Gulden
‹ġùldën› s. m., ted. [ant. e medio alto
-ted. guldīn «aureo» (der. di Gold «oro»), propr. ellissi dell’ant. guldīn pfenninc, traduz. del lat. aureus denarius]. – Nome delle monete d’oro dei paesi [...] ai 24 carati, ma il valore mutò poi notevolmente col tempo, anche perché furono in seguito coniate monete equivalenti in argento. Il Gulden è stato anche la moneta di altri paesi, come la Danimarca, la Svezia, la Polonia, e più recentemente dei Paesi ...
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pezzo
pèzzo s. m. [der. (o, più propriam., variante masch.) di pezza]. – 1. a. Quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, quando si presenti nella sua unità e compattezza: un p. di legno, [...] nella numismatica, come denominazione generica di monete, alla quale segue l’indicazione di valore: un p. da 20 franchi, da 8 gulden, da 10 scudi, ecc. Nel linguaggio tecn., p. campione (detto anche sagoma), il pezzo che, nelle macchine a copiare ...
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Pfennig
〈pfènih’〉 s. neutro ted. [ant. pfenning, affine all’ingl. penny (v.)] (pl. Pfennige 〈pfèniġë〉), usato in ital. al masch. – Moneta divisionale tedesca corrispondente alla centesima parte del marco; [...] fu anche moneta divisionale della città libera di Danzica (1919-1945), corrispondente alla centesima parte del Gulden (v.). ...
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GULDEN, Gülden, Guilden, ecc
Massimo Salvadori
Sin dal sec. XVI s'indicò con la voce tedesca Gulden "aureo" il fiorino d'oro, che fu coniato nel primo ventennio del sec. XIV; quello d'argento, coniato più tardi, prese il nome di Guldengroschen...
RIJKSDAALDER
. Attualmente è una moneta d'argento avente corso nei Paesi Bassi ed equivalente a 21/2 gulden (v.). Per la storia precedente del riiksdaalder (e del risdallero dell'antico impero tedesco), v. tallero.