morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] , m. prima di nascere, di prodotto del concepimento venuto alla luce privo delle funzioni vitali e, in senso fig., di ciò v. lettera, n. 3 c). Con sign. analogo nella locuz. dellinguaggio giur. manomorta (v.). Di persone, inoperoso, fiacco: Ah! d’una ...
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discriminare v. tr. [dal lat. discriminare, der. di discrimen «separazione», da discernĕre «separare»] (io discrìmino, ecc.). – 1. Distinguere, separare, fare una differenza: la storia ... non può d. i [...] discriminazione). In partic., nel linguaggio giur.: a. Dichiarare esente reato, o diminuire la responsabilità del colpevole. c. In senso più voce); in psicologia, metodo delle funzioni discriminanti, metodo che intende differenziare due ...
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rito
1. MAPPA Un RITO è un insieme di norme che descrivono il modo in cui si deve svolgere la cerimonia di un culto religioso (osservare, seguire il r.; cerimonia conforme al r.); 2. in particolare, [...] in cui si svolgono varie funzioni sacre, come per esempio i sacramenti e la messa (il r. del battesimo; il r. della il festeggiato pronunci un discorso di ringraziamento). 5. Nel linguaggiodel diritto, il termine rito ha lo stesso valore tecnico ...
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ruolo
1. MAPPA La parola RUOLO deriva da un termine latino che indicava un registro che conteneva elenchi di pratiche giudiziarie o di persone che avevano diverse mansioni. Il significato originario [...] linguaggio burocratico e amministrativo, dove la parola indica ogni registro in cui sono riportati i nomi delle persone che fanno parte di un ente con le relative funzionidel suo significato nell’ambito del teatro, in cui indica 3. MAPPA la funzione ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] nome e per conto di un’autorità superiore: i m. del re (solo nel linguaggio letter. e in senso storico: gli alti dignitarî e ufficiali di corte che assistevano il sovrano nelle sue funzioni e soprintendevano all’esecuzione dei suoi ordini); m. di Dio ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] dei giornali, della radio, della televisione. c. Nel linguaggio eccles., atto di culto: s. sacerdotale; s. religioso successione delle portate e dei vini, stabilendo insieme le precise funzionidel personale, per le quali si usa distinguere: un s. ...
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fisiologico
fiṡiològico agg. [dal lat. tardo physiologĭcus, gr. tardo ϕυσιολογικός «proprio delle ricerche sulla natura»] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla fisiologia come scienza che studia le funzioni [...] fegato in condizioni f.; l’attività del rene è nei limiti fisiologici. Per estens., nell’uso com.: la fame è un fatto f., è un fatto naturale, appartiene cioè alle funzioni naturali dell’organismo. c. Nel linguaggio corrente, l’agg. è spesso usato ...
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abuso
1. MAPPA L’ABUSO è un uso eccessivo, smodato o illegittimo di qualcosa (a. di alcolici, di sostanze stupefacenti; fare a. di farmaci; a. della buona fede altrui; ogni a. sarà punito). 2. MAPPA [...] Nel linguaggiodel diritto esistono vari illeciti penali e civili che tecnicamente sono considerati abusi, e hanno di un pubblico ufficiale che utilizza un potere legato alle sue funzioni per danneggiare qualcun altro o per procurare un vantaggio a ...
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esperto
1. MAPPA Si dice ESPERTO chi ha esperienza, chi conosce bene qualcosa (è un giovane e. nel commercio; sono poco e. di queste faccende; è molto e. degli uomini); 2. MAPPA quando l’aggettivo viene [...] esperienza della vita e del mondo, ed è dunque sinonimo di navigato (è un uomo e., ha già visto tante cose). 4. Nel linguaggio dell’informatica, l’aggettivo esperto descrive un sistema che svolge delle funzioni che simulano quelle dell’apprendimento ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] concetti geometrici, come la distanza): per es., s. di funzioni; nel calcolo delle probabilità, s. degli eventi, l’insieme alle facce che il dado può mostrare). 2. Fuori dellinguaggio filosofico, fisico e matematico, con valore relativo: a. ...
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sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere sociale del linguaggio e ne fece dipendere...
Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915).
Sintomatologia ed eziologia
I...