fusibilefuṡìbile agg. e s. m. [der. di fuso, part. pass. di fondere]. – 1. agg. a. Che si può fondere o che si fonde facilmente: metallo f., lega f. (più specificamente, in metallurgia e in fonderia, [...] ). b. In elettricità, filo f. o valvola f. (e più spesso assol. fusibile s. m.), tipo di limitatore di corrente, costituito da un conduttore d’argento o di lega di piombo, sostenuto da due serrafili o contenuto in un adatto supporto isolante ...
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fusibilitafuṡibilità s. f. [der. di fusibile]. – 1. L’esser fusibile; proprietà che hanno alcune sostanze di fondere se portate a una certa temperatura. In partic., in fonderia, f. di un materiale metallico, [...] ), dall’inalterabilità durante il processo di fusione, ecc. 2. In mineralogia, scala di f. (o di Kobell), successione di sette minerali, dal più fusibile (antimonite) al meno fusibile (quarzo), ai quali viene riferito il minerale in esame. ...
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tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato [...] quando si raggiunge una certa pressione. Un dispositivo analogo serve a chiudere il serbatoio del carburante. b. T. fusibile, delle caldaie a vapore (v. fusibile, n. 2). c. T. di cubia, in marina, chiusura dell’occhio di cubia. d. T. di volata, in ...
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cristallo
s. m. [dal lat. crystallus e crystallum, gr. κρύσταλλος, propr. «acqua gelata, ghiaccio», der. di κρύος «freddo, gelo»]. – 1. a. Prodotto dell’industria vetraria ottenuto fondendo ad alta temperatura [...] assai pregiato, contenente potassio e calcio e preparato partendo da composti molto puri (è più leggero, più duro, meno fusibile e più sonoro rispetto al cristallo ordinario, o c. al piombo); mezzo c. (di Boemia), distinto dal precedente perché ...
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limitatore
limitatóre s. m. [der. di limitare2; cfr. lat. tardo limitator -oris «chi delimita i confini (di un terreno)»]. – 1. (f. -trice) non com. Chi limita: di costei è limitatore colui che da nulla [...] sistema a relè (come negli interruttori automatici) o in seguito a fusione di un determinato tratto di circuito, detto fusibile; funzioni analoghe ha il l. di tensione nei riguardi di anormali aumenti della tensione della corrente. In radiotecnica, l ...
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valvola
vàlvola (ant. vàlvula) s. f. [dal lat. valvŭlae -arum («i gusci di un baccello»), dim. di valvae: v. valva]. – 1. a. Nella tecnica, organo di chiusura o di regolazione posto sul percorso di una [...] ., in un ramo di un ponte di Graetz: v. ponte, n. 13 d); con uso improprio, è spesso adoperato come sinon. di fusibile (è saltata la v. generale dell’impianto). V. elettrolitica, sinon. di raddrizzatore elettrolitico; v. solare, v. solare1, n. 1 b. 3 ...
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rutenio
rutènio s. m. [lat. scient. Ruthenium, der. di Ruthenia, nome lat. mediev. della Rutenia (l’Ucraina e per estens. la Russia), dove l’elemento fu ritrovato: il nome fu dato prima (1824) dal chimico [...] stato nativo nei minerali di platino e, raramente, sotto forma di solfuro (laurite): è un metallo fragile, fusibile ad altissime temperature, grigio nero in polvere, bianco argentato in masse compatte. Viene usato come catalizzatore nella sintesi ...
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castina
s. f. [dal fr. castine, adattam. del ted. Kalkstein «calcare2»]. – In siderurgia, materiale, per lo più calcareo, che si introduce negli altiforni (o in altri forni metallurgici) affinché, combinandosi [...] con la ganga del minerale di ferro, per lo più silicea, formi un silicato fusibile (scoria). ...
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Filo d’argento o di lega di piombo che serve, nelle valvole di sicurezza degli impianti elettrici (dette appunto a f. o anch’esse fusibili), a interrompere il circuito quando l’energia in esso dissipata a causa del passaggio della corrente...
. Sostanza di natura fenolica, isolata da Schreiner e Shorey dalle materie umiche del terreno. Solida, fusibile a 237°; ha la composizione C26H44O•H2O.