tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] beffa (Boccaccio); Giusto giudicio da le stelle caggia Sovra ’l tuo sangue, e sia novo e aperto, Tal che ’l tuo successor temenza n’aggia! (Dante), in quest’ultimo uso con valore e funzione analoghi a quelli della cong. talché (v.). In similitudini ...
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pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] mi lavo, egli se ne va, voi vi amate); i p. dimostrativi, che hanno funzione prevalentemente dimostrativa, distinguono il rapporto spaziale con il parlante o l’interlocutore (per es. lat. hic, ital. questi, questo, vicino a chi parla, relativa alla ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] equivalente in tutto a il migliore, la migliore, ecc.); con questa funzione è vivo nell’uso pop. di tutte le regioni: il m. vittorioso (il contr. di avere la peggio): questa volta la m. l’hai avuta tu; non posso competere con lui, perché è più forte ...
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limite
lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del [...] solo valori di x maggiori (o rispettivam. minori) di x0, si dice che la funzione ammette l. destro (o rispettivam. l. sinistro). Per le funzioni con l. infinito, ossia che tendono all’infinito al tendere dell’argomento a un dato valore, v ...
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sopra-
sópra-. – È la prep. (e avv.) sopra, usata come prefisso per la formazione di moltissimi composti nominali o verbali (per alcuni dei quali si hanno già in latino composti analoghi con super-), [...] è in uso, con lo stesso sign. o con sopra in funzione avverbiale, anche la forma staccata; per parecchie parole, anche di : soprelevare o sopraelevare, ecc. Quanto alla preferenza per l’una o per l’altra delle due varianti sopra- e sovra-, non vi ...
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reciproco
recìproco agg. [dal lat. reciprŏcus «che va e viene, che fluisce e rifluisce», comp. di *recus «che sta indietro» e *procus «che sta innanzi»] (pl. m. -ci). – 1. Che sussiste in modo analogo [...] funzione r. (o anche reciproca come s. f.) di una funzione, la funzione (definita per quei valori di x per cui la funzione data non si annulla) tale che il prodotto della funzione .), i verbi che, con l’aggiunta della particella pronominale, esprimono ...
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regolarita
regolarità s. f. [der. di regolare1]. – L’essere regolare, la condizione e la qualità di ciò che è regolare, nei varî sign. dell’aggettivo: tutto si è svolto con la massima r.; non si può [...] (o r. limite) quando tale rapporto è costante lungo il filato. In matematica, r. di una funzione, l’essere regolare, e condizioni di r. di una funzione, condizioni a cui essa soddisfa per essere regolare; in geometria, r. di un poligono, di un ...
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relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento [...] definizione, è il valore massimo (o minimo) tra i valori assunti dalla funzione in quell’intervallo (il massimo, o il minimo, assoluto riguarda invece l’intero campo di definizione della funzione, come dire che è il massimo, o il minimo, dei massimi ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] p. buono; una soluzione p. saggia; un uomo p. istruito, p. educato, p. simpatico; l’ambiente è p. igienico; il suo ritorno mi pare p. probabile. Con la stessa funzione, preposto ad avverbî di qualità: sto p. bene; ci riesco p. facilmente; p. male ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] io, l’ho fatto io»); oggi c’è (= si fa) seduta; domani non ci sarà lezione, ecc. d. Usato impersonalmente, per indicare una situazione di fatto: oggi è bel tempo, è freddo, è caldo, è già buio, ecc. e. Altre volte, con uso impersonale, ha funzione ...
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L-funzione
L-funzione in analisi, funzione meromorfa sul piano complesso associata a un insieme di oggetti matematici. Nel caso di una → curva ellittica E, di equazione y 2 = x 3 + ax + b, la funzione L(E, s) di variabile complessa s, a essa...