fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] tutti com’era solito fare. E così per indicare un’azione che continua: non fa che piangere; non fa altro che piovere. b. ; f. da sindaco, da presidente, e sim., farne le funzioni o le veci; analogam, f. da padre, da madre a qualcuno. Per estens., f. ...
Leggi Tutto
aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, [...] -o, f. -a; plur. m. -i, f. -e (per es. alto, alta, alti, alte); 2°) sing. m. e f. -e; plur. m. e f. -i anche l’uso dell’aggettivo in funzione di avverbio, come nelle espressioni rigare formazione è avvenuta, e continua ad avvenire, come possibilità ...
Leggi Tutto
medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] d, cioè tra i due estremi, e la proporzione si dice continua. Per il principio del m. (o del terzo) escluso, la passiva, con la funzione fondamentale di esprimere un t di spelta); v. anche grado1, nel sign. 3 f. d. Voce m. (più spesso nella forma lat. ...
Leggi Tutto
nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: [...] ai n., o sim., partecipanti a una gara, in attesa del via. Funzione analoga ha il n. inaugurale, che, posto all’ingresso di una strada in serie continua, proprie delle opere del razionalismo. g. In chirurgia ortopedica, n. di F. F. W. Parham ...
Leggi Tutto
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] è chiarita dalle seguenti regole fondamentali di grammatica storica: 1) la ó italiana continua la ó del tardo latino, in cui s’erano venuti a confondere, scomparsa la funzione distintiva della quantità, ŭ e ō del latino classico (per es. gióva, lat ...
Leggi Tutto
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono [...] viene trasmessa verso l’esterno per convezione, con continuo rimescolamento dei gas e trasformazione di tutto l’idrogeno brodo? f. In aerostatica, la parte superiore della rete dell’aerostato, costituita da tratti radiali, avente la funzione di ...
Leggi Tutto
fondazione
fondazióne s. f. [dal lat. fundatio -onis, der. di fundare «fondare»]. – 1. L’opera, l’attività di fondare, in senso proprio: iniziare la f. di una palazzina; terreno adatto alla f.; sistemi [...] concr.: a. La struttura di base di una costruzione, avente la funzione di trasmettere al suolo il carico totale di un edificio e le altre plur.: f. superficiali, poco profonde, profonde; fondazioni in cemento armato. In partic.: f. continua, quella ...
Leggi Tutto
catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, [...] da elementi rigidi variamente articolati tra loro, con funzione di sollevamento di carichi e di trasmissione di potenza spartiacque). f. Molto com. la locuz. agg. a catena, per indicare serie di elementi collegati in successione continua: negozî ...
Leggi Tutto
variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento [...] una funzione, il cambiamento del valore assunto dalla funzione in le mutazioni ereditarie; è detta v. continua la variazione fenotipica relativa a un determinato per il variare del turgore dei pulvini fogliari). f. In marina e in aeronautica, v. ...
Leggi Tutto
e, E
〈é〉 s. f. o m. (radd. sint.). – Quinta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta, con modificazioni formali e funzionali, risale a un [...] derivate dal latino e alla posizione tonica, sono le seguenti: 1) la é italiana continua la é del tardo latino, in cui s’erano venuti a confondere, scomparsa la funzione distintiva della quantità, ĭ ed ē del latino classico (es. pélo, lat. pĭlus ...
Leggi Tutto
Fermat, condizione di
Fermat, condizione di per una funzione ƒ continua in [a, b] e derivabile due volte in (a, b) stabilisce che f è convessa in [a, b] se ƒ″ (x) ≥ 0 per ogni x in (a, b) ed è concava nello stesso intervallo se ƒ″ (x) ≤ 0...
arco
arco parte di linea curva continua, piana o sghemba, compresa tra due punti A e B della curva (detti estremi dell’arco). Un arco di estremi A e B è anche indicato con
Quando la linea curva è chiusa (come nel caso della circonferenza)...