carciofo
carciòfo s. m. [dall’arabo kharshūf]. – 1. a. Pianta perenne della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Cynara cardunculus, sottospecie scolymus), con foglie basali molto grandi, capolini [...] solo guai. Per un altro uso fig., nella frase politica del c. o della foglia di c., v. politica, n. 1 c. 4. Fuocod’artificio simile a un razzo il quale, poggiato su un piano, prima gira velocemente su sé stesso, poi, sempre girando, si alza in aria ...
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tracco
s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – Rudimentale fuocod’artificio formato da un cannello di carta piegato a zig-zag, pieno di polvere, che, nell’accendersi, produce una serie di scoppî. ...
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girandoletta
girandolétta s. f. [dim. di girandola]. – Fuocod’artificio, a forma di serpentello con due piccoli bengala fissati alle estremità, usato per guarnire le granate. ...
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castagnola1
castagnòla1 (letter. castagnuòla) s. f. [der., propr. dim., di castagna; nel sign. 3, dallo spagn. castañuela, dim. di castaña]. – 1. Dolce in uso nell’Italia centr. e soprattutto in Romagna, [...] di pasta dolce fritte. In Liguria (Bordighera), nome di una sorta di amaretti con cioccolato e cannella. 2. Fuocod’artificio (detto anche botta) costituito da un cartoccio di cartone pieno di esplosivo, chiuso e strettamente legato tutto attorno con ...
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tricche tracche
locuz. usata come s. m., invar. – Voce onomatopeica, variante fonetica di tric trac. A Roma e altrove, nome pop. della battola o tabella usata, un tempo, durante la settimana santa; se [...] ne ha menzione, in passato, anche nelle forme tric trac e trich trach. A Napoli, fuocod’artificio che esplodendo produce una serie di scoppî brevi e secchi. ...
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bengala
s. m. [dal nome della regione indiana del Bengala, dove si usavano un tempo fuochi colorati, come segnali nella caccia alla tigre], invar. (plur. raro, -i). – Fuocod’artificio costituito da [...] un cannello di carta resistente, caricato con sostanze che dànno, bruciando, una viva luce colorata. Il termine è comunem. usato anche per indicare i razzi da segnalazione e i razzi o proiettili illuminanti ...
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pioggia
piòggia s. f. [lat. pop. *plŏia (per il class. plŭvia), der. di plŏvĕre, forma tarda per il class. plŭĕre: v. piovere] (pl. -ge). – 1. a. In meteorologia, precipitazione atmosferica allo stato [...] le lacrime seminate cadenti nello scudo. In senso estens., con riferimento ad altri elementi che scendano espandendosi in larga caduta: fuochid’artificio a pioggia; com. anche in senso fig., detto di ciò che si verifica, o che viene deciso, concesso ...
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mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. [...] , sul quale viene proiettata l’immagine da analizzare. c. Tipo di fuochid’artificio, varietà della candela romana, i quali invece di stelle lanciano fuori globetti di fuoco, che lasciano dietro una lunga coda di scintille. 4. In botanica, malattia ...
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botto
bòtto s. m. [lo stesso etimo che botta1]. – 1. a. Battuta, colpo, botta: dare un b. in terra; ricevere un b. in testa. b. Rumore d’un colpo: si sentì il b. di lontano; il b. di un’arma da fuoco, [...] di un petardo, ecc. (e per metonimia, roman., botti, fuochid’artificio); anche il rintocco della campana, spec. quando suona a martello: Ad un b. di squilla (Ariosto); settentr., il b., il tocco, l’una dopo mezzogiorno o dopo mezzanotte (anche, i ...
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spaccata
s. f. [der. di spaccare2]. – 1. Lo spaccare, come operazione compiuta in una sola volta e in fretta: va’ a dare una s. a quella legna. 2. Nel gergo della malavita e nel linguaggio giornalistico, [...] hanno rubato con il sistema della spaccata. 3. Nei fuochid’artificio, lo spaccarsi di un fuoco, al primo scoppio, in due o tre parti, rotazione del busto che si pone sulla stessa linea. d. Nella scherma, posizione caratteristica dell’affondo, con ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...