uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] ad abitare col marito, e, nel linguaggio corrente, di figli che lasciano la casa dal porto, dalla baia; Come le pecorelle escon del chiuso A una, a due, a tre (Dante Talora con l’avv. fuori, in funzione rafforzativa: uscii fuori a prendere una ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] e le riserve di metalli preziosi (è detta anche, nel linguaggio corrente di banca, sagrestia o tesoro o, con parola francese, conti, magistratura dello stato di Savoia e del ducato di Milano, con funzioni di controllo sui varî organi che maneggiavano ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] a determinate specie, generi, classi, ecc., sia col rilevarne funzioni, relazioni, usi, ecc.: dare, formulare una d.; è spesso in un metalinguaggio, ossia in un linguaggio nel quale si può parlare dellinguaggio usato nel sistema formale cui ci si ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] matematica, infinito p., v. infinito, n. 2 b. Nel linguaggio com., che ha aspetto, qualità, possibilità, e sim., che non modo (o il tempo) che ha tale funzione, sia la funzione stessa. Nella grammatica scolastica del latino si parla, per es., di un ...
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stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, [...] del corpo, in espressioni dellinguaggio medico quali s. prona, supina; nella ginnastica, posizione di appoggio del sistema, ma collegata telefonicamente con esso (senza però normali funzioni di comando, che ha invece la console). In questa ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo [...] è un uomo di umore variabile. Nel linguaggio tecn. e scient. si dice anche di ecc. In grammatica, di parte del discorso che è soggetta a flessione termine parametro); più precisamente, con riferimento a una funzione, si parla di v. indipendente e di ...
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autorita
autorità s. f. [dal lat. auctorĭtas -atis, der. di auctor -oris «autore»; propr. «legittimità»]. – 1. a. Nell’ambito giuridico e politico, la posizione di chi è investito di poteri e funzioni [...] più al plur. (sull’esempio del fr. autorités), gli individui stessi preposti a cariche pubbliche implicanti funzioni di comando: le a. di cucina, di sport, ecc. 4. Nel linguaggio sport., facilità nel superare una prova dimostrando maggior classe ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] . ◆ Part. pres. faciènte o più com. facènte (ant. faccènte), usato per lo più in locuzioni dellinguaggio burocr.: facente funzione di sindaco; i facenti parte della commissione di controllo. ◆ Part. pass. fatto, anche come agg. (v. fatto1). ◆ Il ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] molto com. anche nella forma latina: v. in mente dei). Nel linguaggio filos., la parola è stata usata anche con accezioni più partic., per comprendere, nella sua complessità e interezza, il funzionamentodel cervello. 2. Spesso il termine è riferito ...
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colpa
cólpa s. f. [lat. cŭlpa]. – 1. a. In genere, ogni azione o omissione che contravviene a una disposizione della legge o a un precetto della morale, o che per qualsiasi motivo è riprovevole o dannosa; [...] senso o sentimento di colpa (e nel linguaggio com. anche complesso di colpa), la coscienza consistente nell’inosservanza della diligenza propria del «buon padre di famiglia» ( comandante nell’esercizio delle funzioni tecniche attinenti alla condotta ...
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sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere sociale del linguaggio e ne fece dipendere...
Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915).
Sintomatologia ed eziologia
I...