caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] suole attribuire ciò che avviene indipendentemente dalla nostra volontà e, in genere, da un disegno o fine predeterminato (in questo senso, religione (Manzoni). 7. In linguistica, categoria grammaticale che concerne sia ciascuna delle forme che il ...
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promiscuo
promìscuo agg. [dal lat. promiscuus, der. del tema di miscere «mescolare»]. – 1. Misto, indistinto, costituito dalla mescolanza di cose diverse: società p., formata da persone diverse per condizione [...] un dato appezzamento comprende sia piante legnose sia piante erbacee. 2. In grammatica, nomi di genere p., sostantivi che pur avendo grammaticalmente un solo genere (o solo maschile o solo femminile), possono essere riferiti a entrambi i sessi (per ...
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attivo
agg. e s. m. [dal lat. activus, der. di actus, part. pass. di agĕre «fare»]. – 1. a. Che agisce e ha capacità di agire, operoso: un uomo molto a.; Questa picciola stella si correda D’i buoni spirti [...] l’azione in opposizione a chi la riceve; oltre all’uso grammaticale (di cui al n. 2), il termine è usato talvolta attivo. 6. s. m. Riunione dei membri attivi (cioè, in genere, degli iscritti) di un’organizzazione politica o sindacale: a. di sezione; ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] castigare i s., e sim. 2. estens. a. Coscienza, consapevolezza in genere: Ma io, forse già polvere Che senso altro non serba Fuor che di constructio ad sensum), in sintassi, l’incongruenza grammaticale dell’accordo di un sostantivo singolare con un ...
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maleopolinesiano
maleopolineṡiano agg. [comp. di maleo- e polinesiano]. – Lingue m.: famiglia linguistica molto vasta parlata in un’area delimitata a occidente dal Madagascar, a nord dalle isole Hawaii, [...] e nel lessico, queste lingue hanno un sistema fonetico e morfologico relativamente semplice, in cui manca la distinzione del generegrammaticale, la declinazione è basata su preposizioni e la coniugazione ha tre forme, attiva, passiva e causativa. ...
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eteronimia
eteronimìa s. f. [dal gr. ἑτερωνυμία «diversità di denominazione»; v. eteronimo]. – In grammatica, la denominazione, mediante nomi etimologicamente diversi, di coppie naturali di oggetti o [...] esseri animati di generegrammaticale diverso (it. fratello - sorella, lat. sus - scrofa) oppure di numero nominale diverso (io - noi). In linguistica, sinon. di anisomorfismo. ...
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-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La [...] , glicerìde e più spesso glicèride), in altri ancora è sempre sdrucciola (saccàride); diverso è anche il generegrammaticale, maschile per alcuni (lipìde, fosfatìde, saccàride, ecc.), femminile per altri (anidrìde, ftalìde, ecc.). 2. In antropologia ...
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sposa
spòṡa s. f. [lat. spōnsa «fidanzata», part. pass. sostantivato di spondēre «promettere (in moglie)»]. – 1. a. ant. o region. Fidanzata: alla vigilia del matrimonio, presentò la s. ai genitori. [...] in senso proprio, sposata formalmente per contratti familiari ancora bambina). 4. letter. In senso fig., cosa (di generegrammaticale femminile) strettamente unita con un’altra: Chi potrà della gemina Dora, Della Bormida al Tanaro sposa, ... Scerner ...
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bolgia
bòlgia s. f. [dal fr. ant. bolge, bouge, lat. bulga «sacco di cuoio»] (pl. -ge). – 1. a. ant. Specie di borsa o di bisaccia, e anche valigia e sim.: Lucia, piglia la valigia e le bolgie di questo [...] dell’ottavo cerchio dell’inferno (luogo ch’egli chiama complessivamente Malebolge, come nome proprio, senza articolo e senza generegrammaticale determinato, una volta con concordanza al femm. sing. in Inf. XXIV, 37-38), in cui sono puniti i ...
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borgo
bórgo s. m. [lat. bŭrgus «castello fortificato», poi «centro abitato», dal germ. *burgs s. f. (cfr. ted. mod. Burg «castello» s. f.) raccostato, nel generegrammaticale e nel sign., al gr. πύργος [...] «torre»] (pl. -ghi, ant. anche le bórgora, f.). – 1. Centro abitato di media grandezza e importanza: Né mi diceva il cor che l’età verde Sarei dannato a consumare in questo Natio b. selvaggio (Leopardi). ...
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NEUTRO
Il neutro è un genere grammaticale che era presente nella lingua latina accanto al maschile e al femminile ed era usato per indicare oggetti ed esseri inanimati.
Mentre alcune lingue hanno mantenuto l’uso del neutro, in italiano si...
Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di essi si presenta come ➔ maschile o ➔ femminile...