luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] sostituito da: i pensieri si affacciavano angosciosi alla sua mente dileguandosi poi per dar l. ad altri più confusi ventura; sollevare dall’abbattimento; passare per la mente»). ◆ Anticam. fu in uso anche una forma lugo, con riduzione del dittongo uo ...
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autopsia
autopsìa s. f. [dal gr. αὐτοψία «il vedere con i proprî occhi», comp. di αὐτός «stesso» e ὄψις «vista»; con il sign. di «visione e conoscenza diretta dei fatti» come fonte d’informazione storica, [...] il termine fu usato dallo storico greco Erodoto]. – 1. In medicina, indagine sul cadavere, volta ad appurare le cause della morte e le modalità della malattia, eseguita con una serie di metodiche dissezioni che consentono l’esame dei singoli organi. ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro [...] -stato (pl. invar.), la polis greca, che fu caratteristica dell’organizzazione politica greca in età classica, e di obiettivi militari tipici, rispetto alla quale i belligeranti sono tenuti ad astenersi dall’esercitare la violenza bellica (durante la ...
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j, J
(i lungo, raro iòd, ant. iòta) s. f. o m. – Segno alfabetico, che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino o italiano, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura [...] la maiuscola come variante di I in posizione iniziale. Soltanto dal sec. 16° j fu adottato per indicare la funzione ad altra vocale, per indicare il valore semiconsonantico della i (per es. jeri, pajo), rappresentato peraltro dalla semplice i ...
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laureola
laurèola s. f. [dal lat. laureŏla, dim. di laurea (che è propr. il femm. sostantivato dell’agg. laureus «d’alloro»), con cui fu anche indicata la pianta d’alloro]. – In botanica, arbusto delle [...] quelle dell’alloro (donde il nome), sempreverdi, coriacee, in parte raccolte a formare una rosetta all’apice dei rami, ove compaiono i racemi di fiori verdi o giallastri sfumati di violaceo e poi le drupe nere; dalla corteccia dei rami si ottiene un ...
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poligono1
polìgono1 s. m. e agg. [dal gr. πολύγωνον, comp. di πολυ- «poli-» e -γωνον «-gono», lat. tardo polygōnum]. – 1. Figura geometrica piana limitata da tre o più segmenti che formino una poligonale [...] l’affermarsi delle armi da fuoco e delle artiglierie, fu arricchita di grossi e bassi torrioni, fino a giungere robusto terrapieno (parapalle) o ad altro ostacolo naturale dinanzi al quale vengono disposti i bersagli, mentre un recinto costituito ...
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nascere
nàscere v. intr. [lat. nasci, da una radice indoeur. presente anche nei temi lat. gen-, gign- e nel gr. γίγνομαι «nascere, diventare»] (io nasco, tu nasci, ecc.; pass. rem. nàcqui, nascésti, [...] vissi a Roma sotto ’l buono Augusto (Dante); o i genitori e la condizione sociale: nacque da Antonio e razzoli, come invito ad accontentarsi della propria si risvegliò al n. del sole; la sommossa fu stroncata sul nascere. ◆ Part. pres. nascènte, ...
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maturo
agg. [lat. matūrus]. – 1. Con riferimento al mondo vegetale e animale: a. In botanica, di organo che ha raggiunto la fase finale del suo sviluppo morfologico e fisiologico; in partic., di spore, [...] sviluppo hanno raggiunto le qualità che li rendono tali (opposto ad acerbo): l’uva non è ancora m.; il grano è : dopo m. esame della situazione, fu deliberata la ripresa dei lavori; è una è stata maturamente esaminata e discussa tra i presenti. ...
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timido
tìmido agg. [dal lat. timĭdus, der. di timere «temere»]. – 1. a. Facile a impaurirsi, che ha e dimostra scarso coraggio, riferito a persone e ad animali: una t. fanciulla; [la natura] ci ha fatte [...] e paurose (Boccaccio); le t. gazzelle; le pecore e i conigli sono ritenuti animali timidi. Riferito a persona (anche come Timoroso, impaurito, con riferimento a una determinata circostanza: Allor fu’ io più t. allo scoscio (Dante); Nastagio ... ...
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vedova
védova agg. e s. f. [lat. vĭdua; cfr. sanscr. vidhavā]. – 1. a. Donna a cui è morto il marito: lo stato, la condizione di vedova, come stato civile e giuridico; sposare una v., una ricca v.; La [...] sost.: nella città di Pistoia fu già una bellissima donna v. (Boccaccio); ella non s’induceva ad abbruciarsi se non perché questo si della famiglia ploceidi, diffuse nelle savane africane, i cui maschi possiedono una livrea nuziale caratterizzata ...
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Figlio (Il Cairo 1868 - ivi 1936) del chedivè Ismā‛īl, compì gli studî in Italia. Salì al trono col titolo di sultano nel 1917, alla morte del fratello Ḥusain Kāmil, e nel 1922, abolito il protettorato inglese e proclamata l'indipendenza dell'Egitto,...
Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina maggiormente al Nilo. Dista dal...