: prima, seconda, sesta e.; e. postuma, stampata alla macchia; [...] in commercio un’opera dell’ingegno (non solo quindi opere letterarie o scientifiche, ma anche musicali, pittoriche, plastiche). In partic e. critica, costituzione di un testo, in genere antico, fatta mediante un accurato confronto tra i manoscritti ...
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secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», [...] d’argento, di ferro, espressioni che nell’uso letterario traducono le corrispondenti latine saeculum aureum, argenteum, ferreum, plur., quando non è specificato da numerali, per indicare in genere lungo spazio di tempo: per secoli, per molti s., per ...
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mimico
mìmico agg. [dal lat. mimĭcus, gr. μιμικός, der. di μῖμος «mimo1»] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne il mimo, sia come genere teatrale o letterario (forme m. greche, latine, medievali; motivi m.; [...] rappresentazione m., ecc.), sia come attore, in quanto egli rappresenta la realtà mediante gesti e movimenti imitativi (arte m.; azione m.; danza m., ecc.). 2. Che si esprime per mezzo di gesti: il linguaggio ...
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mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della [...] vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci e Romani: i m. di Sofrone, di Senarco, di Publilio Siro. b. Nel teatro moderno, spettacolo teatrale nato in Francia nei primi decennî del Novecento, ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi e femmine.
G. e sesso
Il concetto di...
Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e scienza.
Sebbene nella storia della letteratura...