essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] , equivale a «essere vero» o serve in genere ad attestare la realtà di un fatto o del suo modo fu Giuseppe; spesso con la prep. del sottintesa: A. R. fu Giuseppe. d. Avere vita, avere origine: a Giove diè Dardano figlio Onde fur Troia e Assaraco e i ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] de la bella persona Che mi fu tolta (Dante); i’ fui preso, e non me ne guardai, Ché i be’ vostr’occhi, donna, mi distanza; p. la latitudine, la longitudine. b. Con riferimento ad apparecchio radio o televisivo, captare, ricevere: la sua radiolina ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] amici influenti; per o. mia, sua, loro; Gesù Cristo fu concepito per o. dello Spirito Santo. Meno corretta, con lo proprio o. del demonio. Anche con riferimento ad animali, a cose: è o. dei drammatico (libretto) in cui i personaggi si esprimono per ...
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a2
a2 prep. [lat. ad] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate al, allo, alla, ai (a’ nella forma tronca), agli, alle; davanti a parola che comincia con la vocale [...] cioè: a. Moto verso luogo o verso persona o cosa: tutti i fiumi vanno al mare; andare alla stazione, all’ufficio, al mercato; Greco ch’ingiustamente fu accusato di impietà a l’ingrato popolo ateniese (T. Tasso). 6. Si unisce comunem. ad avverbî che ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] s. l’abisso; nuvole dense si ammassavano s. la vallata; E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna (Leopardi); anche di cose in s. qualche ufficio, essere assegnato ad esso, averne l’incarico: fu da molte immondizie purgata la città ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] d’o., in sale o altri luoghi di spettacolo e di riunione, i posti in cui siedono le autorità e altri personaggi eminenti; dama, damigella che m’è dato, onor mi tegno (Dante); non li fu onore [ad Amore] Ferir me de saetta in quello stato, A voi armata ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] al sing. o al plur.: fu un quarto d’o. terribile; abbiamo passato dei brutti quarti d’ora. c. Con i sign. precedenti, in usi oggi vieni anzi ora? (Dante); ad ora ad ora, di quando in quando: Il capo ad ora ad ora egli solleva Dalla catasta dei ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] il primo e l’u. scherzo che mi fanno; fu il primo e l’u. incontro che ebbi con posposto o può essere posposto ad altri o addirittura trascurato: lo e col sign. fondamentale: Gesù disse che gli u. saranno i primi; chi è l’u. della fila?; è arrivato ...
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rispondere
rispóndere (letter. ant. respóndere) v. intr. [lat. respondēre (comp. di re- e spondēre «promettere»), con mutamento di coniugazione] (io rispóndo, ecc.; pass. rem. rispósi [ant. rispuòsi], [...] e seguito da una prop. soggettiva: mi fu risposto che non dovevo immischiarmi in queste e, per quanto concerne i militari, nei modi o con i mezzi prescritti a seconda delle c. Di azioni o fatti che seguono ad altri avendo con essi un legame di vario ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] o per afferrare un oggetto posto in alto e sostenersi ad esso: con un s. fu sopra il tavolo; spiccò un s. e si modo da formare una specie di tortino molto sottile ben rosolato da entrambi i lati. 5. fig. a. Rapido passaggio da una posizione a un ...
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Figlio (Il Cairo 1868 - ivi 1936) del chedivè Ismā‛īl, compì gli studî in Italia. Salì al trono col titolo di sultano nel 1917, alla morte del fratello Ḥusain Kāmil, e nel 1922, abolito il protettorato inglese e proclamata l'indipendenza dell'Egitto,...
Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina maggiormente al Nilo. Dista dal...