primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] dal quale si formano i derivati e i composti. b. In matematica, concetto p. (o ente p., o anche termine p.), concetto sono definiti implicitamente dai postulati; funzione p. (o primitiva s. f.) di una funzione f(x), ogni funzione la cui derivata è f(x ...
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espansione
espansióne s. f. [dal lat. tardo expansio -onis, der. di expandĕre «espandere»]. – 1. L’atto e l’effetto dell’espandere e più spesso dell’espandersi; in partic.: a. In fisica, la trasformazione [...] complemento usato dalla grammatica tradizionale). 7. In matematica, per influenza dell’ingl. expansion, è sinon. di sviluppo (per es., e. di una funzione equivale a «sviluppo in serie di una funzione»). 8. Nella tecnica delle telecomunicazioni e in ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] scient. ha usi e sign. particolari: a. In matematica: valore a. di un numero reale relativo, diverso da una funzione in una certa regione del suo campo di definizione, un valore della funzione tale che ogni altro valore assunto dalla funzione ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] raffigurazione del segno a cui si rinvia). In partic., in matematica, il termine si usa per indicare i simboli delle operazioni e fino a un certo s., ma vive e senza tregua (Manzoni). Con funzione di cong. consecutiva, a segno che, a tal s. che (ant. ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] (per altri usi dell’espressione, v. numero, n. 7). Con funzioni aggettivali o sostantivali: a. Come agg., che è in quantità corrispondente a e da uno (o da uni). Analogam., in logica matematica è talvolta usato come simbolo del valore di verità vero ...
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aperiodico
aperïòdico agg. [comp. di a- priv. e periodico2] (pl. m. -ci). – Non periodico; in partic., di fenomeno che non si ripete, con le stesse caratteristiche, a uguali intervalli di tempo. In matematica, [...] non periodica; grandezza a., una grandezza che sia funzione aperiodica di un’altra (per es., del tempo). In elettronica e in radiotecnica, antenna a., amplificatore a., ecc., dispositivi le cui caratteristiche non dipendono, o dipendono solo in ...
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y, Y
(ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota [...] lettera y è un doppione della lettera i, oppure ha la funzione, non esclusiva, di rappresentare la semiconsonante i̯ (come in numero quantico di spin pari a 1 e parità negativa. In matematica, la lettera minuscola y, più raram. la maiuscola Y, indica ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] economiche, sociali e familiari, del contribuente. d. In matematica, numero r. (o anche assol. reale, s. da una sequenza (limitata o illimitata) di cifre decimali; funzione r., funzione che assume solo valori reali; radice r. di un’equazione ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] di ricevere gli intelligibili. b. Analogam., in logica e in matematica, infinito p., v. infinito, n. 2 b. Nel linguaggio sia il modo (o il tempo) che ha tale funzione, sia la funzione stessa. Nella grammatica scolastica del latino si parla, per ...
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stazionario
stazionàrio agg. e s. m. [dal lat. tardo stationarius, der. di statio -onis «fermata, dimora, riposo»]. – 1. agg. Che sta fermo in un luogo, che non si allontana dal luogo in cui si trova. [...] crescono, sia perché il numero dei batterî che muoiono è uguale al numero di quelli che si dividono. d. In matematica, punto s. di una funzione in una o più variabili, punto nel quale si annullano la derivata prima o le derivate parziali prime della ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
Funzione matematica, formulata da C.W. Cobb e P.H. Douglas (1928), molto usata nell’analisi economica. Descrive come varia il prodotto o l’utilità in relazione al variare, rispettivamente, dei fattori di produzione ( funzione di produzione C-D)...