cripto-ebraico
agg. Che tenta di dissimulare le tradizionali tematiche ebraiche. ◆ All’inizio, prima del ’45, le pellicole non affrontavano tematiche ebraiche, ma di questo periodo ci sono moltissimi [...] film, come dice Guido Fink, «cripto-ebraici». (S. N., Repubblica, 20 febbraio 2003, Roma, p. XV) • È curioso vedere il nome di rientra nel campo della letteratura asservita al potere. (Cesare G. De Michelis, Repubblica, 27 dicembre 2006, p. 55 ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] cantiere, tipo di legname da costruzione di spessore da 2 a 5 cm, larghezza da 20 a 40 cm, lunghezza da 2,50 a 5 m. Il plur. è spesso funzione di effettuare la prima disidratazione della pasta. g. T. a vela, piccola imbarcazione sportiva costituita ...
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piastra1
piastra1 s. f. [estratto dal verbo impiastrare]. – 1. Lastra piuttosto robusta di metallo, di pietra o d’altro materiale; è termine generico, usato, con varie specificazioni, per indicare dispositivi [...] meccanismo. f. Altro nome del versoio (o orecchio) dell’aratro. g. Nelle cucine di tipo economico a legna o a carbone, e che dispersore. l. P. tubiera: lastra metallica di rame (di spessore da 20 a 30 mm) o di acciaio dolce (di spessore da 8 a 15 mm ...
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palamidone
palamidóne s. m. [etimo incerto], non com. – 1. Uomo di alta statura e di scarsa intelligenza; spilungone, zoticone. 2. Cappotto da uomo simile alla finanziera; mantello eccessivamente lungo [...] e ampio: era vestito sempre di un lungo p. nero (Svevo); di qui il soprannome attribuito, nella pubblicistica dell’epoca (ultimi decennî del sec. 19° e primi del 20°), allo statista G. Giolitti, che era solito indossare tale tipo di soprabito. ...
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palazzo
s. m. [lat. palatium, in origine «palazzo imperiale» costruito sul colle Palatino a Roma, sign. acquisito per evoluzione del toponimo Palatium (v. l’etimologia di palatino2)]. – 1. a. Edificio [...] toponimi); spreg. palazzùccio; accr. palazzóne; pegg. palazzàccio, a Roma, denominazione pop. del palazzo di Giustizia, che sorge fra il Tevere e piazza Cavour, costruito tra la fine del sec. 19° e l’inizio del 20° dall’architetto G. Calderini. TAV. ...
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grillese
agg. e s. m. (iron.) Che è tipico di Beppe Grillo; linguaggio tipico di Beppe Grillo. ◆ Il cercatore di palchi, palchetti, scranni et similia per salirci sopra e urlare qualcosa al microfono. [...] tornare a vivere. Vivere!». (Filippo Ceccarelli, Repubblica, 9 maggio 2012, Prima Pagina).
Derivato dal nome proprio (Beppe) Grillo con l’aggiunta del suffisso -ese.
Già attestato nella Stampa dell’11 gennaio 1996, p. 20, Spettacoli (m. g. b.). ...
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rotella
rotèlla s. f. [lat. tardo rotĕlla, dim. di rota «ruota»]. – 1. Piccola ruota: le r. dei pattini, ognuna delle quattro piccole ruote (di legno, ottone, ferro o fibra) dei pattini, detti appunto [...] porta un disco infisso perpendicolarmente a una sua estremità. g. R. di guardia, piccola ruota metallica di forma da un nastro di canapa plastificata o di acciaio, lungo 10 o 20 m, suddiviso in centimetri, decimetri, metri, e racchiuso in una ...
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giardiniera
giardinièra s. f. [der. di giardino; nel sign. 1, femm. di giardiniere; in alcune accezioni dei sign. 4 e 5, dal fr. jardinière]. – 1. Donna addetta alla cura, alla coltivazione di un giardino [...] la moglie di un giardiniere. 2. In funzione appositiva, maestra g.: propriam., maestra che svolgeva la sua attività in un «giardino , che fu particolarm. in voga all’inizio del sec. 20°. b. Tipo di vettura ferroviaria o tranviaria in uso soprattutto ...
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proclama
s. m. (ant. s. f.) [der. di proclamare] (pl. -i). – 1. Discorso solenne, che un sovrano, un capo di stato, un comandante militare supremo rivolgono alla nazione o alle truppe per annunciare [...] popolo francese, all’esercito; il p. di Rimini, rivolto da G. Murat il 30 marzo 1815 agli Italiani per invitarli a unirsi a Moncalieri, indirizzato al popolo piemontese da Vittorio Emanuele II il 20 nov. 1849, dopo lo scioglimento della Camera. 2. a ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti, frase evangelica (Matteo 20, 16; 22, 14); talvolta con sign. affine a troppo, troppi c’era dimolta folla; ne so dimolto! (v. dimolto). g. Oltre al superl. moltissimo, è spesso usata la ripetizione enfatica: ...
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(Gruppo dei Venti) Forum di cooperazione economica e finanziaria internazionale formatosi nel 1999 e composto dall'Unione Europea, dall'Unione Africana e dai diciannove Paesi più industrializzati del mondo (Argentina, Australia, Brasile, Canada,...
. Generalità. - 1. È un ramo della geometria che, pur essendosi sviluppato in diretto ricambio di metodi e di vedute con altre teorie geometriche di carattere nettamente speculativo (in particolare con la geometria proiettiva), risponde prevalentemente,...